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La nostra classe ha partecipato a due lezioni al polo scientifico di
Sesto Fiorentino. E’ stata la nostra prima esperienza all’interno di
un laboratorio scientifico; per la precisione un laboratorio di
biotecnologie, cioè la tecnologia usa la vita.
Il titolo di questo laboratorio è “BioteC…. in cucina “.
Il laboratorio è una stanza con un tavolo centrale, due lavandini,
una doccia; alle pareti ci sono tavoli, scaffali e dei mobili con
vetrate che all’interno hanno dei potenti aspiratori. |
Nel
primo incontro abbiamo verificato la possibilità di ricreare la
pasta madre del pane e i fermenti lattici per fare lo yogurt.
Primo esperimento
Materiale occorrente: acqua, farina, zucchero, lievito di birra,
piatti, bicchieri e cucchiai di plastica.
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Procedimento:
Abbiamo impastato FARINA e ACQUA e abbiamo formato una pallina.
Abbiamo impastato di nuovo formando due palline; in una abbiamo
aggiunto zucchero per attirare i lieviti che sono nell’aria. Nella
terza pallina abbiamo messo il lievito di birra. Tornati a scuola,
le tre palline sono state avvolte in dei canovacci di cotone e poste
in un luogo caldo. |
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Cosa è successo?
Come ci si aspettava la pallina con il lievito è gonfiata, ma
meraviglia delle meraviglie è gonfiata anche quella con lo zucchero,
mentre l’altra è rimasta piccola e dura. |
Nel secondo esperimento dovevamo riprodurre i batteri lattici per
fare lo yoghurt.
Materiale occorrente: latte, yogurt, fermenti lattici e barattoli di
vetro.
Procedimento:
abbiamo preso 2 barattoli di vetro dove abbiamo versato del latte.
In un barattolo abbiamo messo i batteri lattici, nell’altro è stato
aggiunto dello yoghurt per attirare i batteri che vagano nell’aria.
I barattoli sono stati portati a scuola, li abbiamo messi vicino al
radiatore. Dopo qualche giorno, osservando i barattoli, abbiamo
notato che in entrambi il latte è più denso, si è formata una
poltiglia semiliquida simile alla ricotta con un odore abbastanza
intenso. Anche in questa esperienza siamo riusciti a riprodurre i
batteri lattici.
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Nel
secondo incontro siamo entrati nell’affascinante mondo del Dna.
Il nostro obiettivo era di estrarre il Dna da 2 organismi viventi:
la banana ed il lievito di birra. |
Materiale occorrente: banana, lievito di
birra, detersivo, sale, alcool, acqua, provette, colino, becher,
cucchiai e sacchetti di plastica.
Procedimento:
Abbiamo messo la banana in un sacchetto di plastica, l’abbiamo
sbattuta ben bene per ridurla in poltiglia. Contemporaneamente in
una provetta è stato messo detersivo, sale e un po’ d’acqua e
sbattuto tutto insieme. Questo miscuglio unito con la banana aveva
lo scopo di sciogliere i grassi e rompere la membrana cellulare per
fare uscire il DNA. Questa “pozione” è stata filtrata e messa in una
provetta insieme all’alcool. Nella provetta le sostanze si scarto
sono rimaste sul fondo, mentre il DNA è salito. La stessa procedura
è stata adottata anche per il lievito.
Siamo tornati a scuola ognuno con un campione di DNA al collo, ma
soprattutto tutti siamo stati diplomati SCIENZIATI!
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