LA FESTA DELLA TOSCANA


Martedì 26 novembre abbiamo partecipato alla Festa della Toscana al teatro del Vivaio di Incisa.
Erano presenti anche i compagni della classe V di Massa e tutti i ragazzi della scuola media.
La festa, che ricorre il 30 novembre, celebra l'abolizione della pena di morte da parte del Granduca di Toscana Leopoldo.
Quest'anno la festa è dedicata ai diritti delle donne.


Sul palco c'erano  molte personalità importanti: il presidente del Consiglio comunale di Incisa Tullio Banchini, l'assessore Elisa Simoni, la presidente della commissione per le pari opportunità della Regione Toscana, il Direttore Didattico Giulio Mannucci, il Preside Gabriele Olmi e una ragazza afgana che ci ha raccontato le condizioni di vita delle donne nel suo paese.

Che emozione!!!


Abbiamo recitato le parole di una poesia scritta da una  grande donna del nostro tempo, MADRE TERESA DI CALCUTTA, che ha dedicato la sua vita agli altri.

    VIVI LA VITA
La vita è opportunità, coglila.
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La vita è gioia, raccontala.
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La vita è un gioco, giocalo.
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La vita è responsabilità, accettala.
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La vita è amore, godine.
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La vita è vita, difendila.

Abbiamo affrontato insieme discorsi importanti, ma anche molto difficili...
Dopo aver visto alcune parti del film "Viaggio a Kandahar" e ascoltato la testimonianza di Sahar, diversi ragazzi hanno fatto delle domande sulla vita e sui diritti delle donne afgane.


 
Abbiamo cantato e ballato una canzone che racconta la misera vita delle mondine, le donne che lavoravano nelle risaie.

 
SCIUR PADRUN DA LI BELI BRAGHI BIANCHI

Sciur padrun da li beli braghi bianchi,
fora li palanchi, fora li palanchi.
Sciur padrun da li beli braghi bianchi,
fora li palanchi c'anduma a cà.
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La festa si è conclusa con una canzone che parla delle donne di oggi ...

DONNE

Donne (du du du) in cerca di guai,
donne al telefono che non suona mai.
Donne (du du du) in mezzo a una via,
donne allo sbando senza compagnia.

Negli occhi hanno dei consigli
e tanta voglia d'avventura...

       

A proposito di diritti delle donne...

Il 2 giugno 1946, dopo la II guerra  mondiale, gli Italiani furono invitati a scegliere tra Monarchia e Repubblica con un referendum. Per la prima volta nella storia d'Italia le donne poterono votare.

 

DALLA COSTITUZIONE 
     DELLA REPUBBLICA ITALIANA    

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali..."    ART.3 
          I PRINCIPI FONDAMENTALI

 

    

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