Riflettiamo

Il Natale è una festa sentita in tutto il mondo, anche se viene festeggiata secondo tradizioni diverse.
Dappertutto però la festa del Natale è vissuta come un'occasione per stare insieme, per riflettere sui valori universali della pace, della solidarietà, della fratellanza.

La festa più importante della religione islamica è il Ramadan.
I nostri compagni di religione islamica ci hanno spiegato che, ad agosto e a novembre, digiunano per trenta giorni per riflettere su quanto soffrono le persone che non hanno niente da mangiare.
Durante il Ramadan si può mangiare una volta al giorno, dopo il tramonto.
La fine di questo periodo si festeggia con un pranzo fra i parenti mangiando carne di montone alla griglia.

disegno: il pranzo alla fine del ramadan

disegno: bambini costretti a lavorare e a combattere

Nel mondo, muoiono migliaia di bambini tutti i giorni per la guerra, per la fame, per la mancanza di cure mediche.
Ci sono tanti bambini che, invece di andare a scuola e di tornare a casa a giocare, sono costretti ad andare a lavorare per aiutare i genitori.
La festa di Natale è, per tutti i cristiani e per tutti gli uomini buoni di cuore, un invito a far conoscere, rispettare e difendere i diritti dei bambini di tutto il mondo.

Abbiamo letto la DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DEL FANCIULLO, accettata da molti paesi del mondo, che afferma:

  • Il bambino ha diritto all'alimentazione, agli svaghi, alle cure mediche che gli sono necessarie

  • Il bambino ha bisogno di amore e di comprensione

  • Il bambino ha diritto all'istruzione gratuita e obbligatoria

  • Il bambino deve essere educato in uno spirito di fratellanza fra tutti i popoli

 

Poi abbiamo scritto i nostri pensieri:

La guerra è una cosa dove gli uomini devono sopravvivere e uccide tanti bambini e le famiglie soffrono.
In molti paesi del mondo i bambini muoiono perché non hanno da mangiare, da bere e non possono curarsi perché non hanno le medicine,
i loro genitori sono poveri e li vendono perché non possono mantenerli,
sono costretti a lavorare tanto per pochi soldi fino da piccoli piccoli.
I bambini sfruttati non sanno cosa vuol dire giocare,
alcuni sono costretti anche a imparare a sparare,
non sanno leggere e né scrivere.

Per me chi sfrutta i bambini è molto malvagio di cuore.
La vita di quei bambini poveri non è uguale a quella che abbiamo noi.
Vorrei che avessero una vita migliore!

disegno: genitori che vendono i bambini

disegno: confronto tra diverse condizioni di vita dei bambini Io sono un bambino fortunato perché
sono circondato da tanto amore,
i miei genitori stanno con me tanto tempo,
si prendono cura di me,
mi curano quando sono malata,
mi portano in giro
mi comprano i giocattoli che voglio e anche molti vestiti,
ho un riparo,
dormo al calduccio,
mi sento protetta,
ho gli amici,
vivo in un posto dove non c'è la guerra,
vado a scuola a imparare,
non sono costretta a lavorare,
i miei genitori non mi vendono.

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