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C’era
una volta un’isola in
mezzo al mare, il mare era molto bello e ricco di
pesci.
In questa isola vivevano alcune qualità ed emozioni degli uomini: la
fata tristezza, la fata
allegria, la fata bellezza,
la fata ricchezza, la fata
povertà, la fata paura,
la fata rabbia, la fata
fretta, il mago dell’amore.
Un giorno venne annunciato che l’isola stava per sprofondare e così
tutti gli abitanti
prepararono le loro navi per partire, solo l’Amore volle aspettare
fino all’ultimo momento aiutando tutti gli altri nella preparazione
delle proprie navi.
Quando l’isola fu sul punto di sprofondare l’Amore decise di
chiedere aiuto.
Passò vicino all’isola la
nave della Tristezza e l’Amore chiese: ”Tristezza ti prego mi puoi
portare con te?
“Oh Amore non posso! - rispose la Tristezza - Sono così triste che ho
bisogno di stare sola."
Allora l’Amore lo chiese all’ Allegria: “ Allegria mi puoi portare
con te?" “No, io proprio no, perché devo divertirmi, non posso perdere
tempo e fermarmi!”.
L’Amore continuò a chiedere aiuto, lo chiese alla Bellezza: "Bellezza posso salire sulla
tua barca?"
“No, non puoi, io voglio che la mia barca sia la più bella non posso
perdere tempo, devo renderla sempre più bella non c’è posto per
te”
Allora lo chiese alla Povertà: “Povertà mi puoi
far salire almeno tu?"
“No, rischieresti di affogare, la mia nave è ridotta male!"
Passo di lì anche la paura: “Paura
mi fai salire? Potrei farti
compagnia e darti un po’ di coraggio durante il viaggio!"
"No, mi
dispiace, la mia nave deve arrivare velocemente in un porto sicuro perché
ho paura che arrivi una tempesta e mi distrugga".
Allora l’Amore, vedendo la Rabbia che passava,
le chiese: “ Rabbia ti puoi fermare
e portarmi con te?”
“ No, assolutamente no! Ma guarda un po’ cosa doveva succedere
proprio ora!” - rispose rabbiosamente
Allora in lontananza vide arrivare
la Fretta.
"Fretta, fretta vieni a prendermi per favore!"
Ma la Fretta andava così velocemente
che non sentì neanche chi la stava chiamando.
All’improvviso una voce disse: ”Vieni Amore ti prendo con me!”.
Era un bambino che aveva
parlato.
L’Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che si dimenticò
di chiedere il nome al bambino.
Quando arrivarono in un porto sicuro il bambino se ne andò.
L’Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Saggio: “
Saggio puoi dirmi chi mi ha aiutato?”
"E’ stata la Pace." - rispose.
“La Pace? - disse l’Amore - Come mai
proprio lei mi ha aiutato?”
E il Saggio rispose: “Perché solo la Pace è capace di far
comprendere quanto l’Amore sia importante nella vita.”
Ecco allora che per farsi perdonare e far vedere di aver capito la
lezione tutte le fate si scambiano dei doni, l'allegria dona
un sorriso alla fata Lacrimuccia, così potrà sorridere anche
lei; la tristezza potrà donare una bottiglietta di lacrime alla
felicità perché, qualche volta, è bello anche piangere; la fata
Paura donerà alla fata Borbotta un po' di paura così le
servirà per essere meno spericolata e violenta nei giochi e la
Rabbia donerà un po' della sua aggressività alla fata
Tremolina in modo da farle passare la tremarella; mentre la fretta
regalerà alla Bellezza un po' di "furia" in modo da non farle
perdere più tanto tempo davanti allo specchio, e la bellezza in cambio
le regalerà dei fiocchi rosa e nastri d'argento. E' così che finisce
questa favola: con scambi di doni e la speranza di un mondo migliore.
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