Il viaggio del grano

Passano i giorni e i mesi; l’inverno finisce, torna la primavera. Un tempo lunghissimo per sperimentare, quest’anno, la separazione, la distanza e l’impossibilità di un controllo diretto su una cosa cara: il grano. Per tutto questo tempo, infatti, i bambini perdono di vista il loro grano e devono quindi decidere, interiormente e individualmente di proteggere attivamente un affetto. Le insegnanti mantengono vivo il ri-cordo e ri-chiedono ai bambini l’impegno e la responsabilità necessari per non scordare, ovvero per non fare uscire dal cuore il grano nonostante la grande distanza dagli occhi.
Per fare sperimentare ai bambini il senso della scelta, della fatica, del rischio, dello smarrimento e del coraggio che ogni scelta d’amore richiede, le insegnanti predispongono un viaggio dalla scuola verso il grano con in mente questi particolari:

• i bambini devono andare a piedi;
• il percorso dalla scuola al campo non viene indicato dalle insegnanti, ma deve essere cercato dai bambini, meglio se con momenti di smarrimento (paura, incertezza, ripensamenti, sfiducia);   
• l’andare deve essere lento e scandito da soste durante le quali valorizzare il percorso più che la meta da raggiungere;
• va sottolineato non solo l’aspetto concreto del muoversi nello spazio, ma anche il moto dei sentimenti, delle emozioni, delle aspettative, dei ricordi;
• non è una gara a chi arriva primo, né un viaggio da soli in mezzo a tanti altri, ma un’esperienza in cui ognuno condivide le spinte e anche le fatiche degli altri.

Come si fa se non si conosce la strada?

Fidiamoci del grano perchè lui ci guida.

Ci sono due strade, quella della testa e quella del cuore.

Una volta ci hai detto che non sempre le strade più comode sono le migliori, bisogna scegliere. Il grano è di tutti quindi bisogna scegliere tutti.

Di me vi fidate?

Allora vi guido io.

Questa è un'esperienza di gruppo e si dovrebbe viverla tutti insieme. Ci sono bambini che pensano soltanto ad andare veloci, ma non si godono il momento, il viaggio.
Poi c'è qualcuno che ha paura e nessuno pensa a loro.
Io dico allora che i bambini che hanno più coraggio devono prendere un po' di paura degli altri e dare loro un po' del loro coraggio.

Ecco il vento, c'era anche prima, però ora è più forte e fa muovere l'erba come le onde

Sembra il grano - mare!

foto, il vento ci porta

Non tira più vento, forse abbiamo perso la strada
Si deve sentire nel nostro cuore la strada per raggiungere il grano.
Il vento, per ora, ci ha abbandonato, ma per aiutarci a scoprire, da soli, la strada.

foto, seguiamo il vento

Ecco il vento di nuovo. Prima era come se si fosse nascosto, ma era sempre con noi.
Non ci ha abbandonato!
Arriviamo vicino ad un cartello che ci indica Pagnana, è una conferma che la strada che abbiamo fatto è giusta.

Il grano e il vento sono amici

foto, il cartello
foto, si ascolta la storia Ognuno, da solo, deve trovare la sua strada. La lentezza ci fa scoprire e apprezzare la storia scritta per noi da un nostro compagno.
Ci mettiamo seduti ad ascoltare.

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