STO BENE IN PACE QUANDO...

 
 Insegnante:

 

 

Ma secondo voi come dovrebbe essere un posto dove si sta in pace?   Proviamo a chiudere gli occhi ed immaginare una situazione dove si sta bene in pace?
Il gruppo viene ulteriormente diviso in gruppetti di tre bambini per poter confrontarsi, prima in modo individuale poi di piccolo gruppo, per definire che caratteristiche dovrebbe avere un luogo per stare bene…
Gruppi:

 

 

Elena, Lapo, D. B.
Rita, M. Elena, A. Cappelli
Alessandro, Sofia, Emanuele, A. Cappuccioni
Federico, Francesca, Noemi, Enrica.
 

 

Gruppo:

Elena, Lapo, D.B.

Elena
Io sto bene in pace quando gioca con i miei amici   nella camerina dei giochi, lì ci sono tante bambole e  allora sto bene.

D.B.:
Ma si può stare bene anche senza amici, certe volte quando facciamo la conta viene sempre che non si  possono fare i giochi che ho scelto io… Bisognerebbe usare la conta  non sempre sempre,  solo qualche volta e le altre volte far decidere i bambini…

 

Insegnante:
 
E se i bambini non si trovano d'accordo?
D. B.:
 
Si può sempre giocare da  soli…
 
Lapo:

 

Però da soli non è la solita cosa, io non mi diverto mica tanto, allora preferisco fare anche un gioco che non mi piace tanto ma con i miei amici…

Elena:
 
A scuola non si gioca da soli… perché siamo in tanti.
 
Lapo:

 

 

Io starei bene in pace in un posto dove c’è tanto caldo, ma caldo non solamente nell’aria, quando c’è caldo dentro e allora si sta bene se ci sono gli amici a giocare con te… Si possono fare tante cose… come qui a scuola e ci si diverte e si ride… come quando si va in giardino…
 
D. B.:

 

 

Ma dopo un po’ in giardino non si sa che fare, non ci sono molti giochi e siamo in un po’ troppi bambini, ci sono anche i tre anni di là e allora... E poi in giardino se c’è tanto freddo non si sta bene…bisognerebbe fosse sempre caldo…
 
 
Elena:

 
Io allora però sono in pace e felice non al caldo ma al freddo, quando sono alla neve io sto bene…
 
D. B.:
 
Per forza Elena, la neve è così bianca e morbida e poi è tutta bianca!
 
Lapo:

 
Io penso che anche nel bosco si possa stare in pace quando c’è silenzio e c’è gli uccellini che cantano…
 
Insegnante:

 
Ho capito…ci possono essere tanti posti dove poter stare in pace….ma vogliamo pensare a scuola cosa si potrebbe costruire per fare un posto dove si sta proprio bene?
 
D.B.:
 
Se si sta bene dentro si sta bene da tutte le parti…
 
Elena:
 
Io quando mangio il gelato sto bene dappertutto…
 
D.B.:
 
Altro che se poi io lo mangio con il mio fratello Marco…allora sto benissimo.
 
Insegnante:
 
Scusate ma la pace cosa c’entra con il gelato?
 
Lapo:
 

 

Simo, non capisci, si sta in pace quando si fanno delle cose che ci piacciono... se poi si fanno qui a scuola con i nostri amici allora è ancora più bello!
 
D. B.:    
    
Certo vuol dire felicità!
 
Elena:
 
Io sono contenta però se ora posso andare  a giocare.
 
Lapo:

 

Allora dai decidiamo: un posto di pace potrebbe essere mangiare un gelato in due senza litigare!

LA PACE E' COME

MANGIARE
UN GELATO IN DUE...
MA SENZA LITIGARE!

 

 

 

 

Guppo:
Rita, M. Elena,
A. Cappelli

 

M. Elena    
Lo sai, quando io vado al mare sono proprio serena e sto in pace perché ho un sacco di tempo per me e poi il babbo e la mamma non vanno a lavorare e allora… invitano gli amici ed io sono allegra e tranquilla, mi piace conoscere gente nuova.
Alice:

 

Per forza al mare siamo in pace perché siamo in vacanza e allora le mamme non corrono e si può fare le cose piano.
Rita:
 

 

Io quando sono a casa non sono in pace perché Martin e Alessio litigano e allora c’è tanta confusione, sto in pace quando gioco con il mio cane Luca, lei sta zitta e non urla e allora sto in pace.
 
Alice:

 
Ma da solo non si sta tanto bene anzi… Pace vuol dire che uno sta fermo e zitto ma… io non so come dire!
 
Insegnante:
 
 Vogliamo provare tutti insieme a dire come pensiamo di stare in pace?

M. Elena:
 
Pace è stare bene essere felici e cantare.
 
Rita:
 
Quando io fo quello che mi piace e non fo arrabbiare…
 
Alice:

 

Potrebbe essere… stare con le persone che ci piacciono, perché quando sto con il nonno e mio cugino io sto in pace.
Insegnante:
 
 Ma secondo voi la pace dove sta?
 
M.Elena:
 
Dentro di noi!
 
Alice:
 
Per me sta nella testa dei grandi che possono fare felici i bambini.
 
Rita:
 
La pace secondo me sta in bocca perché non bisogna urlare!
 
Alice: Un posto di pace potrebbe essere una spiaggia con  solo tanti bambini che fanno il girotondo.

 

 

 

 

LA PACE E' ESSERE IN TANTI BAMBINI SU DI UNA SPIAGGIA A FARE IL GIROTONDO

 

 

 

 

Gruppo:
Francesca,
Noemi, Federico,
Enrica

 

 

 

Francesca:
Io sto bene quando sono al mare

Noemi:      
Per forza c’è il sole!

Federico:   
Ma io sto bene anche a scuola perché  ci si diverte.

Enrica:     
Anche quando non c’è il sole a scuola si sta bene lo stesso.

Noemi:
 
Perché ci sono gli amici e tanti giochi.
 
Francesca:
 

Quando si litiga con l’Alice però non si sta in pace.
 

Noemi:
 
Allora neanche a casa perché si litiga anche a casa.
 
Insegnante:

 

Vogliamo provare allora a chiudere gli occhi e a pensare a un posto di pace?
Federico: 

 

Un posto dove si sta bene potrebbe essere una spiaggia con un sole  e la voglia di andare d’accordo

Francesca:
 
Anche a scuola si potrebbe stare in pace quando non siamo in tanti!
 
Enrica:

 

 

Un posto di pace a scuola potrebbe essere una tenda grande tutta colorata dove i bambini possono entrare magari mentre fuori piove.

 

LA PACE E' COME UNA TENDA COLORATA DOVE I BAMBINI SI POSSONO RIPARARE DALLA PIOGGIA!

Gruppo :  
Alessandro,Sofia, 
Emanuele, 
A. Cappuccioni, 

 

 

Alessandro: 

Per me un posto per stare in pace dovrebbe essere molto grande…come una città dove ci si può muovere e correre.

Sofia:
Quando si corre vuol dire che si corre a far qualcosa che ci piace!
Alice:

Però bisogna stare attenti a cascare e a sbattere!

Emanuele:
Correre vuol dire essere liberi come l’aria
Insegnante:
E dove vi piacerebbe correre?
Emanuele:
In un prato enorme, ma grande proprio, come un mare!
Sofia: Si sarebbe proprio bello, però con tanti fiori e un po’ in discesa, così ci si potrebbe fare le capriole.
Alessandro:
Ci deve essere tanta erba verde e anche un po’ alta.
   
Alice:

In un prato così grande si potrebbe anche urlare di felicità e così correre come il vento.
Insegnante:
Allora secondo voi un posto di pace potrebbe essere un bel pratone?
Emanuele:

     
Si perché quando siamo in un prato vuol dire che c’è il sole e che la mamma è con me e non a lavorare e allora sono in pace per forza!!
Alessandro:   Io penso che però nel prato non ci può essere troppe persone…Mi piace immaginarlo con pochi bambini così c’è ancora più spazio e sfogarsi a correre come un vento!
Sofia:

Io troverei pace a cogliere tanti fiorellini e poi li darei alla mia mamma, ma io nel prato della pace ci vorrei stare con una mia amica perché è pace stare in compagnia di chi ci si sta bene!
Alice:

Io in questo prato ci starei in pace perché potrei giocare con i bambini, senza sentire la mamma dire “stai ferma!”… Io penso però che sto bene anche qui a scuola!…. Perché non si costruisce il prato della pace qui?

 

LA PACE E’ UN GRANDE PRATO PER  CORRERE LIBERI COME IL VENTO!

 

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