Le nostre storie

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Rignano

Serafina diventa sirena e aiuta la piovra a vincere

         principessa

La mia storia narra di una principessa: tutto incominciò un giorno... 

Serafina era una principessina molto bella e molto precisa: aveva capelli lunghi color oro, portava vestiti curati e rifiniti con merletti e fiocchetti bianchi.

Un giorno stava passeggiando vicino al mare, su una spiaggia dorata e morbida; a un certo punto spuntò dall'acqua una piovra gigante, gialla e verde con tentacoli viola.

Il mostro prese Serafina e la portò in fondo al mare. Come toccò l'acqua, Serafina diventò una sirena con una coda dorata e una voce leggera come la brezza marina.

Serafina chiese al mostro come mai l'avesse presa e lui le rispose che aveva bisogno del suo aiuto: un pesciolino stava, con i suoi denti, uccidendo tutte le piovre giganti; a questo punto la piovra diede dei poteri a Serafina che chiese come poteva usarli. La piovra le rispose che bastava pensare a cosa voleva fare con la magia e pronunciare "Siri Siri Si" e il suo pensiero si sarebbe avverato.
Allora Serafina scese in fondo al mare e trovò il pesciolino. In quel momento pensò di eliminarlo e disse "Siri Siri Si" e il pesciolino si disintegrò.
Serafina chiese alla piovra se poteva rimanere nel mare e la piovra le rispose di sì.

Questa era la mia storia... e la piovra che fine farà, vi chiederete? La piovra vivrà felice insieme a Serafina.

 

Assassinio sul Nilo

In un paesino viveva una famiglia composta da quattro persone: il babbo, un omone con i capelli biondi e il pizzetto; la mamma, una donna anche lei alta con i capelli a caschetto biondi; la figlia di sedici anni, alta perché aveva ripreso dai genitori, con i capelli neri e lunghi; il figlio di undici anni, biondo e pure lui alto.

Il padre faceva il poliziotto e verso giugno lo chiamarono perché avevano assassinato un uomo mentre era in crociera sul Nilo. Allora decisero di andare tutti in crociera, mentre il babbo svolgeva le indagini.

Ben presto partirono.

mosstro palla

Una volta arrivati, il babbo si mise subito al lavoro mentre gli altri tre prendevano il sole.
Scoprì che il morto era stato strangolato e l'assassino aveva lasciato un biglietto in cui c'era scritto: "Questa sera farò un altro assassinio".

Tutte le difese erano all'erta e la sera lo videro: era mostruoso - d'altro canto cosa ti volevi aspettare da un mostro? - aveva gli occhi gialli, i tentacoli e un naso arricciato all'insù.

Gli spararono e lui scappò per non ritornare mai più. La missione del babbo era compiuta.
Tornarono a casa e il babbo ebbe un aumento di stipendio per il lavoro svolto con successo.

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