In un bosco c’era un piccolo
paese. Non era un paese come tanti altri ma era un paese
speciale: le case erano funghi, con i cappelli rossi a pallini
bianchi oppure marroni. |
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In una di queste case viveva la
famiglia Barbottini. Era una famiglia di gnomi. I due figli si
chiamavano Diego e Sofia. Sofia era vestita con una gonna larga
e rosa. Le piaceva portare sempre una camicetta gialla adornata
da nastri luccicanti. I suoi capelli erano raccolti in due
trecce.
Diego indossava un maglione verde e un paio di pantaloni corti e
celesti. Tutti e due portavano un cappello a punta. |
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Vicino alla loro casetta c’era un
bellissimo orto che il babbo gnomo coltivava con molta cura. Ci
si trovava di tutto: porri, broccoli, cavoli verza, cavoli
cappuccio, carciofi, carote e così via. |
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Ogni anno nel villaggio veniva
fatta una grande festa: “La festa degli ortaggi”. Così un giorno
la mamma chiamò Diego e Sofia e disse:
- Ragazzi, andate a prendere nell’orto la zucca più grande. Devo
cucinare per la festa!
Diego e Sofia si incamminarono verso l’orto, ma appena
arrivarono:
- Dove sono le zucche?!
- L’orto è tutto pieno di buche! – esclamarono. |
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L’orto, infatti, era tutto
rovinato. I due ragazzi osservarono quello che era successo e
videro nel terreno delle impronte e delle gallerie. |
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- Chi sarà stato a distruggere il
nostro orto?
I due gnometti corsero dalla loro mamma. Insieme tornarono
nell’orto ma… meraviglia delle meraviglie! Era tutto in ordine:
ogni verdura era al suo posto. |
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La mamma arrabbiatissima disse:
-Non è il momento di scherzare! Ho tante cose da fare! Andate
subito in camera vostra!
Diego e Sofia stupiti andarono nella loro camera.
- Cosa sarà successo? Eppure prima le verdure erano scomparse!
Che strana magia è questa!- pensarono i due ragazzi.
Non convinti, decisero di aspettare la notte e di fuggire dalla
finestra per andare di nascosto nell’orto per vedere che cosa
accadeva. Quando scese la notte Sofia e Diego legarono le
lenzuola dei loro letti, le calarono giù dalla finestra e
scesero. |
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Corsero verso l’orto e si
nascosero dietro un cespuglio.
La luna illuminava l’orto e tutta la campagna. All’improvviso
sentirono un fruscio e videro sbucare dal bosco uno, due, tre
topi lavoratori che entrarono nell’orto a rubare le verdure. I
due gnometti pensarono di seguirli per vedere dove portavano le
verdure. |
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Arrivarono in una grotta dove
viveva un mago ed entrarono silenziosamente. La grotta era tutta
buia, ma le sue pareti erano ricoperte da cristalli e pietre
preziose e luminose. Seguirono la luce delle pietre ed
arrivarono davanti ad una porta. |
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Guardarono dentro il buco della
serratura e videro bottiglie di tanti colori. In mezzo a loro
c’era il mago Orium. Era il mago della foresta che tutti
conoscevano per le sue pozioni. Era vestito con una tunica lunga
e verde; portava un cappello a punta pieno di stelle dorate. I
topini lavoratori entrarono da un piccolo buco della parete.
Avevano tutte le verdure prese nell’orto. Il mago Orium si
arrabbiò molto con loro e gli ordinò di riportare subito le
verdure al loro posto. |
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Ad un tratto però si sentì un
rumore: la porta si aprì improvvisamente e Diego e Sofia
rotolarono nella stanza. |
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Il mago con la sua voce possente
urlò:
- Che ci fate voi qui?
- Ci scusi signor mago,ma noi volevamo sapere come mai le
verdure appaiono e scompaiono dal nostro orto.
- I topi lavoratori - spiegò il mago - sono i miei aiutanti.
Dovete sapere che io sto partecipando, insieme ad altri maghi,
alla gara delle “Minestre magiche”: chi fa la ricetta più
gustosa vincerà. Per questo mi occorrono tante verdure e quelle
del vostro orto sono le più buone, ma io non volevo che le
rubassero.
Per questo quando le portavano io gli rimproveravo e loro
riportavano tutto al loro posto e questo è successo anche
adesso. La gara è domattina e io ancora non sono riuscito ad
inventare la magica minestra!
I due gnometti vedendo il mago disperato decisero di aiutarlo
dividendo con lui le loro verdure. Presero le zucche, gli
zucchini, i carciofi, i porri e i cavoli, mischiarono tutto
insieme e ottennero una minestra saporita e nutriente. |
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Orium, per ringraziarli, gli donò
il seme di una zucca molto particolare. Diego e Sofia tornarono
a casa e sotterrarono il seme. La mattina quando si svegliarono
videro una zucca gigante che la loro mamma cucinò per la festa.
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La zucca era così grande che alla
festa vennero invitati tutti gli abitanti del bosco e i
festeggiamenti durarono giorni e giorni. |
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