RIFLESSIONI DEI RAGAZZI DI TROGHI

ATTENTATO IN IRAQ

Mercoledì, 12 Novembre, Iraq del sud: ATTENTATO ! 19 morti sicuri tra cui civili e carabinieri italiani. Un gruppo di terroristi, alla guida di una camionetta piena di esplosivo si schianta sulla palazzina, quartier generale dei nostri carabinieri. Morti, feriti, sangue. Un periodo di pace? Sicuramente NO ! Abbiamo riflettuto su questi eventi con i nostri insegnanti e ci siamo chiesti perché i terroristi si sono fatti esplodere per uccidere i nostri soldati.

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I kamikaze non volevano nel loro paese gli italiani.

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Non è giusto che nell'attentato siano morti anche dei civili che passavano lì per caso e non c'entravano niente.

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Quando ho saputo dell'attentato ho pensato che i carabinieri uccisi non potranno mai più riabbracciare le loro famiglie.

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Ho sentito molto disprezzo per quello che hanno fatto i Kamikaze ma anche molto dolore per i carabinieri e i civili che sono stati uccisi nell'attentato.

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Carabinieri mandati per aiutare un  popolo in difficoltà e uccisi ingiustamente. Questa non è
"PACE"

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Poi ho visto un edificio tutto incenerito e ho pensato che fosse ricominciata la guerra.

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Ho pensato che molte famiglie avevano perso mariti, padri e fratelli tutto questo mi ha fatto dispiacere.

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Penso che l'odio e la violenza portino solo morte e pianto.

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Nel giornale ho letto una dichiarazione di Saddam che diceva : "Moriranno altri stranieri", questo mi è dispiaciuto.

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Di fronte a queste immagini ho provato dispiacere per i morti e le loro famiglie.

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Credo che solo i codardi attacchino chi non è in grado di  difendersi.

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Ho pensato che tutto quello che è accaduto sia ingiusto.

 

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