Nel bosco di NONSODOVE, un po’ nascosta tra i cespugli di corbezzoli, la
lepre Giuditta scopre una strana forma.
“Che cosa è questa cosa?” disse
il riccio Tuttospino, “Potrebbe essere una tana”, disse lo scoiattolo “Oppure un uovo!” disse la lepre. “Ma un uovo di che?”
Tutti gli animali
del bosco si avvicinarono per guardare
ed anche un po’ toccare quella strana cosa.
“Proviamo ad avvicinare
l’orecchio alla superficie e… sento un rumore come il battito del
cuore.” disse il sapiente Tasso “Sembra che dentro ci sia qualcosa o…
qualcuno, ma non saprei proprio né cosa né chi! Non ho proprio mai visto
cose di questa forma!”.
Quella “cosa” era,
infatti, era abbastanza strana a vedersi ed anche a toccarsi. Era
colorata in quattro modi diversi, un po’ dura ed un po’ morbida, un po’
ovale ed un po’ spigolosa… Era una “cosa” veramente insolita per gli
abitanti del bosco.
“
Chissà chi o che cosa ci sarà dentro!!” disse la volpe rossa, che quasi le
veniva l’acquolina in bocca.
Così
tutti gli animali incuriositi decisero di restare a turno a fianco di
quella cosa per essere presenti quando chi o che cosa fosse stato
dentro avesse deciso di uscire fuori. Un giorno quella cosa cominciò a
dondolare avanti ed indietro e a muoversi tutta, facendo forme strane.
“Guardate, si sta per aprire!” dissero in coro gli scoiattoli. E da una
parte della superficie che sembrava più morbida si cominciò ad
intravedere un piccolo musetto color arcobaleno. Lentamente il piccolo,
aiutandosi con le zampe, si aprì uno spazio che gli permise di uscire
fuori.
Tutti rimasero con gli occhi spalancati ed il fiato sospeso: non avevano
visto niente di simile! Era un cucciolo di una forma molto particolare:
era un po’ rotondo ed un po’ spinoso, un po’ morbido ed un po’ duro, un
po’ bianco, un po’ nero ed un po’ colorato di tutti i colori, un po’ liscio
e un po’ lucido…
“Ma che cosa è?” dissero tutti in coro
“Ma che cosa
sei?" disse il ghiro rivolgendosi al piccolo appena nato.
“Io non so proprio cosa sono, e non so neppure che cosa sia questo
posto, e non so chi siete voi... Mi potete aiutare?”
“Qui siamo nel bosco di NONSODOVE
e siccome non sai chi sei, ti chiameremo NUNK che nel linguaggio
del bosco significa NONSOCOSA , ti piace?" disse il Tasso .
“Sì certo,
a me va bene, ma a me piacerebbe anche conoscere qualcosa in più, e poi…
ho una certa fame e non so cosa devo mangiare, non so dove devo andare e
cosa devo fare…” rispose Nunk agitandosi un po’.
“In fondo al bosco,” riprese a parlare il saggio Tasso
"in un tronco
cavo dell’antico albero, vive una civetta di nome SAI’. Lei conosce tutti
i segreti del bosco, tutte le piante, gli animali, le storie… tutto di
tutto quello che è accaduto ed accade in questo posto da tanto e tanto
tempo. Lei forse ti può aiutare.”
“Sì, ma come posso fare per trovare la
civetta SAI’ ?” disse impaziente il piccolo NUNK
“Se per te va bene
possiamo accompagnarti noi” risposero in coro il tasso lo scoiattolo e
il riccio.
“Benissimo”
disse Nunk "mettiamoci in marcia.”
I nuovi amici, insieme, partirono
alla ricerca dell’albero cavo della civetta SAI’. Attraversarono la
collina delle querce, la piana dei castagni, il bosco fitto del nord, la
distesa di roveri, ginestre e scope fino ad arrivare in un punto del
bosco molto scuro, con alberi grandi e antichi.
Al centro , in un albero
ormai consumato dal tempo, un buco accoglieva la tana della civetta SAI’.
Nunk si avvicinò salutando con gentilezza: “Salve grande e saggia civetta
del bosco. Sono un piccolo appena nato, ma non so proprio chi sono e cosa
devo fare, non so cosa mangiare e dove andare. Sono molto confuso ed ho
bisogno di aiuto. “
“Salve a te piccolo Nunk, Per trovare tutte queste cose che chiedi, devi
metterti a cercarle nella natura che è intorno a te. Saranno proprio la
terra, il fuoco, l’acqua e l’aria che ti aiuteranno a trovare le risposte
che cerchi. Trasformati in loro e capirai che cosa sei.” |