AUTUNNO IN FILASTROCCA

Ci siamo divertiti a continuare una famosa poesia sull'autunno, elencando in rima i regali di questa stagione Vien l'autunno sospirando,
sospirando alla tua porta:
sai tu dirmi che ti porta?
Son apparsi i mandarini
che fan felici tutti i bambini.
Con sciarpa e cappello
alcune volte ci vuol  l'ombrello!
La nebbia al mattino
il paese ha fasciato,
ma il sole pian piano
il sipario ha rialzato.

Quando ti svegli la mattina
fuori in giardino trovi la brina.
Guardando il paesaggio
vedo le rondini andare in viaggio.
Il contadino va a vendemmiare
anche se il tempo va male.
In autunno i fiori cominciano ad appassire,
ma a primavera tornano a fiorire.
Un cestino di castagne
dono gradito delle montagne;
son la gioia di ogni bambino
che le cuoce in padella nel suo camino.
Fuori fa freddo e tira vento.
A volte tuona: uuh!
Che spavento!
Ecco che arriva San Martino
col solicello che fa calduccino.
Dal guardaroba escon maglioni,
coperte calde e calzettoni.
Nuvole, pioggia, temporale,
nebbia, brina niente male!
Sotto le foglie gialle, rosse e marroni
maturano funghi belli e bruni.
Nei caminetti si scaldan le castagne,
che abbiam raccolto sulle montagne.
Si esce di rado in giardino a giocare,
ma si rimane più in casa a guardare:
volano in cielo come farfalle,
le foglie secche marroni e gialle.
Il ghiro e la marmotta se ne vanno,
ma in primavera ritorneranno.
Mentre porta il freddo e il gelo
io guardo il cielo,
e penso ai giorni dell'estate
che son già passati...
mentre l'ho pensato
il tempo è già cambiato.
Nel bosco lassù sulla montagna
ci son tante castagne
ne raccolgo una manciata
e ne faccio una scorpacciata
.
Porta sul fuoco le castagne
spruzzate con il vino,
fuori piove sulle foglie,
ma è contento il contadino!
Tuona là fuori
fa brutto tempo:
io sto al caldo
e son contento!
Nel campo si fa buon raccolto
e agli olivi il frutto abbiamo colto.

Porta fichi, uva, fiori
e milioni di colori
girano il bosco in lungo e in largo
gli scoiattoli prima del letargo.
Il cielo è carico di nuvoloni:
scarica pioggia, fulmini e tuoni.
E' acceso il focolare
e le sue fiamme sembran parlare...
La mamma in cucina prepara la polenta
io mi riscaldo e sono contenta!
Tramonta il sole, vien presto notte,
schiaccio le noci e mangio ballotte.

Le melograne sono arrivate
e le foglie sono cascate.
Stanno al caldo i bambini
tutti vicini ai camini:
Tutti gli animali 
felici di dormire
vanno in letargo a poltrire.
Se nebbia e brina 
fanno dispetto
io mi rigiro dentro al mio letto.

Sotto il mantello tien mille colori
dipinge di giallo foglie e fiori.
A metà ottobre per San Daniele
si mangeranno i fichi e il miele.
Scendon presto le sere
e mangeremo cacio e pere.
Salsicce e fagioli all'uccelletto
mangeremo vicino al caminetto
annaffiando col vino novello
mentre là fuori ci vuole l'ombrello.
E' riaperta la stagione di caccia
e la mamma ha cucinato la beccaccia.

Abiti pesanti la mattina
perchè c'è sempre tutta questa brina!
Le persone vanno a cercare i funghi,
e li trovano belli, pesanti e lunghi!
I bambini hanno triste il  muso,
perchè fanno sempre giochi al chiuso,
scende la sera è subito notte,
i genitori preparano le ballotte.
Si vede i bambini tornare a scuola,
con un forte mal di gola.
In autunno i fiori sono appassiti,
ma in primavera ritorneranno fioriti!
In giardino ci sono alberi spogli,
nemmeno una traccia di germogli!
Parton le rondini 
per un lungo viaggio
e a poco a poco
cambia il paesaggio.
Sul tetto fumano tutti i camini
mangian castagne nonni e bambini.

Le montagne tutte gialle
con la nebbia fitta fitta
cadon le foglie come farfalle
maturan frutti nella soffitta.
Tornano a scuola tutti i bambini
un po' cresciuti
e più birichini.
Lo scoiattolo fa provvista
perchè l'inverno
è di già in vista.
Cade la pioggia, ci vuole l'ombrello:
che nostalgia del tempo bello!

 

 

 

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