C’era una volta un orco di nome Ruggero che aveva il naso a patata, bitorzoluto, era grasso, puzzolente, con le orecchie a sventola, i denti gialli e cariati.

Di lavoro Ruggero faceva il gelataio. Un bel giorno Ruggero si addormentò mentre preparava un cono gelato.

Mentre lui russava il cono magico diventava grande, ancora più grande, sempre più grande.

Quando si svegliò l’orco vide una montagna di cono gelato e si preoccupò tantissimo perché il proprietario davanti a tanto spreco lo avrebbe licenziato.

Ruggero, terrorizzato, andò sulla terra e scavò una buca gigantesca per nascondere il suo cono, ma usciva comunque una montagna che colava gelato alla fragola.

L’orco soffiò e soffiò e diventò roccia e il gelato sprofondò sotto terra dai draghi golosi che leccarono tutto il gelato che c’era.

Visto che avevano la lingua infuocata, trasformarono il gelato in lava che uscì fuori e da qui nacque il primo vulcano con il gelato infuocato che eruttò.

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