Un'esperienza di ripopolamento animali

classi 4a A e 4a B
scuola primaria Rignano

Durante questo anno scolastico la nostra maestra di scienze ci ha fatto studiare gli animali delle nostre zone, tipo il cinghiale, la lepre, il capriolo. Gli animali di cui abbiamo parlato insieme vivono alcuni sulla terraferma, alcuni  nell'acqua, altri nell'aria. Abbiamo cercato informazioni sui libri, così abbiamo imparato molte cose, per esempio cosa mangiano, come attaccano e come si difendono. Abbiamo fatto dei cartelloni scegliendo l'animale che ci piaceva di più, lo abbiamo disegnato e si sono scritte le informazioni.

Sono anche venuti a scuola dei signori dell'associazione "Arcicaccia"che si chiamavano Piero e Leonardo, che lavora all'università. Con il loro aiuto abbiamo osservato alcuni animali con il proiettore e si sono viste meglio le loro caratteristiche.

Il due Febbraio siamo andati a fare una gita nella campagna di Rignano, precisamente a Poggio Cherici, per fare con l'Arcicaccia un'attività che si chiama  "cattura e ripopolamento".
Consiste nel catturare animali in un posto dove ce ne  sono troppi, senza fargli male, e portarli nelle zone dove ce ne sono pochi, altrimenti alcune specie si potrebbero estinguere.

la campagna vicino a Rignano

Quando siamo arrivati ci hanno fatto vedere la rete che serviva per catturare gli animali.
Era piantata per terra, alta circa un metro e molto morbida, per non far male agli animali.

la rete

Dopo ci siamo incamminati nella saggina per vedere se c'erano gli animali.

l'inizio del percorso

il campo di saggina

Il percorso era ricco di tracce: escrementi, impronte di cinghiale, pelo di lepre, le penne di una gallina che probabilmente era stata mangiata da una volpe, e tracce di scavi fatti con il grugno del cinghiale per cercare cibo. Abbiamo riconosciuto gli escrementi di capriolo, di lepre maschio e di lepre femmina.

le tracce di cinghiale

escrementi

escrementi di capriolo

le penne di gallina

Mentre si camminava abbiamo visto una lepre correre verso la rete, però non ci è rimasta. 
Dopo poco tempo si sono presi degli animali: due fagiani, uno maschio e uno femmina, un capriolo e tre lepri.

Le tre lepri erano: un maschio e una femmina, con cui abbiamo formato una coppia, e un altro esemplare che non abbiamo neanche controllato se fosse maschio o femmina, perché se si metteva da sola pativa, quindi si è liberata lì. Anche il capriolo è stato liberato subito.

La coppia di lepri e la coppia di fagiani sono state portate vicino a Incisa dai signori dell' Arcicaccia.

Appena una lepre è  stata catturata, siamo corsi a vederla, Piero ci ha raccomandato di non avvicinarci troppo per non farle paura e ci ha detto che le sue ossa sono molto fragili, quindi la doveva tenere per le zampe posteriori.

una lepre

il fagiano maschio

il fagiano femmina

Ci hanno anche fatto vedere come si faceva a mettere l'anellino di metallo alla zampa dei fagiani e il bollino all'orecchio della lepre per vedere dove sono stati presi e dove si spostano.

Siamo rimasti un po' in un capannone per pranzare e ci hanno offerto un pezzo di crostata. Mentre si andava via ci hanno regalato un poster con tutti gli animali selvatici e una penna biodegradabile, fatta con il mais.

il fagiano maschio

E' stata una una bellissima e appassionante esperienza vedere gli animali selvatici  così da vicino e con il professore che ci spiegava cose che non conoscevamo.

E infine la 4a A si è impantanata con il pulmino nel  fango e questa è stata un'esperienza da sbellicarsi dalle risate!

la lepre liberata

 

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