TOPOLINO E LA MELA MAGICA

In un prato verde sotto alle montagne c'era un paesino con quattro case.
Le case di questo piccolo paese erano un po' strane, perché erano colorate con fantasia.
In una bella casetta abitavano Topolino e Pippo, che erano scappati da un  giornale a fumetti. 
Ci stavano molto bene, perché era un posto tranquillo.
Avevano due cani: uno piccolo che si chiamava Tobi, era l'amico di Topolino; insieme giocavano nel prato, poi andavano ad esplorare il mondo sulle montagne.
Il cane grande si chiamava Tom ed era l'amico di babbo Pippo; insieme andavano nel bosco a raccogliere la legna e i mirtilli.
Nel garage avevano una bella macchina rossa come il fuoco, ma Pippo la usava per andare nella città a fare la spesa al supermercato.
Ogni giorno Pippo, per andare al lavoro, prendeva il suo motorino perché vicino al semaforo poteva sorpassare le macchine.
Nella piazza del paesino c'era una statua a forma di bottiglietta mostruosa che faceva molta paura a tutti, soprattutto a Topolino, perché si diceva che prendeva i bambini.
Un giorno Topolino e Pippo dovevano fare un viaggio molto lontano e presero una barca a vela parlante, che aveva braccia e gambe per andare veloce.
Durante il viaggio Topolino si mise a giocare con il suo game boy e si divertiva tantissimo.
All'improvviso nella barca Topolino vide una scatola molto fantasiosa: era  mezza rossa e mezza bianca, con i pallini colorati.
Aprì la scatola e dentro ci trovò una mela verde morsicata e magica che gli disse: 
-Esprimi due desideri.
Topolino ci pensò e le rispose:
-Quando arriveremo al porto fai apparire una macchina volante, poi distruggi la statua mostruosa del mio paese.
Appena arrivarono al porto Topolino e Pippo trovarono la macchina volante e furono felici perché con quella potevano volare sopra tutto il mondo.
Quando tornarono al paesino non trovarono più la statua mostruosa e vissero sempre felici e contenti.
 





 





                                  
                                 

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