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Il gigante dell’inverno
A Malaga, sopra le nuvole, viveva un
gigante di nome Inverno, tutte le volte che era inverno, lui
lanciava la neve, faceva grandinare e faceva piovere lanciando
acqua.
Un giorno un signore era stufo che
tutti gli inverni nevicasse, allora prese un forcone magico che
gli aveva dato in prestito Nettuno e provò a lanciarlo in aria,
colpì soltanto un piccione, allora riprovò e colpì un pezzo di neve
lo trapassò, prese lo stesso piccione che stava cadendo.
Ad un certo punto vide una grossa
faccia spaventata che si affacciava attraverso una nuvola e l’uomo
credette che fosse un gigante ma poi ci ripensò e disse fra sé e sé:
“No no noooooooo! Mi sono di nuovo ringrullito! I giganti non
esistono! Ora chiamo la polizia !”
Allora il gigante Inverno per non
farsi beccare dalla polizia saltò giù dalla nuvola, prese l’uomo e
scappò e così ora ci sono storie sui giganti.
Federico e Kevin
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La foto famosa
C‘era una volta un paese che era
stato sommerso dalla neve, sicchè diventò tutto bianco.
Un giorno al paese venne un'idea, prepararono un riparo dalla neve e
dall’acqua.
Però anche questo sforzo andò male perchè alcuni abitanti si
arrabbiarono molto.
Dopo poco riattaccò l’ondata ghiacciata, alcune persone morirono per
colpa della glaciazione accaduta lì.
Invece altri abitanti si salvarono dalla glaciazione perchè
scapparono molto lontano dal paese.
Sicché ecco perché questa foto è famosa.
Alberto, Edoardo
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La luna e il buio
Una notte buia in cielo c’erano la
luna il buio e un piccolo spazio di luce di nome Lucio.
Mentre Lucio e la luna parlavano il buio avvolgeva il cielo
stellato, Lucio e la luna decisero di sforzarsi di fare più luce per
distruggere il buio.
Così vinsero la battaglia e fecero il buio loro schiavo. La notte lo
tenevano sveglio per sorvegliare metà mondo; dopo tante notti il
buio fuggì da Lucio e dalla Luna.
Dopo due notti Lucio e la luna ritrovarono il buio, il buio e la
luna fecero un patto: che il buio sarebbe stato più buono.
La luna fece pace con il buio e la Luna lo lasciò libero.
Emanuele e Lapo
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Lucio e l’amica Lucia
C’erano una volta Lucio la stella e
Lucia la luna.
Un giorno si incontrarono in una nuvola nera e si presentarono.
Giocarono a nascondino tra le nuvole nere, Lucio disse alla luna:
“Inizi a contare tu fino a 20.”
La luna andò a cercare Lucio, andò a cercarlo tra le nuvole nere e
alla fine lo trovò.
Dopo andarono a fare merenda, si mangiarono tre panini per uno e tre
succhi di frutta. Il giorno dopo si sentirono male e stettero a
letto per un giorno intero.
Il giorno dopo Lucio si alzò alle una del pomeriggio. La luna si
alzò alle dieci di sera, che Lucio era già andato a letto. Così non
poterono giocare a nascondino.
Andrea e Raoul
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Il tramonto
Tanto tempo fa in un piccolo paese
vicino al mare in dieci anni non c’era mai stato il tramonto.
Pregavano e pregavano gli abitanti, pregavano perché lo volevano
vedere, ma niente da fare.
Un giorno gli abitanti del paese dissero:
“Basta, vogliamo vedere il tramonto! E’ da dieci anni che preghiamo
di vedere il tramonto”.
Ma una signorina con il suo marito li calmarono e dissero:
“Dai se volete vedere il tramonto dovrete avere pazienza, aspettate
ancora un anno.”
Allora aspettarono finchè una sera di agosto videro finalmente il
tramonto perché pregarono tanto.
Questo spettacolo non lo dimenticarono mai .
Così gli abitanti finalmente videro il tramonto.
Assmaa
Il mare del paradiso
Il mare tranquillo scorreva, c’era un
bel sole e delle nuvole e c’era una pianta senza foglie. Il sole
stava tramontando e sul mare c’era una luce del sole, strisciava sul
mare, insomma era veramente un bel tempo. Poi il mare si agitò e
provocò un’onda che ha distrutto il mondo.
Blerim, Mattia |
Il signor sole
C’era una volta nello splendido cielo
un signore di nome Sole, che tutte le mattine si doveva alzare
all’alba e salire in cielo.
Viveva insieme alla splendida luna di nome Bianca (la sua
fidanzata.)
Un bel giorno Sole e Bianca andarono a fare una passeggiata in riva
alle nuvole, era una splendida giornata, da lassù si vedevano tanti
alberi con dentro alcuni nidi di uccellini che cinguettavano.
Bianca chiese a sole:
“Hai portato il cibo per il pranzo?”
E lui le rispose:
“Si! E’ lì dentro.”
Era mezzogiorno quindi Sole e Bianca pranzarono.
Sole chiese:
“Cosa facciamo oggi pomeriggio?”
E Bianca rispose:
“Non lo so, ci penseremo più tardi!”
Tornarono a casa e Bianca disse:
“Chiamiamo i miei parenti ?”
E Sole rispose:
“OK !”
Appena arrivarono i parenti di Bianca, Bianca e Sole chiesero se
volevano rimanere a vivere con loro.
Loro dissero che andava bene e vissero felici e contenti.
Martina |
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Il fiume in mezzo agli alberi
C’era una volta un fiume chiamato “Il fiume in mezzo agli alberi”.
Un pomeriggio di sole, una volpe andò a bere.
La vide il proprietario del fiume e le disse che non poteva bere,
sicchè la volpe arrabbiata se ne andò.
La volpe, camminando nel bosco molto affamata, trovò un pezzo di
bistecca e, tutta contenta, se la prese e se la pappò.
La volpe, tutta contenta e ben sazia, tornò nella sua tana e dai
suoi cuccioli,
si mise a fare un bel pisolino.
L’uomo, cioè il proprietario del fiume, si mise a spiare nella
grotta della volpe.
La volpe disse all’uomo che non poteva stare nella loro grotta.
L’uomo però le spiegò tutto.
Così la volpe dispiaciuta chiese all’uomo se voleva essere suo
amico, l’uomo accettò dicendo di sì. E vissero amici per sempre.
Senza litigi e brutti scherzi.
Noemi P. e Noemi B.
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Gli animali incantati e la foresta
nevicante
C’era una volta un gufo di nome Max, il lupo Rex, la lepre Sara,
l’orso Bubi, la volpe Bella.
Un giorno Bubi chiamò Max, per dirgli: "Vuoi venire a casa mia?"
Max ci pensò su e disse : "Sì, va bene."
Bubi prese Max per mano e lo portò a casa sua. Ma appena arrivarono
sentirono delle risate e Max e Bubi si impaurirono, ma poi videro
Bella, Sara e Rex, Bubi disse: "Ma che scherzi sono questi?"
Intanto Max volava verso casa, Bubi affondò sul tappeto come se
fosse un pupazzo. I suoi amici, vedendo Bubi così triste andarono
alla casa del gufo Max dicendogli: "Ritorni a casa di Bubi per
favore?"
Il gufo disse di no, Bella, Sara e Rex si guardarono e ritornarono a
casa tristi.
Ma appena Max si girò e vide i suoi amici tristi voloò da loro
dicendogli: "Verrò a casa di Bubi."
Bella, Sara e Rex iniziarono a ridere, contemporaneamente portarono
Max a casa di Bubi .
Appena arrivarono Bubi saltò in piedi e invitò tutti a mangiare un
buon miele.
Valentina, Chiara A.
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La grande nevicata
Tanto tempo fa in una piccola casina in mezzo al bosco viveva
una famiglia composta da tre bambini e due adulti. Un giorno
d’inverno i due bambini più piccoli stavano giocando in camerina, la
mamma che stava preparando da mangiare sentì bussare alla porta, lei
andò subito ad aprire, era il papà che era tornato dal lavoro. I due
bambini e la figlia più grande andarono subito ad abbracciarlo e il
papà raccontò che dove era stato c’era bel tempo. Dopo tre giorni
arrivò una nevicata, ma non di un giorno, di una settimana e mezzo!
Quando i bambini uscirono per andare a scuola stavano quasi per
affondare nella neve, nella strada ancora peggio!
Allora i bambini andarono veloci a scuola e dopo la scuola
ritornarono veloci in casa e dissero alla mamma: “Mamma! Fuori c’è
una grossa nevicata per un po’ dobbiamo rimanere a casa!”
La mamma li fece rimanere un po’ a casa e dopo una settimana di
sole, ritornarono a scuola tutti contenti perché non c’era più la
neve.
Camilla e Chiara B
La neve del bosco
Nel bosco c’era tanta neve e poi c'erano i lupi e una volpe.
La volpe e il lupo combattevano e poi ha vinto il lupo.
Marian |
Primula
C’era una volta una dea di nome Primula che viveva nel cielo.
Primula aveva lunghi capelli colore blu chiaro, aveva gli occhi neri
e un faccino tondo. Lei aveva un’amica che si chiamava Zefira.
Primula aveva tre sorelle: Arida, Cristallina e Oretta, poi c’era
lei, la più piccola.
La nostra storia inizia quando lei aveva solo sei anni.
Zefira e lei giocavano molto insieme e lei si divertiva molto,
spesso andavano nel loro nascondiglio segreto e gridavano: “ACQUA!!”
Un’onda travolse Zefira.
“TERRA!!” Delle radici avvolsero Primula.
Poi Primula si ricordò di una cosa: Arida le aveva detto di non
allontanarsi troppo, sennò si sarebbero perse.
Ma Zefira commentò: “Ma dai, cosa vuoi che ci succeda!”
Poi si allontanarono in una grotta buia, umida, vicino alle
montagne.
Quando furono dentro, una trappola le imprigionò e sentirono una
strana voce:
“Guai in vista! Andiamo a vedere!”
Le ragazze videro un calderone che fumava.
Intanto al villaggio Cristallina vedeva con la sua sfera magica
quello che stava succedendo insieme alle altre due sorelle e Arida
disse:
“Gliel’avevo detto! Ora si sono cacciate nei guai!”
Le tre sorelle veloci come la luce si avviarono verso la grotta.
Le ragazze intanto videro il più cattivo dei cattivi: si chiamava
Amarius.
Lui mise le ragazze sopra il pentolone, ma Primula lo legò con le
sue amiche radici e Zefira spense il pentolone con acqua.
Quando le sorelle arrivarono si era tutto risolto, ma mancava ancora
una cosa: abbattere Amarius, però per questo ci voleva tanta forza.
Alzando le braccia al cielo e unirono le forze racchiudendo dentro
di loro tutte le forze possibili. Facendo questo riuscirono a
sconfiggere Amarius.
Al termine della battaglia Arida (stanca morta) esclamò: “Ce
l’abbiamo fatta!”
Zefira era così contenta che canticchiò per tutta la strada di
ritorno.
A Primula venne un dubbio: “I compiti!!”
La scuola dei girasoli aveva detto di farli oggi: “E non li ho
fatti! Li farò domani.”
Tanto domani è un altro giorno...
Emma e Rebecca |
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Il coniglietto viaggiatore.
C’era una volta un coniglietto che voleva girare il mondo.
Un giorno il coniglietto partì e girò tante campagne in cerca di
fortuna, quando un giorno vide il posto dove voleva stare.
Il coniglietto voleva abitare lì perché ci stava bene e era
protetto.
Vide anche un piccolo capanno dei contadini e pensò di abitarci.
Così il coniglietto visse sempre contento.
Enrico e Tommaso.
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Il mare di Malaga
C’era una volta a Malaga un mare meraviglioso con la schiuma, onde e
case molto belle.
La fotografia è stata fotografata da sinistra. Le case di fronte
sono grandi , invece quelle vicine
sono più piccole. E’ stato fotografato anche un albero.
Fausto, Alessandro
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La piccola-grande fatina
C’era una volta una bambina di nome Ariamor che desiderava pattinare
sul ghiaccio, ma non poteva, perché nel suo posto non c’era il
ghiaccio. Un giorno arrivò una fata che tutti prendevano in giro,
perché era piccolissima. Però era bellissima, bravissima e
intelligente.
Così, con la sua meravigliosa magia, trasformò il lago in una pista
da pattinaggio di ghiaccio. Così Ariamor sì comprò i pattini,
pattinò e si divertì tanto.
D’estate si sciolse il ghiaccio, ma Ariamor sapeva che
ogni inverno sarebbe tornata la fatina e si sarebbe di nuovo
divertita.
Così la fatina diventò famosa e tutti le vollero bene.
Alexia e Giovanna |
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Il paradiso con una palla di
fuoco.
C’era una volta un uomo che morì e trovò una grande fila dove c’era
un vecchio saggio che diceva se andare all’inferno o al purgatorio.
Il vecchio saggio scelse il purgatorio.
Dopo un anno di sofferenza usci e andò in paradiso e vide una palla
di fuoco e gli dissero che era il sole.
Guido e Tiberio |
Il tempo bellissimo
Un giorno di mattina io quando mi ero
svegliata guardo la finestra, era un tempo bruttissimo. Passa il
tempo il tempo e io mi alzo per vedere la finestra, c'era un tempo
bellissimo, tutto era cambiato, c’è anche il sole e le nuvole
Ligia
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La piccola spiaggia
C’era una volta un bambino che viveva vicino a una spiaggetta
piccola piccola. Ogni giorno questo bambino andava in acqua a
nuotare, poi si era fatto notte e il bambino tornò a casa e si mise
a dormire. Si fece giorno e il bambino tornò alla spiaggetta. Questo
bambino diventò grande e quindi era impegnato con il lavoro e quindi
non tornava mai alla piccola spiaggetta. Ma una giornata di lavoro
si ricordò della piccola spiaggetta. Finito il lavoro andò subito
alla spiaggetta ma purtroppo proprio li stavano costruendo un nuovo
hotel. Lui andò al Comune e chiese se erano autorizzati a costruire
l’hotel. II Comune rispose che erano autorizzati a costruirlo, ma
lui insisteva e non poteva contestare il Comune. Dopo tre anni
l’hotel, visto che era vicino al mare, iniziò a muffare e quindi il
Comune fu costretto ad abbatterlo e il bambino, che ora era grande,
faceva i salti mortali dalla gioia e ogni giorno andava a fare il
bagno come ai vecchi tempi.
Edoardo e Ilias
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La piena dell’Arno
C’era una volta Rignano, un bel paesino popolato da dieci milioni di
abitanti .
Il loro re si chiamava Matteo primo che era buono, mentre Alessio
secondo era il re dei Pesci arancioni.
Un giorno improvvisamente arrivò una bufera di acqua.
Ci fu un alluvione, tutti erano tristi, soltanto i pesci erano
felici per l’acqua.
L’Arno si riempì finché non straripò, tutto il paese era pieno di
acqua e gli abitanti affogarono.
Ma re Alessio e re Matteo diventarono alleati e vissero felici e
contenti.
Matteo e Alessio
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Il tramonto
C’era una volta una casa in cui viveva una coppia di signori che
vivevano in pace e felici. Un giorno i due signori leticarono.
Dopo si misero a guardare fuori dalla finestra e videro il tramonto
e si rallegrarono e fecero la pace e si dissero:
“Ti voglio bene!” D’ora in poi loro guardarono sempre il tramonto
perché è sempre stato bello.
Mattia, Mattia
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Un bambino venuto
dal mare
Tanto tempo fa, due persone che stavano tranquillamente sorseggiando
una bibita fresca,
sentirono piangere qualcuno e si incuriosirono.
Videro un bambino avvolto in un mantello di alghe puzzolenti. Il
povero bambino era avvolto nelle alghe puzzolenti perché era stato
abbandonato da sua madre.
Era stato abbandonato perché i tritoni piccoli non possono stare
nell’acqua.
Venne il tramonto, il povero bambino diventò un tritone perché la
magia malefica era stata annullata dalla luce del tramonto.
Si tuffò nell’acqua e visse felice e contento nel suo mondo marino.
Viola e Eleonora |
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Susan e il suo cavallo Pat
C’era una volta una ragazza di nome Susan, a lei piaceva molto
cavalcare i cavalli.
Un giorno Susan andò in città e trovò un vecchietto che vendeva
tutti gli animali della fattoria, allora comprò un cavallo bianco,
lo chiamò Pat.
Pat aveva una criniera bellissima di colore nero, la sua coda era
color nero, era un cavallo bellissimo che cavalcava molto veloce.
Dopo due o tre giorni Susan non rivide più i suoi genitori, allora
pensò che fossero morti.
Prese il cavallo e partì cavalcando per cercare i suoi genitori.
Vicino a un bosco c’era un piccolo laghetto e lì il cavallo bevve
l’acqua, dopo Susan si rimise in viaggio cavalcando il suo cavallo
per continuare la sua ricerca.
Dopo un’oretta Susan sentì sotto di lei un rumore strano, si
affacciò e vide un cavallo nero.
Lo prese e lo portò a bere, all’improvviso un principe si affacciò
dietro un albero, e disse: “Ha visto per caso un cavallo nero?”
Susan rispose: “Si ce l'ho io, l'ho trovato nel bosco.”
Susan decise di dare al principe il proprio cavallo, cominciarono a
cavalcare i propri cavalli su un prato fiorito e con tante colline.
Ad un certo punto si fermarono davanti a collina molto alta che era
molto ripida e di sotto c’era un lago molto grande dove fecero un
bel bagno.
Susan dopo aver fatto il bagno trovò i suoi genitori e gli disse che
domani si sarebbe sposata con il principe.
Finalmente si sposarono.
Susan partorì e fece due figlie che le chiamò Irene e Sofia.
Susan e il principe si accorsero che anche i loro cavalli si erano
innamorati.
Infine la cavalla partorì e fece un puledro che lo chiamò Patty.
Irene e Sofia |
L’umano e il libro degli
incantesimi 2
Un giorno un bambino di nome Giacumus trovò un passaggio segreto.
Nel passaggio trovò un libro su cui era scritto:” Il libro degli
incantesimi”. Lo aprì e il tempo si fermò e uscì u'ondata gigantesca
di magia potentissima. Appena finì Giacumus si ritrovo vestito come
un mago: infatti sul libro c’erano scritti gli incantesimi e ne
provò uno e disse: "Cielo,
terra, mare, montagne e colline alzatevi” e fece un gesto con la
mano e gridò: ”Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah”.
Giacumus nella tasca del suo vestito da mago trovò una bacchetta
magica la agitò e caddero lampi, tuoni, tempeste, uragani,
inondazioni e terremoti.
Giacomus creò un clone e passò un po’ di tempo con lui.
Poi la terra si apri e uscì il demone Plutone, Giacomus lo sconfisse
ma si sacrifico e disse al suo clone: ”Tu sarai me e fai quello che
avrei fatto io” E morì.
Tommaso e Desirèe |
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Una mattina nebbiosa
Una mattina, una bambina di nome Athena voleva andare a cavalcare la
sua cavalla Belle.
La sua mamma e il suo babbo dissero che sarebbe andato bene, allora
Athena prese Belle le diede un po’ d’acqua, cibo e uscì con la
cavalla.
Purtroppo quando uscì vide che c’era la nebbia ma lei disse che ce
l’avrebbe fatta.
Proprio in quell’istante la sua migliorissimissimissima amica per il
cuore venne con il suo cavallo, l’amica si chiamava Desirèe.
Desirèe le consigliò di non andare a cavallo perché c’era un tempo
così nebbioso!
Sicchè invece di andare a cavallo bevvero una tazza di caffè e
fecero tante chiacchiere.
Dopo in po’ andarono a fare un bagnetto ai loro cavalli, si
divertirono molto e quando ebbero finito di lavarli e di pettinarli
erano completamente bagnate.
Si asciugarono e dopo un pochino videro che non c’era più nebbia, si
cambiarono e decisero di andare a fare una cavalcata.
Erano le 11: 55 Athena disse:
“ Dobbiamo avviarci a casa!”
Desi e Athena andarono verso la propria casa.
Athena
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