Tra le varie ipotesi una ci è sembrata davvero interessante:
IL CERVELLO E’ COME UNA
SCATOLA CON DENTRO LE IDEE.
|
Si fanno delle scatole con dentro l’idee
più importanti di quelle storie. |
Ins: Fammi un esempio..
|
Ad esempio la storia di Ulisse ci si
mette la barca... non solo la barca però, altrimenti non
si capisce... |
Ins: Cos’altro
ancora?
|
Una pecora per far ricordare che
Polifemo aveva le pecore e poi Ulisse le usa per scappare dalla
grotta di Polifemo.
|
|
Poi ci si può mettere un occhio così ci si ricorda di Polifemo
|
|
Allora ci possiamo mettere anche
l’anfora con il vino perché è con quello che Ulisse addormenta
Polifemo.
|
|
Va messo anche il palo appuntito.
|
|
Anche il sasso della caverna.
|
|
Il sasso però come si fa per farlo
entrare in una scatola.
|
|
Se è per quello anche la pecora.
|
Ins: Allora come
possiamo fare per metter queste cose nella scatola?
|
Lo scrivi te in un bigliettino.
|
|
No, io non sono d'accordo perché
ancora noi non sappiamo leggere e allora come si fa a sapere cosa
c’è scritto nei bigliettini?
|
|
Li leggono la Simonetta o la
Milvia.
|
|
Ma loro le raccontano sempre.
|
Ins: Come si può fare
allora per far tornare a tutti alla memoria la storia?
|
Si trovano degli oggetti che ci sono in
quella storia, ma piccini e quelli che non si trovano si disegnano su
un foglino piccino. |
PROVIAMO
Ci accorgiamo che è
impossibile trovare tutti gli oggetti che sono presenti nella storia e
così decidiamo di trovare solo quelli più importanti.
Angela |
Se si mettono tutte le cose in una
scatola ci si ricordano
|
|
meglio, perchè Ulisse ha avuto 4 avventure.
|
Alessio: |
Ci si può mettere una nave, perché
così ci si ricorda che
|
|
Ulisse aveva una nave grande che andava a vela, ma qui le
|
|
vele non ci sono perché ora le barche e le navi sono più moderne.
|
Lorenzo:
|
Moderne vanno a
motore. Poi l’anfora con il vino forte, ce la mettiamo di creta,
perché
vera si rompe e poi senza vino
altrimenti si rovescia e poi ci si ubriaca anche noi.
|
|
Ettore : |
Una pecora, per ricordarsi che
Polifemo era un pastore
|
|
di pecore e con il latte macinato faceva il formaggio.
Dentro la grotta, c’era puzzo di formaggio, ma noi non si può mettere il puzzo
dentro la scatola se si “impuzzisce” tutta la scuola, ma Ulisse furbacchione
e i suoi amici per scappare dalla trappola di Polifemo si aggrapparono alle
pecore ma di sotto sennò se si attaccavano
di sopra Polifemo toccando le
pecore li avrebbe sentiti e poi mangiati come cioccolatini.
|
Martina: |
Poi dentro ci si può mettere
un sasso che a Polifemo
serviva per
|
|
chiudere
la grotta al posto della porta, il sasso
era gigante, perché
Polifemo era un gigante.
|
Riccardo:
|
C’è l’occhio perché così ci si
ricorda che lui aveva un occhio solo, lui era brutto, grande, grande e ci aveva una
barba lunga e nera.
|
Angela:
|
C’è anche un'asta con la punta,
con quella hanno accecato Polifemo. Allora, se si vuole raccontare le avventure
di Ulisse ed è passato troppo tempo e non ci si ricorda, si prende la
scatolina e così ci viene in mente. Non è vero?
|
Ettore: |
Mettiamoci anche una forchetta per ricordarsi quel coso che aveva in
mano il re del mare che era anche il babbo di Polifemo... io non mi
ricordo come si chiama, ma sembrava proprio un forchettone. Vero?
|
Ecco come sono nate le “Scatole della
Memoria”
Abbiamo così trovato gli
oggetti per le avventure di Ulisse formando
quattro scatole della
memoria e con esse abbiamo potuto ricordare
l'Odissea...
|