Gli istrici
La ghianda

Per potenziare il senso di identità e valorizzare la propria autostima anche attraverso  il rispecchiamento, l’insegnante invita i bambini a scegliere un compagno per fargli un dono, individuando prima una peculiare caratteristica del compagno scelto. La consegna prevede inoltre che ognuno dica una cosa di se stesso o esprima una motivazione della scelta del compagno.
L'insegnante mostra ai bambini uno strano oggetto:

“Questa mattina ho trovato fuori della porta questo cartoccio con su scritto: per i bambini di I^ A. Vediamo di cosa si tratta!"

foto cartoccio

I bambini lo aprono e scoprono che ci sono una lettera e delle ghiande.

foto bambini che estraggono il contenuto dal cartoccio

foto bambini che estraggono il contenuto dal cartoccio

I bambini leggono la lettera

 

Nella nostra tana sono cadute queste ghiande. Frutti e semi della pianta sotto la quale abbiamo la nostra tana. Essendo frutti importanti e preziosi vogliamo farci un regalo: una ghianda per ciascuno.
Ognuno di noi regala una ghianda ad un compagno dicendo:
"LO REGALO A TE PERCHÉ SEI…. E IO SONO ……"

Importante: OGNI ISTRICE DEVE AVERE LA SUA GHIANDA!

Firmato Gli istrici

Si riportano alcune verbalizzazioni dei bambini.

foto bambino che dona la ghianda

• Lo regalo a te perché sei dolce e mi piace stare con te.
• Lo regalo a te perché sei gentile e ti voglio tanto bene.
• Lo regalo a te perché sei generosa e adoro stare con te.
• Lo regalo a te perché sei simpatico e io sono bello.
• Lo regalo a te perché sei il mio migliore amico e io voglio stare sempre vicino a te.
• Lo regalo a te perché sei un po’ divertente e io voglio giocare con te.
• Lo regalo a te perché non mi dai le botte
• Lo regalo a te perché sei gentile e io sono bravo ad ascoltare
• Lo regalo a te perché sei il mio migliore amico e mi piace stare accanto a te.
• Lo regalo a te perché sei simpatica e bella e mi piace stare con te.
 

 

 

foto bambino che dona la ghianda

Dopo che tutti i bambini si erano scambiati la ghianda, l’insegnante ha chiesto loro che cosa avevano provato sia nel momento in cui venivano scelti che quando il compagno diceva loro quelle cose. Si riportano alcuni commenti:
Mi ha scelto e ero felice perché non sapevo che sceglieva proprio me.
Non pensavo che quelle parole fossero adatte a me, mi ha fatto un monte di piacere.
Mi sono commosso perché lo ha dato a me e quando mi ha detto quelle parole, mi è piaciuto.
• Ero contento, non credevo che lo desse proprio a me.
Ero rimasto io e M. e non pensavo che scegliesse me, sono rimasto sorpreso.
Alla fine l’insegnante ha chiesto che cosa ne volevano fare di quelle ghiande e tutti hanno risposto con decisione che le portavano a casa e le avrebbero piantate.
I giorni successivi ne abbiamo riparlato e la maggior parte dei bambini ha detto di aver seminato la ghianda e che se ne prendono cura.

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