Il 17 maggio
abbiamo incontrato Claudio Imprudente. Claudio è disabile: non si
muove e non parla, comunica
scrivendo con gli occhi, indicando le lettere su una lavagna
trasparente. Una persona gli siede davanti e parla per lui. Ecco i
nostri pensieri dopo l’incontro con Claudio. |
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Claudio quando rideva
comunicava gioia, allegria, e, nonostante abbia dei problemi, è
molto intelligente perché si considera una persona normale.
La prima volta che l’ho visto mi ha fatto impressione, ma poi mi è
passato perché mi sono divertita.
Questo giorno mi è piaciuto molto perché ho incontrato un uomo che,
anche se ha dei problemi insuperabili, è lo stesso gioioso. Mi ha
colpito il modo di esprimersi attraverso la lavagnetta trasparente.
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Ho pensato che
Claudio, che non sa parlare né camminare, può essere felice quanto
noi.
Quando ho visto Claudio, mi ha fatto un po’ impressione, però dopo
ha cominciato a ridere di gioia. Il momento che mi ha stupito di più
era quando cercava di comunicare felicità, gioia e allegria e, anche
avendo tanti problemi, lui non ci pensa perché è felice.
Ho capito che non bisogna piangere quando si
vuole qualcosa e non ce lo comprano: dobbiamo pensare alle persone
che sono in difficoltà e a quanto siamo fortunati noi.
Secondo me il momento più significativo è stato quando ci ha
spiegato che per vivere ha bisogno solo di due persone in più di
quante ne servono a noi. |
Claudio mi ha trasmesso gioia
per non essere triste per i suoi problemi e mi ha colpito per la sua
intelligenza.
Mi ha colpito il braccio legato alla sedia a rotelle, poi ci ha
spiegato che gli piace stare così.
Mi ha colpito la sua bocca grande, mi ha fatto provare felicità,
allegria. |
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Quando l’ho visto
non pensavo che fosse così in gamba e intelligente. Quando ha detto
che con Flavia ci sta bene, ho capito che anche lui prova dei
sentimenti per gli altri.
La prima volta che ho visto Claudio mi è sembrato una persona che
non poteva pensare e dire cose sensate, invece si è rivelato una
persona in gamba.
Claudio, pur avendo dei problemi fisici, è
un uomo intelligente e comunica gioia e felicità. E’ stato
divertente quando ha detto che tifava per il Milan, io credevo che
non guardasse lo sport.
Quando ho visto come lui era, mi ha colpito
immediatamente al cuore, questa cosa. |
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L’incontro con Claudio mi ha comunicato gioia, allegria, simpatia e
divertimento. Appena l’ho visto mi ha fatto un po’ impressione, ma
dopo ho capito che è simpatico. Io mi sono divertito e credo anche i
miei compagni.
All’inizio pensavo che fosse prigioniero del suo handicap, ma
comunicando con lui ho capito che riesce ad essere felice nonostante
tutto.
La cosa che mi è piaciuta di più è che lui
comunicava con noi e ci trasmetteva gioia.
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Io mi sono
impressionata quando emetteva un urlo per ridere perché pensavo che
stesse male, invece era contento, allora ho riso anch’io.
Quando ho visto Claudio, mi ha fatto impressione che lui riusciva a
sentirci, mentre io credevo che fosse sordo.
Ero triste nel vederlo in quella sedia a
rotelle, però mi è piaciuto quando Claudio ha chiamato i tifosi
fiorentini e juventini e gli ha fatto dire”Forza Milan”, perché
Claudio è milanista.
La cosa che mi ha colpito di più di Claudio
è che, nonostante i suoi problemi, ha trovato la forza di andare
avanti.
Siamo stati due ore con lui e non me ne sono accorto, perché era
simpatico. |
Mi è piaciuto quando ci ha fatto capire cosa
vuol dire la parola handicap.
Di Claudio mi ha colpito il modo in cui lui parlava, con la
lavagnetta trasparente.
Claudio è stato divertente.
Di lui mi ha colpito il suo non parlare e il suo non poter
camminare.
Ha raccontato che dicono sempre: “Bravo che spingi Claudio”, ma chi
è sulla carrozzina può sentirsi escluso.
Mi ha fatto tenerezza.
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Incontrando
Claudio, all’inizio, ho provato un po’ di timore, poi, standoci
insieme, mi sono divertita molto e non volevo più andare via.
Quello che mi ha colpito è che Claudio, pur
essendo handicappato, ha parlato dell’argomento lui stesso e questo
mi ha incuriosito. Gli abbiamo allora fatto delle domande personali
e lui non se l’è presa e mi ha fatto molta tenerezza.
Claudio mi ha divertito perché a leggere la
lavagnetta voleva Flavia invece di Roberto.
E’ stato un incontro significativo e mi ha
fatto riflettere che per vivere bene bisogna rispettarci l’uno con
l’altro e che bisogna fare qualche sacrificio per aiutare che ha
bisogno. |
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