Il giorno dopo:
l'incoronazione |
La mattina, al suono della
campana i soldati con i loro vestiti da guerrieri si ritrovarono nella
piazzetta e insieme entrarono nella sala per fare colazione con latte,
tè, biscotti e allietati dai giochi del giullare Carota.
Finita la colazione, tutti si prepararono per festeggiare
l'incoronazione del re e della regina: le dame indossarono le vesti
della festa e con Orlando impararono una danza a coppie; intanto
i soldati si divisero in arcieri e guerrieri e dopo essersi vestiti
con abiti adeguati, si esercitarono per il torneo con i rispettivi
istruttori Petrone e Carota.
Finito l'addestramento, le dame e i soldati si schierarono nella
piazza davanti alla sala del trono,dove il principe aspettava la
festa. Iniziarono i festeggiamenti le dame con la danza al suono di
una dolce melodia, fatta da piccoli passi, inchini, saltelli, battute
di mani. Seguirono i guerrieri che si sfidarono in un torneo a coppie
per diventare il braccio destro del nuovo re.
La festa continuò con il torneo degli arcieri, che con le loro frecce
colpivano il cinghiale Federico, chi realizzò il punteggio più alto
diventò l'arcere fidato del re. |
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Finiti i festeggiamenti tra applausi ed inchini,
tutti si riunirono nella sala del trono dove iniziò la cerimonia
di incoronazione del nuovo re Neri e della regina Chiara, che era
stata scelta tra le dame.
Il cavaliere Orlando depose sulle loro teste la corona tra gli
applausi e la commozione di tutti i partecipanti.
"Lunga vita al re e alla regina" fu l'urlo che si sentì in tutta
la sala...
Il nuovo re, dopo un breve discorso, nominò cavalieri tutti coloro
che avevano aiutato a sconfiggere il tiranno e la perfida strega,
inoltre nominò cavaliere il giullare Carota, con queste parole:
"Nel nome di Dio, di San Giorgio, e di San Michele, ti nomino
cavaliere!" |
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Per finire il cavaliere Orlando lesse le dieci
regole che ogni cavaliere deve rispettare per essere tale: gli
occhi di molti presenti diventarono lucidi per l'emozione!!
Da quel momento, nel castello del Piagnaro a Pontremoli, tutti
vissero tranquilli e in pace grazie a un gruppo di ragazzini
armati di finte armi ma di vero coraggio... |
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gli
interpreti |
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