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Ecco alcune
filastrocche popolari della nostra zona,
raccolte dai ragazzi di terza con l'aiuto dei genitori e dei nonni. |
Staccia buratta
la micia e la gatta
la gatta e la micia
non portan camicia
le portano un cenciolino
per vestire il mio bambino.
La gatta andò a Colle
tornò tutta molle
con l’ olio e col sale
buttala giù che c’è il mare.
Chicchirichì canta il gallo,
questo pane è troppo secco,
non lo posso rosicchiare:
chicchirichì mi sento male. |
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Bubbola bubbola bu bu
bu
dice il babbo che male hai tu.
Dice la bubbola ho tanto male,
dice il babbo va’all’ospedale.
Dice la bubbola non voglio ire,
dice il babbo tu vo’morire.
Dice la bubbola non me ne importa,
dice il babbo tu cascherai morta.
Cavallino arri arrò
prendi la biada che ti do
prendi i ferri che ti metto
per andare a S. Galletto
S. Galletto buono via
che ti porto a casa mia
a casa mia c’è una vecchiaccia
che ti fa sempre linguaccia. |
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Ninna nanna ninna oh
questo bimbo a chi lo do?
Glielo do alla Befana
Me lo tiene una settimana.
Glielo do al lupo nero
Che lo tiene un anno intero.
Glielo do al lupo bianco
Me lo tiene tanto, tanto.
Glielo do al suo papà
Quando a casa tornerà. |
Ninna su ninna giù,
mamma tribola non ne può più.
Babbo mangia salciccioli
mamma tribola coi figlioli.
Babbo mangia la salsiccia
mamma tribola con la citta.
Babbo beve il vin di tino
mamma tribola col cittino.
Babbo mangia all’osteria
mamma tribola tuttavia. |
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Arri arri cavallino
porta l’asino al mulino
il mulino è rovinato
il mugnaio si è impiccato,
si è impiccato alla catena
la sua mamma fa da cena ,
fa da cena a Picchirilli,
Picchirilli è andato in Francia
con la spada e con la lancia,
con un coltellino in mano
per ammazzare il capitano,
capitano di Cortona
che mangiava l’erba buona,
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l’erba buona non fa
finocchio
la cavalla ha perso un occhio,
e un occhio e un occhiale
porta l'asino a rinferrare
quanto c’è di rinferratura ?
C’è tre asini e una mula,
e la mula del piovano
che portava tre sacchi di grano.
Tre del Bigio e tre del rosso ….
Fuggi pecora, c’è l’orso!
Tre del bianco e tre del nero…
Fuggi pecora, c’è davvero! |
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