La lettera per le famiglie

“ . . . Al di là di me stesso,
in un luogo che ignoro,
aspetto il mio arrivo. “
Octavio Paz

A scuola ci sono un sacco di ricordi, un sacco di cose da fare, un sacco di grano ma ormai poco spazio per coltivare.
Non girano più girandole nel giardino e gli spaventapasseri non sono più lì.
I chicchi, quelli raccolti aspettano grandi spazi nuovi, chiedono entusiasmo leggero, ma sapiente e impongono scelte oneste e faticose.

È arrivato il momento in cui bisogna uscire.
È arrivato il tempo per partire.
È arrivato il tempo per cambiare e lasciare che le cose cambino.
E seminare è anche questo.


Quest’anno il campo dove seminare è un altro e altrove, lontano da scuola, perché la bellezza c’è anche se e quando non si vede.
Quest’anno quei bambini che guardavano dalla finestre le loro spighe avranno una nuova opportunità: accorgersi che la propria vita è come un campo di grano lontano, in luoghi sconosciuti, in cui seminare.
E allora a scuola si impara anche ad andare oltre se stessi, per incontrare la parte matura, potente, feconda di sé: la propria spiga.
È bello accompagnare i bambini dalla scuola in quel posto nuovo dove loro possano continuare il viaggio.
Per loro potremo soltanto preparare il terreno e dare loro fiducia.

Vi aspettiamo in tanti sabato 15 dicembre alle ore 10 presso la scuola.
Noi maestre, da lì, vi porteremo nel luogo che abbiamo scelto e insieme di nuovo lì vangheremo.
Portate vanghe, motozappe, concime . . .

“ Oggi sono convinto che non si perde nessuno, visto che non si possiede nessuno.
Questa è l’autentica esperienza della libertà: avere la cosa più importante del mondo,
senza possederla.”
Paulo Coelho “Undici minuti “ . . .