Anche quest’anno siamo giunti
alla fase più elettrizzante per noi docenti: l’esame degli
elaborati prodotti dagli alunni di scuole diverse, con
insegnanti diversi, con animo e spirito diverso.
Sono pervenuti in numero sempre maggiore manufatti e
realizzazioni multimediali, ma anche testi di vario genere,
storie o riflessioni o ricerche vere e proprie .
Il tema di quest’anno si prestava a interpretazioni di varie
discipline, ed infatti molti sono stati i percorsi storici o
sociali di indagine e riflessione sul lavoro: dal lavoro
femminile alle condizioni e ai diritti dei lavoratori, dallo
sviluppo tecnologico attraverso i millenni alle condizioni di
disoccupazione dell’attualità.
Il tema ci era sembrato di grande attualità, nella sua
dimensione sociale, esistenziale e individuale, giacché
rappresenta, nel nostro mondo, una indispensabile garanzia di
riconoscimento, di diritti, di dignità.
Alunni e docenti hanno dimostrato di aver colto e sviluppato il
tema con immaginazione e fantasia, attraverso percorsi diversi
di studio, ricerca, riflessione, e anche di metodi e
sperimentazione di linguaggi.
Plastici realizzati con le mani dai più piccoli, piccole
impronte colorate, plastici dedicati a lavori poco ricordati nel
mondo presente (contadini, minatori) stanno a ricordare la
manualità preziosa dei bambini e dei ragazzi, poi dimenticata e
forse svalutata. Testi che ricordano lavori del passato, di
anziani intervistati per scoprire quegli oggetti una volta
realizzati con arte e oggi prodotti in serie. Testi nelle cui
pagine rimane la vivacità e l’affetto verso i ‘nonni’ riscoperti
come custodi di ‘tesori’.
Il presente, altrove, emerge con tutto il desiderio di
realizzare i propri sogni, di trovare il ‘bel’ lavoro, che
piaccia e che permetta di essere se stessi, senza distinzione di
genere, con eguale convinzione per ragazzi e ragazze.
Il presente emerge anche nella preoccupazione per ciò che il
lavoro significa quando NON c’è : l’attualità è riecheggiata
così, attraverso il problema della disoccupazione, ma anche
attraverso il rifiuto di quei lavori duri, faticosi, di scarsa
soddisfazione, che molti genitori devono accettare, per le
evidenti necessità.Non è facile, per questi ragazzi, vedere il
‘servizio’, la dignità in quelle occupazioni.
Altri, invece, sono orgogliosi del lavoro dei propri genitori o
nonni e ne rivendicano l’utilità, l’impegno, la bellezza,
riscoprendo il valore della laboriosità, dell’impegno e anche
del sacrificio. Altri invece lasciano domande in sospeso, come
riflessioni, pensieri che raccolgono un significato più profondo
e denso della semplice domanda rivolta a noi adulti: il lavoro
che fai è quello che sognavi?
Dai ragazzi più grandi del CTP riceviamo in regalo storie forti
ed intense, storie di vite nelle quali il lavoro diventa
indispensabile riferimento di riconoscimento sociale, di
identità personale e di legame familiare. Con forza,
ostinazione, volontà e speranza questi giovani ci raccontano un
mondo degno di rispetto: il mondo di chi lavora, perché nel
lavoro trova il senso di sé e del proprio legame con gli altri.
Hanno partecipato oltre 30 scuole, dell’Infanzia, Primarie e
Secondarie, Centro GIUFA’ della Scuola ‘Ghiberti’ , il CTP della
Scuola ‘Beato Angelico’.
La classe V Ginnasio del Liceo Classico ‘Russell-Newton’ ha
elaborato un significativo percorso di ricerca sulla nascita
dell’articolo 1 della nostra Costituzione, ricordandoci quanto
possa essere laborioso scrivere alcune parole che debbano
rappresentare lo spirito e i valori condivisi di una nazione.
Gli studenti dei Licei ‘Rodolico’ e ‘Russell-Newton ‘ hanno
collaborato alla valutazione degli elaborati e
all’organizzazione di alcune fasi, con attenzione, precisione,
rigore.
Alcuni alunni della Scuola ’Ghiberti’ hanno partecipato con la
produzione dei manifesti, in alcuni momenti dell’organizzazione
e si preparano al servizio di accoglienza e foto durante la
Premiazione.
Anche quest’anno dobbiamo ringraziare i tanti che ci riconoscono
e ci sostengono : il Quartiere 4, il Comune di Firenze e
L’Assessorato alla Pubblica Istruzione nella persona della
dottoressa Rosa Maria Di Giorgi che ha contribuito alla buona
riuscita del concorso ed ospita la premiazione nel Salone dei
Cinquecento in Palazzo Vecchio.
Un grazie particolare agli sponsor: Banca Credito Cooperativo
Signa, Biblioteca delle Oblate, Comitato Regionale e Provinciale
Unicef, il Gabinetto G.B. VIEUSSEUX .
E ancora: Cartoleria Piccolo Emporio, le agenzie editoriali:
Centrolibri, Cappugi Libri, Agenzia Loescher, Proscuola, Giunti,
s.r.l. Pubblica Assistenza Humanitas, Radio Associazione
Fiorentina, che forniscono servizi e contributi per la piena
realizzazione delle fasi del Concorso.
La Commissione del Concorso ringrazia tutti.
In particolare, ringraziamo le scuole di Rignano, non solo per
la vivace partecipazione delle classi, ma anche per il sostegno
e l’aggiornamento del sito dedicato ai materiali e alle novità
del Concorso.
Prof. Eleonora Amatucci
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