 |
In occasione della Giornata della Memoria noi ragazzi delle
terze, quarte e quinte abbiamo guardato il film “La vita è
bella” che è ambientato per la maggior parte nel campo di
concentramento di Auschwitz nel periodo della seconda guerra
mondiale.
I personaggi principali sono Guido (interpretato da Roberto
Benigni), sua moglie Dora, il loro figlio Giosuè e lo zio di
Guido.
Il film parla di una famiglia che neanche le leggi razziali e i
campi di sterminio riescono a separare.
Infatti Guido, suo zio e Giosuè sono di origine ebraica, ma Dora
non lo è, ma di sua volontà decide di andare nel campo per
rimanere insieme ai suoi cari. Quando arriva al campo di
concentramento scopre con orrore che le donne vanno da una
parte, i vecchi da un’altra e i giovani e i bambini da un’altra
ancora.
Benigni non vuole far vivere
questo dramma al figlio, allora si inventa che loro sono andati
lì per giocare e devono guadagnare mille punti, il premio è un
carro armato. Così riesce a far vivere al figlio la deportazione
nei campi in modo meno drammatico. |
Quando arrivano gli americani
Guido è morto, perché mentre cercava la moglie i nazisti lo
trovano e gli sparano. Fortunatamente la madre non muore e
ritrova il figlio. Quando gli americani liberano il campo, il
bambino pensa di aver vinto davvero, perché un soldato lo fa
salire su un carro armato.
Ci
hanno colpito in particolare alcune scene. Una è quella dove
Benigni si perde nella nebbia e vede il mucchio di morti. Alcuni
di noi hanno pianto quando è morto il padre di Giosuè e quando
il figlio e la madre si sono ritrovati. Ci ha colpito molto come
ha fatto Guido a far vivere in modo scherzoso questo periodo nel
campo al figlio, non tutti ci sarebbero riusciti. Abbiamo
provato molta tristezza, vedendo le scene nel campo, pensando a
come vivevano i deportati, alla loro angoscia al pensiero dei
propri cari.
La
giornata della memoria non è stata capita da tutti perché nel
mondo ci sono ancora molte ingiustizie, atti di bullismo,
persone sfruttate e non tutti hanno rispetto per gli altri.
Nella giornata della memoria si ricorda la Shoa non solo per non
ripetere queste azioni orrende ma anche per far capire
l’uguaglianza tra gli uomini. |