Il nostro pianeta è la nostra unica casa e dobbiamo prendercene cura. “Dal cestino dei rifiuti” è un progetto europeo che intende dimostrare ai bambini che molti oggetti che buttiamo sono in realtà materiali utili. Attraverso l'uso di questi materiali per costruire nuovi oggetti, stimoliamo la fantasia, sviluppiamo abilità pratiche e suscitiamo nei bambini la consapevolezza della natura limitata delle risorse della Terra. Il progetto è finanziato dal Programma Comenius e permette alle scuole di diverse parti d'Europa di riconoscere la propria interconnessione, tanto che un problema delle nostre singole scuole, città e paesi è un problema comune che tutti dobbiamo superare. Rendere il nostro mondo sostenibile per il futuro rimane una delle più grandi sfide che i nostri bambini dovranno affrontare e speriamo che 'Dal cestino dei rifiuti' ponga le basi per far comprendere loro questa sfida.

Durata: anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011

Lingua di comunicazione: inglese

Argomento del progetto
Il nostro vecchio mondo è stata la casa di molte creature per milioni di anni. Sfortunatamente, la maggior parte delle forme di vita si sono estinte a causa della razza umana. La deforestazione, la riduzione delle aree verdi, l’inquinamento ambientale, l’eccessivo consumo di energia, i disastri nucleari… ogni giorno gli uomini danneggiano il mondo. Milioni di persone producono tonnellate di rifiuti senza preoccuparsi di capire se potrebbero essere riciclati.
Lo scopo del nostro progetto è insegnare ai bambini della scuola dell’infanzia come proteggere il nostro ambiente attraverso il riciclaggio dei materiali di rifiuto. Per far questo, i bambini costruiranno giocattoli e oggetti vari con materiali riciclati con l’aiuto dei loro insegnanti. Impareranno il nome dei materiali e cosa accade loro una volta che vengono gettati via. Impareranno storie e filastrocche sull’argomento e diverranno consapevoli di ciò che consumano e di ciò che gettano via. Quando getteranno via qualcosa, penseranno se può avere una seconda vita e se può essere riciclato. Quindi, impareranno a proteggere il nostro ambiente e a risparmiare il denaro.

Obiettivi
Lo scopo principale del partenariato è insegnare la procedura del riciclaggio ai bambini della scuola dell’infanzia a un livello molto elementare, con l’aiuto di genitori, insegnanti e personale scolastico.
Prima di tutto, si faranno un’idea di ciò che la gente consuma e di ciò che butta via. Impareranno dove vanno a finire i materiali e cosa accade.
Scopriranno se qualcosa danneggia il nostro ambiente e che tipo di rifiuti danneggiano l’ambiente. Impareranno a classificare il materiale di rifiuto e poi impareranno cos’è il riciclaggio.
Seguiremo metodi molto semplici, in modo che loro partecipino volentieri, come giochi, storie e filastrocche sul riciclaggio degli oggetti, lavoretti artigianali come giocattoli, cartoline, illustrazioni, burattini e souvenir fatti con materiali di scarto.
I bambini di ogni partner saranno amici di penna. Avranno informazioni sul loro amico/a di penna e sul suo paese. Si scambieranno le immagini di ciò che faranno con il materiale di recupero. Si manderanno cartoline fatte con materiali di recupero.
Tutti gli oggetti che verranno realizzati con materiali di recupero verranno messi in mostra sia nella propria scuola che nelle scuole dei partner. I bambini vedranno il lavoro dei loro amici e si faranno un’idea di come è stato fatto.
Ci saranno diversi tipi di cestini in ogni classe e i bambini saranno capaci di gettare i rifiuti in quello giusto.
Ai genitori saranno distribuiti due questionari per aumentare la loro attenzione sul riciclaggio e coinvolgerli nel progetto.
Lungo la realizzazione del progetto, lavoreremo principalmente con questi materiali: carta, cartone, plastica, lana, stoffa, metallo e filo di ferro.
Alla fine del progetto, tutte le immagini degli oggetti, le storie e le filastrocche sugli oggetti riciclati, i materiali occorrenti e le procedure saranno raccolti per produrre un libretto e in un cd. Tutto il lavoro sarà presentato anche sul sito web del progetto e sui siti delle scuole.