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LA STORIA DI ULISSE
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Prima scatolina raccontata da Angela, Alessio, Riccardo, Martina:
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Gli oggetti simbolo scelti per la scatola della memoria del racconto di Ulisse...
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nave (lego) | Ulisse stava viaggiando su di una nave con i suoi guerrieri |
un occhio disegnato | E' la caratteristica principale di Polifemo |
un sasso | Ci ricorda Ulisse e i suoi uomini imprigionati dentro alla caverna chiusa con un masso |
una piccola anfora in creta costruita per l'occasione | E' il contenitore dove c'era il vino che permise ad Ulisse di addormentare Polifemo |
un legno | L'arma "micidiale" inventata da Ulisse per accecare Polifemo |
pecora (dall'angolo della fattoria) | Ricorda che le pecore sono state il mezzo per uscire dalla grotta di Polifemo |
una forchetta | Ricorda Poseidone re del mare, padre di Polifemo che fa scatenare una tempesta per vendicare suo figlio |
Angela: |
C’era
una volta un uomo che si chiamava Ulisse. |
Alessio:
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Ulisse era uno che c’aveva il cervello forte, anche un po’ di muscoli, ma valeva di più il cervello. |
Ins: |
Perché valeva di più il cervello? |
Martina:
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Perché Ulisse era “normale” e Polifemo
che era un gigante grande grande con un occhio solo aveva i muscoli, ma poi vince Ulisse!
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Angela: |
Ma la storia va detta in ordine! |
Ins: | Ok...
Allora c’era una volta questo
Ulisse… |
Martina:
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Faceva tanta guerra con una città che la sembra una parolaccia, ma non è
una parolaccia l’era il nome di quel paese come se Rignano si chiama
Troia, ma per fortuna si chiama Rignano e non Troia ! |
Alessio:
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E poi vinse e allora montò sulla nave con i suoi fidati uomini e partì verso casa però…andò incontro a un sacco di guai! |
Ins: Riccardo, era lontana o vicina la casa di Ulisse? |
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Angela: Lui oltre che avere un occhio solo puzzava anche di formaggio.. ma da morire.. una puzza tremenda!
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Martina:
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Ulisse aveva rubato a Troia
il
vino l'aveva messo in un'anfora
allora poi lo bevvero
sulla nave e tutti si addormentavano
e allora gli sbagliarono "strada"... |
Angela: |
Ehi! Se erano in mare non
sbagliarono strada sbagliarono rotta. |
Martina: |
Si insomma magari
anche la nave la s’era “rotta”. |
Alessio: |
No! Non rotta in
quel senso che non ne poteva più, quando si sbaglia a andare dritti in
mare si dice che s’è sbagliato rotta. |
Angela: |
Ulisse entrò
dentro alla caverna di Polifemo. |
Martina: | Ma lui prima non lo sapeva che c’era Polifemo perché mica lo |
conosceva! |
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Alessio: | Lui entrò con i suoi uomini in questa grotta per cercare da |
mangiare. |
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Angela: |
Perché secondo me
ci sentivano la puzza del formaggio. |
Martina: | Mentre loro erano lì arrivò Polifemo e li chiuse con un grande masso dentro la caverna e loro non potevano più uscire e poi |
lui se li voleva mangiare come cioccolatini, perché loro erano |
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piccini e lui grande. |
Alessio: |
Qui succede che Ulisse non gli dice il suo vero nome, ma |
gli dice che si chiamava Nessuno e allora vuol dire che
Ulisse anche se era più piccolo di Polifemo era lui il più forte perché lui
usava la furbizia e non i muscoli soltanto. |
Martina:
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Ulisse poi è furbo perché dà a Polifemo da bere il vino che aveva rubato alla città che si chiamava come una parolaccia. Posso dirlo? Troia! |
Angela: |
Allora Polifemo e si addormenta perché il vino dell’anfora era |
davvero
tanto forte. |
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Riccardo:
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Ulisse allora prende il palo a punta e glielo mette nell’occhio a Polifemo. |
Alessio: | Polifemo a questo punto era cieco. Meno male ce ne |
aveva uno solo di occhio sennò Ulisse come faceva? |
Angela: |
E avrebbe avuto bisogno di due pali…. allora |
Polifemo cominciò a urlare e tanti giganti gli dicono: “Chi ti |
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ha fatto male?” Polifemo dice “Nessuno” perché lui voleva dire |
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il nome di Ulisse, ma i suoi amici
capivano
che nessuno gli aveva fatto male e così andarono via. |
Martina: |
Ulisse doveva pensare a come fare per uscire dalla caverna. |
E lui furbo
pensò di attaccarsi sotto la pancia delle pecore. |
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Alessio: |
Certo Ulisse era piccino, ma aveva tanto cervello, infatti ce |
la fece a scappare con i suoi amici e Polifemo che ormai l’era cieco non li scoprì sotto le pecore e quando si accorse che Ulisse era scappato e si arrabbiò un po' tanto, ma oramai lui non poteva più fermare Ulisse neanche quando buttò dei sassi | |
enormi sulla barca ma Ulisse rideva e gli disse "Sono Ulisse re |
di Itaca, sono io che ti ho fregato". |
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Angela: |
Polifemo gli dice urlando “Ora dirò a mio padre che è il re |
del mare
di
scatenare una tempesta”. |
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Martina: |
La tempesta arrivò e la nave di Ulisse sbagliò un’altra |
volta la strada del mare e s’era un po’ persa.
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Martina Ecco gli oggetti nella scatolina sono finiti allora vuol dire che la storia è finita e allora la scatolina la si può rimettere a posto.
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Fine della prima storia in scatola ... ma l'avventura continua...
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