Il laboratorio teatrale

 
Per realizzare il laboratorio teatrale gli alunni sono stati divisi in due gruppi, uno seguito dalle insegnanti di classe e l'altro dall'operatrice esterna. Entrambi i gruppi hanno lavorato con le tecniche dell'improvvisazione teatrale, sperimentandosi in tanti giochi i cui obiettivi sono stati quelli di acquisire una maggior consapevolezza del proprio corpo, della propria voce, di sé nello spazio fisico e in relazione agli altri.

i bambini si muovono sulla zattera

Elemento base di tutte le attività è stata la "zattera", uno spazio ben delimitato all'interno del quale il gruppo si muove. Come sopra una vera zattera,  i bambini camminano e fanno i vari giochi tenendo sempre presente la propria e l'altrui posizione, senza accalcarsi e controllando lo spazio occupato e quello libero, badando bene a distribuirsi sulla zattera per equilibrare il peso ed evitare il ribaltamento dell'imbarcazione.
Il gioco delle andature
Spostandosi nella zattera ognuno sperimenta varie andature; immagina di compiere un'azione da lui scelta: portare un peso, raccogliere un oggetto, mettere un chiodo nel muro, cercare qualcosa, ripararsi da un pericolo improvviso...

le andature

la passeggiata

La passeggiata del cieco
Si gioca a coppie. Uno dei due bambini chiude gli occhi e viene accolto dal compagno che lo guida nello spazio evitando che vada a sbattere contro i vari ostacoli. E' importante riuscire a fidarsi di chi conduce per poter apprezzare la passeggiata rilassandosi, mentre il compagno fa del suo meglio per prendersi cura dell'altro.
Le macchine
In piccoli gruppi i bambini costruiscono macchine per catturare le farfalle, o per dipingere i sogni, oppure per imbottigliare il mare o ancora, per trasformare delle belve feroci in docili agnellini. Ogni bambino è un ingranaggio che produce un movimento e un suono. Uno alla volta compongono l'intera macchina, si incastrano fra loro come veri ingranaggi stando attenti a non sovrapporsi né nel movimento né nel suono e mantenendo insieme un ritmo collettivo.

gli ingranaggi di una macchina

mimo collettivo

I giganti
Come giganti, schierati su due file simmetriche  spostano un immaginario e pesantissimo masso aiutandosi con un ritmato "ooisssaa".
Il gioco delle emozioni
Creata una situazione, viene drammatizzata più volte variando sempre lo stato d'animo dei personaggi.

disperazione
la disperazione di due genitori

stupore
lo stupore di un figlio e la soddisfazione dei genitori

La mischia
Un gioco per trovare forza e senso di appartenenza al gruppo. In cerchio, uniti con le braccia sulle spalle del vicino, si grida una frase scandendo le singole parole, possibilmente formate da una sola sillaba.
Il gruppo trova la sua unità nel completamento dell’intera frase che avviene scandendo una sillaba alla volta e accompagnandosi ad un ritmo di movimenti

La nostra frase è:
ora
ora si
ora si sa
ora si sa che
ora si sa che uniti
ora si sa che uniti bene
ora si sa che uniti bene si
ora si sa che uniti bene si sta!

la mischia

Dopo aver fatto tanti giochi, immaginato e sperimentato situazioni diverse, un gruppo ha animato "I viaggi di Cosimo", la storia costruita in classe, l'altro "La medicina di Tino", proposta dall'operatrice esterna.

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