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Attraverso le mani, il nostro strumento di conoscenza, esploriamo il corpo: come e di che cosa è fatto? La pelle, i muscoli e le ossa.
Sperimentiamo il peso, il contatto con il pavimento e con gli altri corpi.
Ci conosciamo attraverso giochi di coppie e in gruppo: ci sosteniamo, ci appoggiamo, ci lasciamo andare. Ad occhi chiusi con le mani riconosciamo i compagni, oggetti e materiali diversi.
Facciamo esperienza di consistenze, forme, temperature diverse. Riviviamo le sensazioni tattili nel movimento e ne scopriamo le qualità.

	"Basta con la tristezza! Dobbiamo fare qualcosa" pensarono gli abitanti di Rignano, e cominciarono a stendersi tutti per scrollare via la tristezza e ritrovare l'energia.
Con le mani cominciamo a toccare il pavimento davanti a noi piegando così la schiena e aprendo bene le mani.
	Guardiamo bene le nostre mani, sono grandi e con esse possiamo toccare tante cose e così conoscere tanti materiali.
Chiudiamo le mani a pugno e scopriamo che così sono più dure e molto, ma molto meno morbide.

	Giochiamo allora a cercare le parti "dure" e le parti "morbide" del nostro corpo.
Ci alziamo e così scopriamo tutte le nostre parti del corpo usando le nostre mani per conoscerle meglio. La testa è proprio dura!
	La pancia è morbidissima. Siamo proprio tutti d'accordo!
Accidenti, il sederotto è proprio morbido morbido e la cosa ci fa anche un po' ridere!

	Bianca adesso ci fa fare un gioco: dobbiamo scoprire cosa stiamo toccando senza usare gli occhi, ma solo con le mani.
Ognuno poi prova ad indovinare l'oggetto toccato.
	Adesso Bianca ci mostra cosa abbiamo toccato e vediamo se eravamo stati bravi ad indovinare.
Adesso alcuni di noi si distendono in terra, mentre altri fanno una gincana cercando di non sfiorare i bambini che sono sdraiati.
		Adesso ci mettiamo con la testa sopra la pancia di un compagno e sentiamo la consistenza del nostro corpo anche con la testa. Poi facciamo cambio con il nostro compagno.

foto di bambini che si abbracciano

Ed ecco che il gioco finisce con un bell'abbraccio che ci faccia sentire il "contatto" con l'altro.

Alla fine della nostra esplorazione
è arrivato di nuovo il mago.
Ma purtroppo ci ha detto che la nube è ancora sul paese di Rignano e dunque non abbiamo ancora trovato "la magica medicina"

Riproveremo la prossima settimana.

foto di Bianca che parla con il Mago