Le attività: 

la fonologia, la lettoscrittura, l'identità, le storie

La fonologia 

Uno degli assunti principali dell'impostazione teorica che ha guidato il progetto consiste nell'ipotizzare che il potenziamento della competenza fonologica costituisca uno dei fattori più rilevanti per l'acquisizione successiva del codice della lingua scritta.
Porre attenzione sul suono delle parole, sulle somiglianze della parte iniziale e di quella finale, sulla loro lunghezza e sul loro ritmo, permette al bambino di cogliere la parola come fenomeno a sé, dotato di proprie caratteristiche appunto sonore, rompendo lo schiacciamento e l'identificazione con l'oggetto rappresentato.
La parola diventa quindi "opaca", dotata di vita propria, oggetto di attenzione, di possibili manipolazioni, di gioco.
Ma così facendo si facilita lo sviluppo di operazioni mentali di associazione, differenziazione e catalogazione che, proprio in quanto applicate all'aspetto fonologico delle parole, saranno poi utilissime nell'avvicinarsi al codice della lingua scritta.

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La lettoscrittura

Il bambino arriva ad impadronirsi del codice scritto attraverso una scoperta autonoma e consapevole che valorizza la concettualizzazione elaborata in esperienze precedenti.
E' importante che l'insegnante conosca e tenga conto del livello di concettualizzazione raggiunto da ogni bambino.
La teoria della lettoscrittura elaborata da Ferreiro-Teberoskj ha evidenziato l'esistenza di diversi livelli di concettualizzazione della lingua scritta:

A) LIVELLO PRE-SILLABICO: il bambino scrive le parole con un certo numero di segni (di solito tre o quattro lettere in stampato maiuscolo, di più per rappresentare parole riferite a oggetti più grandi o più vecchi…), variandoli per le diverse parole; alla richiesta di leggere fa corrispondere globalmente la parola pronunciata alla parola scritta e non è in grado di stabilire corrispondenze tra parti del parlato e parti dello scritto.

B) LIVELLO SILLABICO: il bambino ha capito che la lingua scritta rappresenta quella orale, perciò per scrivere frammenta la parola in pezzi (che sono sillabe), per ognuno dei quali scrive un segno (una lettera). Nella transizione dal livello precedente, questa corrispondenza è poco sistematica: il bambino scrive in modo " pre-sillabico"(una quantità casuale di lettere), ma in fase di lettura frammenta la parola pronunciata in sillabe e cerca di far corrispondere ogni sillaba a una parte dello scritto (un gruppo di lettere, poi due, infine una soltanto, cancellando quelle in più).Quando ha consolidato l'ipotesi sillabica, fa precedere la segmentazione alla scrittura. In un primo momento la scrittura sillabica sarà "non convenzionale" (per ogni sillaba il bambino scrive una lettera a caso) e successivamente "convenzionale" (per ogni sillaba scrive una lettera di quella sillaba, che può essere una vocale o una consonante, a seconda della sensibilità fonologica del bambino). 

C) LIVELLO SILLABICO - ALFABETICO: il "conflitto cognitivo" con le scritte alfabetiche sollecita la segmentazione della sillaba in unità più piccole, i fonemi. Prima di arrivare alla scrittura alfabetica, però, il bambino attraversa una fase intermedia nella quale alterna la modalità di scrittura sillabica con quella alfabetica.

D) LIVELLO ALFABETICO: il bambino sa segmentare la parola in fonema e scrivere tutte 
le lettere. Dovrà superare le difficoltà ortografiche, ma ha capito come "funziona" il codice alfabetico.

All’inizio le insegnanti non presentano alcun elemento specifico del codice scritto, ma si limitano a favorire da una parte la produzione di scritture spontanee, dall’altra l’attribuzione di significato a scritte incontrate in vari contesti. Non si tratta di accettare acriticamente e passivamente tutto ciò che i bambini producono, ma di favorire situazioni di confronto con i compagni e un’interazione con l’insegnante in una funzione di rispecchiamento stimolante e mai connotata negativamente.

Due sono quindi le attività caratteristiche di questa fase della metodologia:
- la lettura per anticipazione
- la scrittura spontanea
e verranno descritte in dettaglio nella parte relativa alle fasi di lavoro.

La caratteristica rilevante dell’esperienza è quella di permettere e favorire lo sviluppo parallelo della scrittura spontanea da parte di ogni bambino e della sistematizzazione dell’insegnante che presenta fin dall’inizio scritture corrette e convenzionali stimolando e guidando la scoperta e l’analisi del codice linguistico.

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L'identità

L’ingresso nella scuola elementare è, come tutti i momenti di cambiamento e di discontinuità, un passaggio delicato per gli alunni. Esso è caratterizzato da una parte dall’ansia e dal timore generati dall’incontro con il nuovo ambiente nuovo e dalla necessità di rapportarsi con persone sconosciute, dall’altra, in modo positivo, dalla curiosità, dalla voglia di misurarsi con i compiti più ardui che caratterizzano la crescita, di imparare cose nuove.

Per questo abbiamo scelto di offrire ai bambini la possibilità di esprimere ed utilizzare risorse spendibili le loro esperienze e le loro conoscenze, accogliendoli nella scuola, ognuno con la propria specificità, insieme al proprio mondo.

Abbiamo posto all’attenzione i vissuti e le caratteristiche di ogni bambino, prendendo spunto dalle discussioni e dai racconti delle loro esperienze che avvenivano durante il momento dell’accoglienza.

Sviluppando questo tipo di comunicazione abbiamo strutturato un percorso centrato sulla IDENTITA’ personale, con lo scopo di rendere significative per ognuno le attività svolte nella scuola e contemporaneamente sviluppare, con contenuti ed attività molto motivate, il percorso linguistico:

  • IO SONO
  • IO MANGIO
  • IO GIOCO
  • IO SONO BRAVO A…
  • LA MIA FAMIGLIA
  • IL MIGLIORE AMICO
  • IL MIO COMPAGNO PREFERITO
  • NOI A SCUOLA FACCIAMO
  • LE MIE EMOZIONI: IO SONO FELICE, IO SONO TRISTE, IO MI ARRABBIO, IO MI ANNOIO, IO HO PAURA.

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Le storie

L'ascolto e la comprensione delle storie ha una funzione molto importante per l'organizzazione delle strutture temporali, logiche e spaziali. Per questo motivo il lavoro sulle storie è stato presente fin dai primi giorni ed è diventato il filo conduttore del progetto, offrendo situazioni motivanti e coinvolgenti per i bambini. 
La storia ha offerto occasioni e contenuti interessanti per sviluppare attività di carattere linguistico, precedute dall'individuazione di personaggi, ambienti, oggetti e momenti della storia e della loro rappresentazione grafica.

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