Quest'anno, il primo
giorno di scuola, siamo entrati di nuovo nelle nostre vecchie
classi, stessi banchi, stessi compagni, solo uno nuovo, stesse
maestre, niente sembrava essere cambiato dopo le vacanze. |
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Dopo aver conversato un po' le maestre ci hanno proposto di
raccontare quando, durante le nostre vacanze estive, abbiamo
pensato alla scuola. |
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Un
caldissimo giorno d’estate ero sotto l’ombrellone e stavo
leggendo una rivista estiva, quando di punto in bianco ho
voltato pagina e… mi è apparsa la fotografia di una scuola, da
lì ho cominciato a sentire un forte mal di testa, toccandomi la
fronte ho capito che ero sudato fradicio.
Mi serviva qualcosa per rinfrescarmi e ho pensato che non c’era
niente di meglio che un bel bagno nell’acqua frescolina del Mar
Adriatico.
Quel giorno al ristorante non ho mangiato niente perché mi si
era chiuso lo stomaco al pensiero che poi quelle vacanze
sarebbero finite e che la scuola stava per ricominciare, ogni
giorno ci aspettavano duri lavori!
Ma da una parte ero contento perché potevo rivedere tutti i miei
amici.
Durante la notte stavo scalciando perché avevo sognato che il
giorno dopo si tornava a scuola, ma poi mi sono svegliato,
lavato, ho fatto colazione e sono andato al mare. |
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Io ho pensato alla scuola qualche giorno fa
mentre ero in salotto a giocare. Mi domandavo se era cambiato
qualcosa alla classe o se c’era qualche bambino nuovo, insomma
mi sono venuti in mente tanti dubbi. Pensavo anche a tutte le
cose divertenti e a tutti i lavoretti fatti. Poi sono andata
dalla mamma, abbiamo discusso sui miei dubbi e lei mi ha detto
che era bellissimo se c’era qualcuno nuovo perché si potevano
fare nuove amicizie e che dei cambiamenti non importava.
Sono tornata in salotto e mi sono rimessa a pensare: ho
ripensato alle maestre e avevo voglia di rivederle, pensavo
anche alla quinta che è più dura, ma si imparano più cose.
Infine ho pensato alle medie, ma ho smesso subito perché
rabbrividivo già. |
Ero sotto l’ombrellone nel mese di luglio, non
riuscivo a togliermi il pensiero della scuola.
Pensavo al primo giorno di scuola della classe quinta, l’atrio
della scuola era pieno di gente, c’era una confusione
grandissima.
L’angoscia di tornare a scuola mi aggrediva, però il pensiero
che avrei rivisto i miei amici e che avevo quasi finito i
compiti, entrambi mi rasserenarono.
Questa note ho sognato che avevo lasciato tutto, zaino e
contenuto, a casa. Così questa mattina, appena alzato, sono
andato a controllare e ho portato tutto a scuola, per il primo
giorno di scuola.
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Durante le vacanze ho pensato il giusto alla scuola, cioè
all’inizio non ci ho pensato molto perché ero contento di
iniziare le vacanze; però passati due mesi mi stavo annoiando a
morte, finchè non siamo andati a Barcellona una città senza
scrupoli, che non inquina l’ambiente, gli spagnoli erano
alquanto gentiluomini, cioè erano molto carini con i turisti,
anche se non gli chiedevi nulla ti davano le indicazioni che
volevi, anche se non si capiva sempre bene siamo riusciti ad
orientarci.
Insomma non ho pensato molto alla scuola! |
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Una volta in Francia, il posto delle mie vacanze,
mentre ero in piscina, per un attimo, ho pensato alla scuola.
Ho pensato che tra poco sarei andata in quinta elementare e dopo
alle medie!
Provai un po’ di paura al pensiero di fare questo passo ma anche
un po’ di felicità perché finalmente avrei rivisto i miei
compagni e le maestre.
La notte sognai il mio primo giorno di scuola: entravo in classe
e niente era cambiato di un centimetro e lì c’erano tutti i miei
compagni seduti con le maestre e io ero molto felice.
La mattina dopo mi svegliai e per rinfrescarmi le idee mi tuffai
in piscina.
Ero molto contenta di ritornare a scuola.
Dopo andai a giocare con mia sorella e mi tranquillizzai del
tutto.
A settembre ripensai alle lezioni delle maestre, che avremmo
studiato il corpo umano e a tutte le materie che mi piacciono.
Andai a letto serenamente. |
Durante l’estate io ho pensato molte volte alla
scuola, soprattutto mi assillava il pensiero di riuscire a
finire i compiti, ma soprattutto se sarebbero stati contenti i
miei amici di rivedermi.
Il pensiero che più mi avvolgeva era se in quinta sarei stato
bravo, se sarei passato o di aver perso qual poco di cervello
che mi rimaneva.
In vacanza mi sono divertito molto però, varie volte
naturalmente, mi è venuto in mente tutto il tempo che abbiamo
passato insieme, io, i miei compagni e anche le maestre. Quanti
giochi abbiamo fatto insieme e anche quando nel momento del
bisogno gli amici e le maestre c’erano.
Quest’anno per me l’estate è passata veloce però sono contento
di ritornare a scuola. |
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Durante le vacanze ho pensato diverse volte alla scuola;
all’inizio ero contento perché dopo nove mesi di attività ero un
po’ stanco e non vedevo l’ora che la pausa cominciasse; però
dopo un mese e mezzo circa ho cominciato a sentire un po’ di
nostalgia degli amici, quindi quando sono tornato dal mare ogni
tanto chiamavo qualche bambino. Addirittura con Alessio un
mattino siamo partiti per Pisa e ci siamo stati fino alle tre
del pomeriggio e quando siamo tornati lui mi ha invitato per
cena.
In momenti vari pensavo anche a cosa poteva succedere in quinta
e il prossimo anno alle medie. Infine quando facevo i compiti
ripensavo all’anno scorso, un anno faticoso ma bello e spero che
anche quest’anno sia così. |
Durante l’estate, a volte, mi è capitato
di pensare alla scuola.
Mi sono chiesta molte cose sul nuovo anno che avrei
dovuto passare e su tutte le cose nuove che avremmo
fatto.
Ero anche contenta di ricominciare a studiare storia,
scienze ed imparare il corpo umano.
In quei giorni mi sentivo a volte felice mentre altre
meno. |
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L’idea di tornare a scuola e di rivedere
i miei compagni, le maestre, il nuovo bambino e fare
amicizia con lui mi rendevano felice.
Questi pensieri erano sempre nella mia mente rendendomi
felice del ritorno a scuola. |
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