Il nostro metodo per
l'insegnamento | ||||||
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L'ipotesi
di lavoro Questa esperienza affronta il problema dei modi con i quali si può costruire la conoscenza e sceglie l'approccio costruttivista, impegnandosi nella ideazione di esperienze finalizzate all'acquisizione dei codici della lingua scritta e della simbologia numerica. All'ingresso nella scuola elementare
i bambini hanno già sviluppato una serie di interpretazioni e di
rappresentazioni della realtà linguistica. In questo quadro, gli elementi che caratterizzano il percorso per l'acquisizione del codice linguistico sono analoghi a quelli del percorso per la costruzione del concetto di numero: - il protagonismo cognitivo (il bambino stesso costruisce direttamente le proprie conoscenze, basandole su ciò che già sa attraverso la sua esperienza diretta) - il tutoraggio tra pari (i bambini confrontano spontaneamente le loro idee, stimolandosi reciprocamente nell'apprendimento) - l'accoglienza dei diversi livelli di partenza - il rafforzamento dell'autostima e dell'autonomia - l'accettazione dell'insuccesso e valorizzazione dell'errore Il
ruolo dell'insegnante L’insegnante deve saper: - osservare i punti di partenza dei bambini per capire il loro livello di concettualizzazione del codice linguistico- creare contesti significativi e motivanti da cui far emergere le "idee" che i bambini si sono già costruiti attraverso la loro esperienza - selezionare e utilizzare, tra queste idee, gli spunti più funzionali e determinanti per la costruzione delle competenze a cui è finalizzato il corso - promuovere e rafforzare l’autostima, incoraggiando tutti a "mettersi in gioco" e valorizzando l’apporto di ciascuno - considerare "l’errore" come un’opportunità per la costruzione della conoscenza, cosicché i bambini stessi lo vivano in modo positivo, senza aver paura di sbagliare - rilevare periodicamente sia il livello di concettualizzazione della lingua scritta a cui il bambino è pervenuto, sia il suo percorso di crescita e maturazione personale (autonomia, autostima, atteggiamento nei confronti dell’insuccesso).
Le attività sono svolte prevalentemente con gestione a piccoli gruppi eterogenei, favorendo, in questo contesto, il confronto spontaneo tra i prodotti dei bambini, la ricerca e la costruzione di soluzioni sempre più funzionali rispetto al compito. L’interazione tra bambini, suddivisi in gruppi da 4 a 6, attiva situazioni di conflitto socio-cognitivo, nelle quali è necessario: - contestualizzare e comunicare il proprio punto di vista;- riconoscere che esistono punti di vista diversi dal proprio (decentramento); - discutere delle varie ipotesi presentate; - giungere alla costruzione di una risposta comune attraverso la negoziazione dei significati e la loro condivisione.
La caratteristica più rilevante di questa esperienza è rappresentata dall’aver permesso e favorito lo sviluppo parallelo - della scrittura spontanea da parte di ogni bambino per tutta la durata della fase di apprendimento del codice,- della sistematizzazione guidata dall’insegnante presentando fin dall’inizio scritture corrette e procedendo fino alla scoperta e all’analisi del codice convenzionale. Nella prima fase è stato prevalente l’aspetto
della produzione spontanea; successivamente è stato dato maggior peso
alla scrittura convenzionale, avendo però molta cura di valorizzare
contemporaneamente l’evolversi individuale delle scritture spontanee, in
modo che i due livelli di attività si avvicinino sempre di più
quantitativamente e qualitativamente, convergendo infine verso l’acquisizione
del codice convenzionale.
L’organizzazione dello spazio-aula Lo spazio dell’aula è stato organizzato per rispondere ai bisogni propri dei bambini della prima classe di muoversi, parlare, toccare e manipolare. In questa logica è risultata positiva la predisposizione dei tavoli a banchi (da 6-8 posti, anche suddivisibili in due sottogruppi) da modificare temporaneamente in caso di necessità. Inoltre, poiché la metodologia valorizza principalmente la capacità del bambino di costruire direttamente la proprie conoscenze basandole sulla sua esperienza diretta, è importante predisporre angoli ricchi di materiali capaci di stimolare l’apprendimento autonomo dei bambini. A questo scopo l’aula è stata organizzata con questi spazi: - angolo della SCRITTURA con lettere mobili, alfabetieri, fogli, pennarelli, una macchina da scrivere…- angolo dei NUMERI con carte da gioco, numeri di plastica, pallottolieri, dadi, domino, numeri in colore, telefoni vecchi… - angolo ESPRESSIVO con materiali vari (das, pongo, pennarelli, matite, carta colorata…) - angolo dei GIOCHI e LIBRI con giochi da tavolo e libri portati dai bambini; in alcune classi questo angolo coincide con quello della conversazione - MESSAGGERIA costituita da "cassette di posta individuali" nelle quali i bambini e le insegnanti possono lasciare messaggi personali - angolo SCIENTIFICO con materiali ed oggetti per motivare i bambini ad osservazioni di tipo scientifico e stimoli alla lettura e scrittura spontanea. Di particolare importanza è l’angolo della
CONVERSAZIONE che, oltre ad avere l’obiettivo di creare un contesto
stimolante dal punto di vista linguistico, risulta necessario per creare
un’atmosfera emotivamente e affettivamente ricca, rassicurante e
motivante. Viene usato quotidianamente per: - Accoglienza (conversazioni e calendario)- Ascolto di storie - Visione e lettura individuale di libri - Discussioni di episodi accaduti all’interno del gruppo classe - Attività particolari che necessitano dell’uso del circle time - Chiusura della giornata scolastica e saluto
L’organizzazione del tempo scolastico L’organizzazione del tempo scuola ha tenuto conto della distribuzione dei carichi cognitivi anche in riferimento alla programmazione settimanale. Quindi la giornata scolastica prevede questi momenti principali alternati tra loro: - Calendario- Conversazione - Ascolto di storie - Progettazione insieme ai bambini delle attività - Attività didattiche - Gioco e canto libero ed organizzato - Attività espressive - Riflessione sul lavoro svolto e sui vissuti dei bambini.
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