A scuola di emozioni |
Scuola dell'Infanzia
Rignano sull'Arno |
LA DISPERAZIONE |
La storia: |
Conversazione: | |
Insegnante: Bambini sapete cosa vuol dire essere disperati? | |
B: Vuol dire che a quei genitori gli dispiaceva. | |
B: Ma se non avevano da mangiare non li volevano vedere morire di fame | |
B: Essere disperati vuol dire non trovare una soluzione e allora uno fa una cosa che non è bella perché i bambini non si lasciano da soli nei boschi. | |
B: Secondo me è come essere tristi... ma ancora di più | |
B: Sì, ecco, è come quando va via da casa mia un mio amico mi dispiace e sono triste, ma se non viene per niente sono disperato. | |
B: Però è più facile essere un po' tristini che disperati. | |
B: Sono i grandi che si disperano di più quando i bambini li fanno arrabbiare. | |
B: La mia mamma a volte dice: "Non ne posso più, sono disperata!" | |
B: Però a volte quando si piange forte ci si dispera anche noi bambini. | |
B: Però di più i grandi. | |
B: Si piange quando siamo disperati. | |
B: La disperazione è quando uno si mette le mani nei capelli e non sa più quello che fare! | |