La scoperta dei bambini della Torre all'Isola

L'uscita

E così siamo usciti tutti insieme anche con i bambini della sezione gialla, ma questa volta  con il pulmino quello giallo, quello che ci riporta a casa.

disegno dei bambini del pulmino giallo

foto della Torre all'Isola

Siamo passati davanti alla casa della Jennifer e poi alla casa di Arianna.
Poi siamo arrivati alla casa di Megan.
Ad accoglierci c’era la signora Giustina.
La casa e un po’ diversa: non è pitturata è fatta tutta a sassi, ma non quelli tondi che si tirano nel mare, sono schiacciati.
Lo vedi sono messi uno sopra all’altro.
Sì ma anche accanto sennò cascherebbero tutti, prima uno poi un altro.

I bambini erano interessati  ad osservare e la signora Giustina faceva da cicerone

Giustina:  Questa è una casa molto vecchia chi l’ha costruita ha raccolto molti sassi e poi li ha messi uno sopra l’altro.

 

foto dei bambini in visita alla Torre

foto dell'Arno che scorre vicino alla Torre all'Isola

Vicino vicino a questa casa c’è l’Arno,
ma prima, tanto tempo fa, 
era ancora più vicino.

Le barche le legavano a questo anello
sennò potevano essere trasportate  via dal fiume.

Foto di un grande anello di ferro nel pavimento della Torre

foto della visita alla Torre 

- Giustina, ma come mai le finestre sono così piccole?

 I bambini provano a fare delle ipotesi:
- Ma forse non avevano più sassi e e allora le hanno fatte così
- O forse perché erano più belline.

 

La passeggiata continua intorno alla casa, Giustina ci racconta anche una leggenda.

foto dei bambini in visita alla Torre

Che cosa vuol dire leggenda, secondo voi? 
-
Forse una cosa che è successa tanti anni fa!
- Io una volta la mia mamma me l’ha raccontata, ma era una storia non vera
- Forse è come una  favola

foto della Torre

Foto di un particolare della Torre

Giustina:  - Sì è una cosa non vera.
Prima la torre non aveva il tetto e neppure le scale, si racconta che questa torre era piena di vespe  che avevano fatto il suo nido proprio in lì, ma erano tantissime, e siccome a quel tempo non c’erano le medicine e se uno veniva punto poteva anche morire, allora questa torre era usata come punizione. Chi faceva qualcosa di sbagliato lo calavano nella torre fino a che le vespe non lo avevano pizzicato tutto fino a farlo morire.

 
I bambini rimangono un po’ interdetti a questo racconto, ma la simpatia di Giustina è tanta che riesce a sdrammatizzare la storia, infatti conduce i bambini dietro la casa dove c’è un bellissimo prato dove liberi possono correre e giocare. foto dei bambini in visita alla Torre

Foto di un particolare della Torre

Il giro si conclude con le 
ultime sorprese:
un tino vecchio vecchio

un forno per cuocere il pane ancora funzionante ...

Foto di un particolare della Torre

foto dei bambini in visita alla Torre

una fontana un po' particolare:

si tira giù un ferro e 
l'acqua viene su! 

 

Rielaborazione dell'uscita

Disegno dei bambini dell'uscita

Questo è il pulmino che ci accompagna alla Torre perché non è vicino a scuola, 
ma è un po' lontanino

Tutti noi bambini che siamo intorno 
alla Torre che era altissima e 
fatta con tanti mattoni vecchi.

Disegno dei bambini dell'uscita

Disegno dei bambini dell'uscita

La  Torre aveva le finestrine piccine e c'erano i piccioni che andavano dentro e uscivano fuori. Si vedeva anche il treno e c'era gli alberi e tanto prato.

La Torre era molto alta e io ero piccino e per vederla tutta bisognava guardare in su.

Disegno dei bambini dell'uscita

Disegno dei bambini dell'uscita

La Torre aveva tanti mattoncini rossi e anche dei sassi grigi, ma non come quelli che si trovano in giardino: erano fatti a mattoni ma erano di un altro colore. Poi c'erano le finestre piccine e strettine e i piccioni andavano e venivano.

Vicino alla Torre ci passa anche 
il fiume Arno, noi s'è visto, 
però c'è una rete e il fiume è di là.

Disegno dei bambini dell'uscita

Disegno dei bambini dell'uscita

Vicino alla Torre c'è la casa della nostra amica Megan e nel giardino c'erano tutti i giochini e noi ci abbiamo giocato.

Intorno alla Torre c'è le case 
delle persone e poi c'è anche 
tanto prato e poi alberi 
e noi che si gioca.

Disegno dei bambini dell'uscita

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