Quest’anno abbiamo avuto una
bella sorpresa: scoprire i segreti della luce con l’aiuto di
un vero prof.!
Durante alcuni incontri che si sono svolti di lunedì e
mercoledì pomeriggio, con l'aiuto del babbo di una nostra
compagna che insegna all'università, abbiamo provato a
costruire degli “strumenti” per capire meglio com’è composta
la luce, come funziona una macchina fotografica e come
costruire un microscopio che funzioni. |
Per prima cosa abbiamo
costruito uno "spettroscopio", cioè un piccolo strumento che
suddivide la luce. Per realizzarlo, abbiamo recuperato i
contenitori di cartone della pellicola da cucina, poi il
prof ha portato dei vecchi CD e dalla classe abbiamo preso
dei ritagli di cartoncino nero e dello scotch. Utilizzando
la superficie particolare dei CD ripuliti dello strato
argentato, abbiamo posizionato e fermato con lo scotch un
pezzetto del CD stesso all’interno della scatola sulla quale
abbiamo fatto delle finestrelle con l’aiuto del cartoncino
nero che permettessero l’entrata e l’uscita della luce del
sole. A questo punto ognuno di noi poteva sperimentare il
proprio spettroscopio e… magia! L’arcobaleno intrappolato
dal sole entrava nelle nostre “scatoline” come un raggio e
ne usciva con la bellezza di tutti i suoi colori. |
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Siamo rimasti cosi
affascinati che non vedevamo l’ora di provare a costruire
una specie di “macchina fotografica”, non proprio per fare
foto, ma per osservare come funziona il gioco di luce e
lenti al suo interno. Per fare questo abbiamo utilizzato una
scatola da scarpe, delle lenti d’ingrandimento recuperate
anche da vecchi giochi, della carta da geometri opaca e una
torcia elettrica. Questa volta solo il prof ha costruito la
macchina, ma tutti abbiamo provato a proiettare una sagoma
di un bambino con l’aiuto della luce, che passando dalla
lente appariva sulla carta opaca rovesciata. |
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Ci siamo sentiti quasi
scienziati , così abbiamo pensato di essere capaci anche di
costruire un microscopio. Già, proprio lo strumento per
eccellenza degli scienziati, spendendo solo 60 centesimi! Il
prof ha portato l’occorrente che consisteva in: alcune
macchine fotografiche usa e getta usate da cui recuperare le
lenti, uno specchietto, una piccola asse di legno, un
tubicino di alluminio, un pennarello maxi nero non
funzionante, alcune viti e degli strumenti per tagliare con
precisione il materiale. Seguendo le istruzioni di montaggio
sulla LIM , abbiamo costruito lo STATIVO (sostegno),
l’OBIETTIVO e l’OCULARE, che, con l’aiuto dello specchietto
e di un torcia elettrica, ci ha permesso di osservare una
zampa di ragno e un’ala di una mosca ingranditi ben 100
volte! |
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Con pochi soldi e materiali
di recupero, abbiamo realizzato strumenti da veri
scienziati, naturalmente con la pazienza, la competenza e la
generosità del mitico babbo-prof-Galvanetto! |
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