Dopo circa un’ora di cammino, tra passi sicuri ed incerti, salite e discese, venti che spingono ed altri che riportano indietro, soste e partenze, direzioni pensate ed altre sentite, entusiasmi e sconforti, finalmente si intravede lo stemma. Una corsa, quasi un volo e i bambini ri-trovano il loro grano. Ritorna la festa!
Sparisce la stanchezza, torna la gioia e la forza che dà l’accorgersi che un sapere e una sapienza interiore hanno trovato di nuovo conferma.

C’è molto stupore da spendere: erano mesi, tanti mesi che del grano si parlava senza vederlo. Mai una cosa loro era diventata così grande!
E delle grandi cose è bello lasciare una piccola traccia: si decide che ogni bambino cerchi un suo posto accanto al grano e lì, in silenzio e in solitudine semini i propri pensieri o i propri sogni, scrivendoli con un pennarello indelebile su un pezzo di stoffa colorata.

Alla fine c’è un grande campo pieno di grano e sogni che sbandierano al vento.

Sei cresciuto anche se eri lontano da noi

Caro grano sono venuto qua per stare un po' con te e ti auguro buona crescita