...entrando nel quadro 
"Neve a Louveciennes" (1874)



Dopo aver osservato il quadro abbiamo inventato 
insieme una storia...

 

UNA GIORNATA INVERNALE

Un giorno d'inverno, noi bambini della classe 5^A andammo in visita ad un museo.  Osservando i quadri esposti, fummo colpiti da uno in particolare: "Neve a Louveciennes" di Alfred Sisley.  Ad un certo punto la figura dipinta nel centro cominciò a muoversi e, con nostro grande stupore, uscì volando dal quadro, attaccata al suo ombrello aperto.
Era una donna anziana,vestita di nero,con un lungo grembiule grigio. 

Si rivolse a noi bambini,che stavamo lì incantati, e ci disse:
- Prendetevi per mano e venite con me a visitare il paese dentro il quadro!
Aveva parlato in francese, ma noi, magia,
avevamo capito lo stesso!  
Improvvisamente, ci sentimmo sollevati da una forza misteriosa e ci ritrovammo nel paesaggio pieno di neve del quadro. 
Faceva molto freddo e nevicava e, siccome tremavamo, la signora ci ospitò a casa sua e ci disse:

 

-Io sono madame Marie e vi ho portato con me perché sono sempre qui da sola e volevo un po' di compagnia!
Ci offrì una bella cioccolata calda e facemmo quattro chiacchiere. 
Dopo uscimmo per giocare a pallate di neve.
Insieme a madame Marie, costruimmo un pupazzo di  neve vicino ad una staccionata divertendoci molto. Ma si era fatto troppo tardi e dovevamo tornare a casa: madame Marie regalò a ciascuno di noi un ombrellino come il suo che, una volta aperto, ci riportò volando al museo, dopo averla salutata. Tutte le volte che volevamo, potevamo tornare, così, a trovarla. 
Tornammo a scuola e intanto il guardiano del museo passò davanti al quadro per un giro di controllo.  
Si fermò di botto e disse: 
-Non mi sembrava che ci fosse un pupazzo di neve in questo quadro!
Che cosa sarà successo?
Forse ho bevuto un bicchiere di troppo a pranzo!  

Classe 5^ A


MONDO ANTICO

Tutto cominciò una mattina d'inverno: eravamo in classe a far lezione quando, all'improvviso, la stanza cominciò a girare e tutti ci sentimmo presi in un vortice che ci portò, con nostra grande meraviglia, dentro la riproduzione del quadro di Sisley che avevamo attaccato alla parete. 
Subito sentimmo un grande freddo e, guardandoci intorno, ci accorgemmo di essere entrati in un paesaggio pieno di neve. Alberi e case ne erano ricoperti e noi sentivamo lo scricchiolio dei nostri passi nella neve. 
Davanti a noi vedemmo un cartello con la scritta "Benvenuti a Louveciennes". 
Andando avanti per una stradina fra case e campi, vedemmo venire verso di noi una signora  anziana vestita di nero, con l'ombrello aperto per ripararsi dalla neve che cadeva lenta. La signora, molto gentilmente, ci invitò a casa sua per riscaldarci e rifocillarci, visto che eravamo infreddoliti e bagnati.  Entrando in casa ci accorgemmo che era molto diversa da quelle moderne: non c'era la televisione, non c'era l'acqua in casa, non c'era la luce elettrica, non c'erano i termosifoni ma un 

bel fuoco nel camino. Ci accorgemmo così di aver viaggiato nello spazio e anche indietro nel tempo. La signora ci disse che eravamo nel 1874. Dopo un po' ci offrì un tè caldo con tanti pasticcini fatti in casa. Una volta riscaldati e con la pancia piena andammo con lei ad esplorare quell'antica casa. Dopo aver visto molte stanze arrivammo in una mansarda dove, vicino ad una finestra ad abbaino, c'era un pittore che dipingeva il paesaggio che vedeva fuori.  La signora ci disse che quello era suo nipote Alfred Sisley e che era molto bravo a dipingere.

                                             

A noi venne in mente, quindi, di chiedergli se poteva dipingere un quadro della nostra classe che noi gli avremmo descritto: volevamo in questo modo tentare di ritornare ad Incisa.
Il pittore accettò gentilmente e, in un batter d'occhio, dipinse un bellissimo quadro della nostra classe. Subito ci sentimmo presi da un vortice e, in pochi secondi, ci ritrovammo al nostro posto in classe, davanti agli occhi sgranati di Fabio, il custode.     

Classe 5^ B
 

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