Noi
bambini delle classi seconda e terza quest'anno abbiamo letto il
libro di Cipė dello scrittore Mario Lodi e ci siamo accorti che
questo racconto, oltre ad essere avventuroso e divertente, č ricco
di suoni e rumori.
Basta solo chiudere gli occhi e ascoltarli: ecco il cinguettio degli
uccellini, il battito del cuore della mamma, il soffio del vento,
ohhh! AIUTO!!! Unesplosione!! Č un tuono! Poi il colpo di un
fucile, lo sbattere delle ali dei fratellini di Cipė!
Se vogliamo anche noi possiamo suonare qualcosa e il racconto
diventa ancora pių magico!
Se vuoi divertirti a "suonare" la storia di Cipė, come abbiamo fatto
noi, segui la partitura che abbiamo scritto: ogni simbolo č un
suono, ogni riga č una pausa.
Per gli strumenti puoi usare flauti, bastoncini di legno, sacchetti
di plastica, bottiglie vuote, riso, buon orecchio e fantasia e
lesperimento inizia
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Cera una volta un nido dove abitava una famiglia di
uccellini che era composta da
una mamma, un babbo e i suoi figli. Uno degli uccellini si chiamava Cipė. |
Quando i piccoli avevano
fame cinguettavano forte |
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e quando tutti erano nel nido, si muovevano per farsi posto,
allora
si sentiva lo scricchiolio della paglia. |
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Arrivō la notte e gli uccellini si misero sotto le ali della mamma.
Cipė sentė il battito del suo cuore che andava piano |
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Ad un tratto un grande botto |
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Gli uccelli si spaventarono e il loro cuore batteva forte forte.
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Cominciō a piovere leggero |
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poi pių forte |
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e soffiō fortemente il vento |
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Il babbo era lontano ma riuscė ad accorrere al cinguettio
dei
piccoli, cosė con soli 3 salti
arrivō dai piccoli e li coprė come con un ombrello.. |
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Passarono alcuni mesi, i piccoli
iniziarono a volare.
Un giorno la mamma decise di portarli a passeggiare sul prato. |
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Mentre camminavano tra lerba sentirono lo scrosciare dellacqua del
ruscello, |
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Il fruscio dellerba sulle piume, il
cantare dei grilli |
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e il ronzio delle api |
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Ad un tratto in lontananza gli
uccellini sentirono un calpestio sulle foglie secche
si impaurirono e si nascosero fra i fiori e lerba. |
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Mentre erano
tutti rannicchiati uno accanto allaltro
udirono un grande botto. |
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Allora scapparono e volarono sul grande
albero:
qui si sentirono pių sicuri e si
appollaiarono sui rami.
Intorno a loro cera silenzio. Scese piano piano la notte.
Nel cielo brillavano le stelle e cera la luna piena,
Cipė e i suoi fratelli chiusero piano piano gli occhi e si
addormentarono.
Accanto a loro cera la mamma che li scaldava e proteggeva.
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Nel grande silenzio si sentiva soltanto il battito dei loro cuori. |
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