il lavoro
dei nonni |
il
lavoro delle nonne |
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Il
lavoro dei nonni
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Il mio nonno era un artigiano e aveva una ditta
di macchine escavatrici e camion. La ditta si trovava vicino al
fiume Arno. Il mio nonno guidava l’escavatrice e aveva il
compito di levare i sassi e la terra dal fiume. In questo modo
si tiene pulita l’argine e il fondo del fiume e la terra e i
sassi venivano venduti per fare dei giardini e delle case.
Spesso era il mio nonno che con la escavatrice costruiva dei
giardini e questo era un lavoro molto creativo. Il lavoro del
mio nonno era molto faticoso ma a lui piaceva molto perché stava
spesso a contatto con la natura. |
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Quando hai iniziato a lavorare?
A sei anni.
Hai cambiato lavoro?
Dodici volte.
Quante ore facevi?
Dodici ore.
Quanto guadagnavi?
Una fetta di pane asciutto.
Il tuo primo lavoro?
Raccogliere sassolini nel campo.
E l’ultimo lavoro?
Agricoltore di olive e uva.
Il lavoro che ti è piaciuto di più?
L’elettricista.
Quello che non ti è piaciuto?
E’ stare senza far nulla.
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Il mio nonno faceva il contadino e arava i campi,
vendemmiava e coltivava.
Faceva il vino e lo vendeva.
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lavoro delle nonne |
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Di
quattro nonni mi è rimasta solo nonna Carla.
Mia nonna ha lavorato per tanti anni alla scuola Giotto, alla
scuola di Firenze come custode, ora che è in pensione da dieci
anni sta badando a noi nipoti che in tutto siamo cinque.
Mia nonna Carla quando era alla scuola cambiava sempre i bambini
perché era alla materna e i bambini erano molto piccoli, dai tre
ai cinque anni. Poi faceva tutte le pulizie, ovvero spazzava,
dava lo straccio, spolverava, rimetteva a posto i giochi e i
giubbotti dei bambini.
Ora si occupa della casa. |
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La mia
nonna Marisa faceva la casalinga. Spazzava, spolverava,
cucinava, faceva i letti, faceva la spesa. Faceva la casalinga
per quattro persone, il nonno e i suoi due figli.
La mia
nonna di lavoro faceva la fruttivendola insieme al mio nonno.
Aveva un negozio a Rignano con tanti tipi di frutta e verdura. |
La mia
nonna Maria faceva la panettiera.
Si alzava alle 3,00 di mattina e andava in panificio.
Quando arrivava, prima impastava farina, acqua, sale e lievito,
poi lasciava lievitare e dava all’impasto la forma di pane e
biscotti.
Infine cuoceva tutto nel forno a legna che aveva acceso durante
la lievitazione dell’impasto.
Alle 8,00 di mattina pane e biscotti erano pronti, croccanti e
profumati. La nonna era soddisfatta.
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