Il paese dei tondi e dei quadrati

 

Era una bellissima giornata di settembre e come ogni mattina all’alba, uscii in  mare con la mia barca.
Navigai a lungo finché mi accorsi di essermi perso.
Remai, remai molto e ad un certo punto notai che mi trovavo in un mare prima mai visto: era quadrettato e da quel mare improvvisamente uscì un paese tutto quadrato: le case, gli uomini, i fiori, gli alberi, i cespugli, l’erba, il sole, la luna e tutte le altre cose erano quadrate.
Essendo molto curioso, mi diressi verso il paese, legai con una corda la barca ad un palo quadrato e scesi  ad esplorare il villaggio.
Ad un tratto sentii muovere un cespuglio quadrato e dalla gran paura mi nascosi dietro una panchina.
Da dietro il cespuglio sbucò fuori un bambino quadrato:

bambino1 “mamma, mamma, aiuto!!!!”
bambino2 “papà, papà, vieni qui!!!!!”
mamma “Che c’è da strillare? Cos’è successo?”
bambino1 “ Ho perso il mio cane”
babbo ” Dov’è andato?”
bambini “Di là!" (e indicano la panchina)
Babbo    “E tu chi sei?”
Pescatore “Sono un pescatore e mi chiamo Cosimo”
Babbo  ” E come sei finito fin qua?”
Pescatore ” Ero in barca, stavo navigando, una tempesta mi ha travolto e sono naufragato”
Mamma “Certo che sei un po’ stranino: sei tutto liscio, pieno di curve, sembri un tondo”
Pescatore “Si, io sono un tondo, però anche voi siete un po’ tanto strani. Siete pieni di spigoli, di punte, sembrati tanti quadrati.”
Mamma ” Hai fame? Sete? Se vuoi puoi venire a casa nostra!”
Pescatore “Si grazie, ho fame e sete. Ma dopo vorrei tornare nel mio paese, a casa mia e non so come fare perché la mia barca è rotta.”
Babbo  “ Non ti preoccupare, ti aiuteremo noi ad aggiustarla, ma tu puoi aiutarci a cercare il cane?”
Pescatore “Si, andiamo.”

Dopo aver comprato toast e patate, ovviamente quadrati, misi tutto sopra la mia barca e ripartii.
Tornato a casa, raccontai a tutti  che esisteva il paese quadrato.
Tutti presero le barche e li condussi al paese quadrato.
Quando arrivammo, tutti gli abitanti quadrati erano stupiti, come lo erano i miei compagni di loro.
Gli uomini quadrati erano pieni di spigoli, avevano un modo di camminare molto buffo, gli occhi erano quadrati, avevano il contorno quadrato e il dentro era un quadratino.
I quadrati e i tondi, dopo essersi guardati e essersi detti che erano strani, si conobbero e,  dopo essersi fatti amici, ogni famiglia quadrata prese una famiglia tonda, perché gli abitanti tondi non volevano ritornare nel loro paese.
Il giorno dopo gli abitanti tondi e quelli quadrati si accorsero che in un solo paese non entravano. Così decisero di andare a spostare il paese tondo e di appiccicarlo al paese quadrato.
Purtroppo lo spostamento non fu indolore:case, palazzi, alberi erano tutti crollati, un vero disastro!!!
Tutti gli abitanti quadrati aiutarono i tondi a ricostruire il loro paese. 

Dopo un mese di lavoro il paese tondo era diventato bellissimo e tutti, tondi e quadrati, decisero di lasciare per sempre i paese attaccati tra loro.