L'evoluzione del bambino e del pianeta Gli anfibi |
Anche oggi il professor Darvìn è tornato a proporci i suoi esperimenti. |
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Trecentosessanta milioni di anni fa sulla terra la vita esce dall'acqua. |
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Sulla terra arrivano gli anfibi | |||||||||
La nostra nascita è come uscire dall'acqua |
Quando il bambino nasce si deve misurare con la forza di gravità | ||||||||
nell'acqua della
pancia il bambino può fare le capriole, |
dopo che siamo nati si taglia il cordone ombelicale, |
è quello che ci dà il cibo e l'ossigeno mentre siamo nell'acqua della pancia |
a me si era attorcigliato il cordone al collo e allora sono nato da un taglio alla pancia della mamma |
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Facciamo delle prove con la forza di gravità |
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solleviamo = resistere alla
forza di gravità
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prima le braccia, poi le gambe, la testa, le spalle, il bacino e poi tutto il corpo |
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Ogni anno noi
festeggiamo il nostro compleanno, il nostro arrivo sulla terra, è un momento
molto importante. |
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Uscendo dalla pancia i bambini devono spingere | ma il neonato come fa a spingere ce li ha i muscoli? | sì, quando è nella pancia tira calci forti | |||||||
Facciamo delle prove di spinta al muro, con tutte le parti del corpo |
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e infine proviamo a spingerci a vicenda. | ||||||||
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A casa intervistiamo i genitori
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La mia mamma durante gli ultimi giorni della gravidanza era andata in ospedale a fare i normali controlli, quando le hanno detto che il liquido dove nuotavo io nel pancione era molto diminuito. Allora hanno deciso che dovevo nascere e le hanno messo una flebo per farle venire le contrazioni del parto. Sono iniziati i dolori sempre più forti e verso le otto di sera sono nata io. |
All’ospedale si erano riuniti tanti parenti, i nonni e quando siamo usciti dalla stanza sono stati tutti felicissimi di vedermi. |
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La mia nascita è stata molto veloce e speciale per il mio babbo che era presente. |
Il babbo aiutava la mamma a prendere i tempi su un foglietto di carta che conservano ancora, quando i dolori diventarono più frequenti decisero di andare in ospedale. Il viaggio fu lunghissimo perché alla mamma dava noia la macchina e ogni tanto dovevano fermarsi. Il babbo è stato il primo a prendermi e ha cominciato a piangere dalla felicità. La mamma dice che il momento più bello della sua vita è stato quella notte quando io, lei e il babbo eravamo abbracciati sul lettone della sala parto. |
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Io sono nata di lunedì alle 10,03. La mia nascita era un po’ difficile perché io non volevo uscire! Quando mi hanno messo nelle sue braccia la mamma si ricorda un cesto di capelli neri e grandi occhi scuri che la guardavano. Era molto felice anzi felicissima di finalmente abbracciare la sua bimba, che tutto era andato bene e che potevamo finalmente parlare faccia a faccia. Infatti quando erano andati via tutti, nelle ore piccole del mattino io e la mamma ci guardavamo una all’altra negli occhi per conoscerci meglio. |
Mi hanno lavato e pulito e mi hanno fatto vedere ai miei genitori. Ero brutto, grinzoso e rosso, sembravo un ranocchio. Adesso però sono diventato bello! |
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La prima cosa che le è rimasta impressa è che io ho stretto il dito della mia mamma con la mia manina piccola. |
Quando sono nato la mia mamma stava piantando la rucola nell’orto. Ad un certo punto ha sentito un forte dolore. Papi l’ha subito accompagnata all’ospedale e alle 4,30 della mattina sono nato. |
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La mia mamma mi ha detto che la mia nascita è stata così: appena il parto è finito e sono nata io mi hanno subito presa e messa in un lavandino a lavarmi, mi hanno avvolta in un asciugamano e messa vicino vicino alla mamma in una specie di barella dove abbiamo dormito un’ora, poi mi hanno messa al seno della mamma e lì ho ciucciato molto latte. Sono arrivati i miei parenti e insieme alla mia mamma si sono messi a piangere dall’emozione, dopo mi hanno portato insieme agli altri bambini nati. |
La mia mamma aveva dei dolori forti e era felice di aspettarmi, insieme c’era anche il babbo che le teneva la mano. Il mio babbo era tanto felice, quando sono nato mi ha tenuto subito in braccio e poi mi ha portato dalla mamma, lei piangeva perché era tanto felice.
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Io sono nata il 20 luglio del 2000, non dopo nove mesi come succede di solito ma all’ottavo mese di gravidanza. Alla mamma hanno fatto il taglio cesareo. Mentre la portavano in sala parto anche se era luglio, fuori c’era un temporale fortissimo, il cielo era nero nero e la mamma era un po’ preoccupata. Mi ha vista solo un minuto perché mi hanno dovuto mettere nell’incubatrice. |
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I miei genitori
stavano andando a portare mia sorella ad un compleanno, la pancia della
mamma ha fatto un movimento strano, le si erano rotte le acque e sono
arrivati i dolori forti forti. Sono tornati a casa, hanno preso la roba mia
e della mamma e sono andati all’ospedale. Lì invece di prendere le scale
hanno preso l’ascensore, hanno sbagliato a pigiare il pulsante e sono
arrivati al quinto piano, sono tornati al secondo piano e finalmente sono
entrati. Una dottoressa ha visitato la mamma e le ha detto: “Via di corsa in
sala parto, si vede già la testa!” Dopo quaranta minuti sono nata io. Impressione del babbo: è stata una cosa bella, unica, intensa e meravigliosa. Impressione della mamma: è stata una cosa bella perché in tutto il periodo di gravidanza ho sentito in pancia qualcosa che si muoveva e in poco tempo la ritrovi fra le braccia ed è una sensazione meravigliosa. |
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