Impianto teorico |
L’incontro ed il confronto con i bambini è sempre un’operazione complessa. Per quanta disponibilità, competenza e cultura gli adulti possano avere, rispetto all’infanzia, si troveranno sempre di fronte alla difficoltà di entrare in un mondo”altro” dove il procedere cognitivo e affettivo, risulta ancora misterioso e (appunto per questo) affascinante.
Premesso questo dobbiamo
comunque partire da dei progetti nei quali intrecciamo le conoscenze,
l’affettività, il gioco libero, la comprensione del mondo, l’accoglienza
delle emozioni e lo sviluppo del pensiero. Per questo abbiamo ipotizzato un curricolo nel quale è possibile conciliare il bisogno di creatività, di esplorazione e scoperta, con il sapere strettamente finalizzato delle discipline, senza però mai trasformare il tutto in un esercizio artificioso e privo di significato. I racconti hanno da sempre affascinato grandi e piccoli. Racconti nei quali i personaggi affrontano ostacoli, superano ardue prove per giungere ad una, spesso felice, soluzione, trovano spazio nelle fiabe, nelle narrazioni fantastiche, nelle leggende, nei miti.. Quest’anno siamo partite dal leggere con i bambini storie mitologiche: Ulisse, Polifemo, Medusa... perché durante una ricognizione su quali storie interessassero di più, i bambini hanno scelto proprio le storie mitologiche. Avendo lavorato lo scorso anno sulle emozioni, abbiamo cercato di capire che i personaggi di tutti i racconti sono animati da sentimenti umani simili ai nostri: ridono, piangono, sfidano la sorte e qualche volta anche loro hanno paura. La loro umanità ha consentito di vedere nei bambini identificazioni, proiezioni, riflessioni e confronti.... Proprio da un confronto i bambini si sono posti un quesito... Ma a Ulisse servivano di più i muscoli o il cervello ?
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