Media Education - Noi e la televisione
Il progetto

Presentazione
Il percorso, attuato nelle classi quinte della scuola primaria di Rignano, è stato realizzato nell'ambito del progetto Media Education dell'IRRE Toscana a cui hanno partecipato docenti di varie scuole primarie  e secondarie di primo grado.

Gli incontri di riflessione e progettazione sono stati condotti dalle Prof. sse Vanna Boffo e Maria Piscitelli, la parte organizzativa è stata curata dal Prof. Leonardo Barsantini.
Il progetto è stato sostenuto da IRRE Toscana in collaborazione con il Prof. Franco Cambi e il Prof. Luca Toschi (Facoltà di scienze della Formazione Università di Firenze), la Prof.ssa Laura Sturlese (Facoltà di Scienze Politiche Università di Firenze) e il Prof. Luca Curti (Facoltà di Lettere Università di Pisa)

Finalità
La finalità del progetto è la formazione alla comprensione critica dei Media e a un loro uso più consapevole.
Poiché i Media svolgono oggi un ruolo educativo di primo piano, in quanto si attingono da essi modelli, principi, stili di vita, di comunicazione e di pensiero, è necessario che la scuola aiuti i bambini a comprendere i media nella loro struttura e funzione.  Inoltre, attivando i processi di sviluppo di capacità critico-interpretative del mondo che circonda i ragazzi attraverso i mezzi che sono più vicini a loro, come la televisione, si favorisce la costruzione della persona.

Le attività presentate sono state svolte con la collaborazione dei genitori, i quali, dopo la presentazione iniziale del progetto, hanno partecipato direttamente ad alcune attività di raccolta dati e di discussione.

Il lavoro è stato fortemente radicato nel curricolo, non si è trattato di un'aggiunta o di un'alternativa alla regolare programmazione disciplinare prevista per la classe: le attività sono state centrate sul linguaggio, favorendo la trasversalità tra più discipline e l'apertura a una pluralità di linguaggi.

Attività
Il percorso progettato durante gli incontri svolti presso l'IRRE è stato ulteriormente puntualizzato e calibrato dal team degli insegnanti delle classi coinvolte e si è articolato attraverso varie fasi:

  • compilazione di un questionario iniziale da parte dei ragazzi

  • tabulazione del questionario e relativa discussione

  • stesura di un testo collettivo di sintesi

  • compilazione di un questionario da parte dei genitori

  • tabulazione del questionario e relativa discussione

  • scrittura di testi individuali: "Il mio programma televisivo preferito"

  • discussione e individuazione di un programma da analizzare

  • visione individuale del programma

  • appunti personali sugli aspetti ritenuti significativi

  • socializzazione, discussione e organizzazione delle annotazioni

  • visione collettiva del programma

  • integrazione delle osservazioni secondo uno schema proposto

  • ulteriore visione del programma e analisi del linguaggio del programma

Metodologia
Nella realizzazione del lavoro hanno avuto molto spazio le discussioni in classe, durante le quali l'insegnante ha avuto cura di sollecitare la riflessione sugli argomenti trattati, soprattutto favorendo la libera espressione di tutte le posizioni e il confronto tra queste, senza esprimere giudizi sulle abitudini e i gusti  televisivi, astenendosi da atteggiamenti censori o moralistici. Oltre che sollecitare e riepilogare gli argomenti trattati, aveva anche il ruolo, dichiarato ai ragazzi, di verbalizzare sinteticamente le discussioni, sia per una migliore prosecuzione del lavoro, sia per la presentazione delle attività svolte in classe agli incontri periodici di progetto presso l'IRRE. 
Tutti i ragazzi hanno partecipato alle discussioni attivamente, mostrando un elevato livello di coinvolgimento, un apprezzabile sforzo di esprimersi con chiarezza e di argomentare le proprie affermazioni.
Le attività si sono svolte in modo collaborativo tra le due classi coinvolte: alcune a classi riunite, altre per gruppi di lavoro con suddivisione dei compiti, altre ancora sono state realizzate in prima stesura da una classe e l'altra ha avuto poi il ruolo di revisore critico.
I ragazzi erano consapevoli del fatto che il progetto era pensato insieme ad insegnanti di altre scuole e ad esperti dell'argomento e si sono mostrati interessati e gratificati da questo aspetto.
L'insegnante che ha curato l'attività ha tenuto, come previsto dal progetto, un diario di bordo, che si è rivelato un utile strumento di lavoro e che viene presentato nella versione originale.