IN VISITA ALLA RAI

classi quinte
Incisa


Oggi 11 ottobre noi delle classi quinte della scuola Francesco Petrarca di Incisa, siamo andati a visitare gli studi della Rai. Passati i controlli e arrivati davanti al palazzo, ci hanno accolti due dipendenti Luigi e Federica, che sono il babbo e la mamma di Chiara, una nostra compagna di classe.
Luigi ci ha raccontato la storia dell’edificio: quando fu costruito, quanto è durata la costruzione (ultimata nel 1968).
Ci ha detto che avevano dovuto rialzare la stuttura (rispetto al progetto iniziale) perché quando venne l’alluvione del ’66 si accorsero che l’acqua avrebbe sommerso tutto il piano terra.
 

L'ingresso della Rai

statua "Il volo dei gabbiani"

Il palazzo della Rai è un edificio immenso con molte finestre; sopra il tetto c'è una grande antenna satellitare.
A sinistra della scalinata, che conduce al portone d'ingresso, c’è una bellissima statua di marmo bianco chiamata "Il volo dei gabbiani".
La porta di ingresso è di vetro trasparente con la scritta "Rai" e il suo simbolo: la farfalla bianca le cui ali sono due volti che si guardano.

 
Varcato il portone, nell'atrio sulla parete di destra, è appesa un'opera chiamata "Voci dello spazio": sono tanti cerchi di metallo color oro ed argento su uno sfondo nero.
Sulla parete di fronte c'è una vetrina con cristalli di tante forme.
L'edificio è posto su sei piani quasi interamente coperto da strisce di moquette, così come le lunghe scalinate con il corrimano di legno.
Ogni piano ha lunghi corridoi che conducono nei vari studi e uffici.

Quadro: "Voci dello spazio"

Nella visita, oltre a Luigi e Federica, ci ha accompagnato Luca, il capo della produzione che ci ha spiegato la funzione dei diversi studi: iniziamo il giro!

Lo studio delle trasmissioni televisive

La sala da dove trasmettono il telegiornale regionale è molto grande. In alto ci sono delle luci che possono scorrere su dei binari quando serve illuminare una zona precisa dello studio. Ogni luce ha attaccato un numero e tramite un computer possono accendere e spegnere le luci.
Ci sono cinque telecamere e da un lato dello studio un telone verde su cui proiettano immagini durante i collegamenti.

Studio delle trasmissioni televisive

Sala regia


La sala regia
 

Nella sala regia c'è un lungo tavolo con tanti computer e attrezzature piene di pulsanti: servono per alzare il volume, mandare in onda i servizi locali, registrare le trasmissioni.
Di solito in questa stanza ci lavorano sette persone.
Per farci capire meglio come funziona la sala, ci hanno fatto vedere le previsioni del tempo che avrebbero trasmesso nel Tg3 delle 14:30.

 

La sala audio

Di fianco alla sala regia, divisa da un vetro, c'è la sala audio. Qui c'è un grande mixer e registratori che servono per registrare i suoni e mandarli in onda durante le trasmissioni.

Sala audio

Sala delle trasmissioni radiofoniche

La sala radiofonica

La sala radiofonica un tempo serviva per registrare sceneggiati radiofonici con i rumori di fondo procurati dagli oggetti presenti in questa stanza. C’è un pianoforte, dei microfoni, una porta, il davanti di un camion, la fiancata di una macchina (volendo si può aprire lo sportello per far rumore) e un vecchio ciak per i film.
Laterale alla stanza ci sono delle scale che portano a un piccolo spalto.
Sul pavimento ci sono quattro tipi di percorsi per fare il rumore “dei passi”: sull’asfalto, sullo sterrato, sul ferro e sui ciottoli grandi e piccoli.

La sala delle trasmissioni radio

La sala delle trasmissioni radio è divisa in due stanze.
In una, dove ci hanno fatto entrare, c’era un signore davanti ad un mixer pieno di pulsanti che servono per fare varie cose come: far sentire i suoni, mandare in diretta la pubblicità, la sigla, mettere in onda la trasmissione.
Nell’altra stanza, separata da un enorme vetro, c’è la postazione del giornalista da dove trasmette in diretta oppure registra alcune trasmissioni.

Sala delle trasmissioni radio

La nostra visita è finita: è arrivata l'ora del TGR delle 12,15 e la giornalista ci ha nominato in diretta, wow che emozione!

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