Al campo incolto:
il ri-cordo

Tutto è cominciato partendo dalla fine: una mattina d’autunno i bambini sono tornati con le insegnanti nel giardino della scuola, dove l’anno precedente avevano coltivato il loro grano.

foto: i bambini in giardino

Non c’erano più le spighe, le girandole, lo spaventapasseri, non c’era più la vita di cui prendersi cura con gioia e speranza; tutto sembrava finito.
 
foto: i bambini dove c'era il grano Questo è un necessario smarrimento, perché sentire e accettare una fine è indispensabile per lasciare spazio al nuovo.
Dopo un momento di sconforto e silenzio, le insegnanti hanno aiutato i bambini a ri-conoscere la forza feconda dei ri-cordi, senza cadere nella trappola della nostalgia che imprigiona nel passato e non permette di vedere il futuro.
Ricordare significa ri-portare nel cuore; i bambini sono stati capaci di ri-cordare e ri-portare nel loro cuore la bellezza dell’esperienza fatta col grano: erano pronti per seminare ancora.

Io ricordo

disegno: i vasi
i vasi di quando eravamo in prima

disegno, il seminato
la semina nel cortile della scuola in seconda

Quando abbiamo tagliato le spighe di grano era buio
Quando con i due nonni abbiamo fatto gli spaventapasseri
Quando andammo con gli ombrelli e le torce a raccogliere il grano

disegno, i semi
Da... 3 chicchi di grano

disegno, la zappa
Alla nonna di Viola era scappata via la zappa

Quando uno dopo l'altro si buttarono i semi nella terra
Mi ricordo che il campo era piccolo

le girandole
le girandole che avevamo messo sui paletti

disegno, le spighe
Le spighe erano belle e grandi e le girandole giravano

Quando andavamo fuori tutti i giorni per vedere come crescevano
Quando si andava a discutere nel cerchio

 

Perché la bellezza porta sempre fuori e oltre e anche perché lo spazio del giardino non era più sufficiente ad accogliere tutto quel seme, abbiamo concordato con la fattoria di Pagnana, che è vicina a Rignano, l’utilizzo di un bel pezzo di terra per coltivare il nostro grano.

disegno, la fattoria di Pagnana

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