ASILO NIDO E SCUOLA
DELL'INFANZIA
Nido Colombo: Sezioni Medi e
Grandi
‘La Fabbrica del futuro’: mani di bambini che impastano,
colorano, scolano, misurano, dipingono, plasmano… perché nelle
mani di un bambino ci stanno dentro tante cose. Il cuore di un
bambino può contenere un mondo. Il loro gioco di oggi sarà il
lavoro del domani…
Scuola Daddi: 5 sezioni
“Quanto lavoro c’è dietro una fetta di pane”
Il percorso del pane: dall’aratura del contadino che smuove
e rivolta le zolle di terra, al duro lavoro del fornaio che
mette a cuocere i panini lievitati per poi vendere il pane nel
suo negozio.
Scuola Poli: sezioni
ORSETTI GIALLI e ORSETTI ROSSI
“Filastrocca dei
mestieri”
Documentazione di un percorso che attraverso le aspirazioni e i
desideri personali, il confronto con i mestieri dei genitori e
delle persone più care, ha portato all’elaborazione di una
storia in cui si avverte la noia di un mondo senza lavoro. Gli
orsetti rossi hanno illustrato con simpatici disegni la
filastrocca dei mestieri di Gianni Rodari.
Da grande voglio fare…
Il venditore di giocattoli. Devo studiare poco, devo
comprare un negozio, tanti giocattoli da mettere su tanti
scaffali. Voglio fare il venditore di giocattoli così gioco
tutto il giorno e posso dare i soldi a quelli che vengono a
comprare perché nella cassa ce ne sono tanti. (Tommaso F.)
Da grande voglio fare il dentista. Dovrò studiare tanto, anche
il computer. Metterò gli apparecchi ai bambini che hanno i denti
storti, gli trapanerò i denti e gli metterò le pastine. Mi piace
perché… mi piace. (Bilal J.)
Da grande voglio fare…. la cuciniera. Dovrò studiare tanti
mangiari. Mi servirà una grande, grande cucina, piatti, pentole.
Voglio fare la cuciniera perché mi piace mangiare le torte. (Samantha
R.)
Da grande voglio addestrare cavalli. Devo andare tanto a scuola
per conoscere tutti gli animali. Mi servirà un cavallo anzi,
tanti, tante stalle, tante spazzole per pulirli, tante selle.
Voglio addestrare i cavalli perché sono animali che mi piacciono
tanto. (Alessandra M.)
Da grande voglio fare… l’infermiere. Devo studiare tanto. Mi
serve la puntura, i cerotti, un lettino, il gesso. Mi piace fare
l’infermiere perché mi piace curare le persone. (Antonio C.)
Da grande voglio fare il contadino. Dovrò andare a scuola per
imparare a farlo bene. Per conoscere i semi e le stagioni. Dovrò
avere un campo, un pollaio per metterci gli animali, un
trattore, una stalla per le mucche. Voglio fare il contadino
perché mi piace stare fuori tutto il giorno e piantare semi. (Mattia
R.)
Da grande voglio fare l’astronomo. Dovrò studiare tanto ed
andare all’università e studiare anche dopo. Per fare
l’astronomo mi servirà un cannocchiale, una borsa per metterci i
libri e dovrò fare tanti conti. Vorrei fare l’astronomo perché
voglio vedere Marte, Giove, Saturno e tutti i pianeti. (Luca
V.)
Scuola Locchi: sezioni:
A – C
Ognuno di noi
lavora anche per gli altri
Il percorso didattico è cominciato con la lettura della
filastrocca di G. Rodari: L’omino della gru e si è sviluppato
con percorsi didattici multicampo: conversazioni, riflessioni,
osservazioni. Dal manufatto si evince un lavoro svolto
attraverso il gioco e il movimento.
E’ stato così realizzato un vivacissimo ‘cartone’ ricco di
disegni colorati, in un girotondo di figure, ognuna impegnata in
un lungo percorso dove ci si riconosce… anche nel denso, ma qui
ordinato, traffico di questa città colorata!
Scuola dell’infanzia
San Colombano: sez. E (4 anni)
Crescere lavorando lavorare crescendo
L’albero, simbolo di vita e di crescita, vuole significare
che, con l’impegno di tutti e con la collaborazione, già da
piccoli si possono costruire grandi cose. Sono stati utilizzati
materiali di riciclo e le impronte delle manine spiccano
colorate a delineare il tronco, a costruirne e sostenerne la
crescita, in un impegno comune e condiviso.
Scuola
Torrigani-Ferruci : sezioni A – B
Lavorando con la mente ma anche con il cuore l’uomo può…
Sotto le pagine piccole e strane si scoprono simpatiche
filastrocche
• Il volontario accorre ad ogni
bisogno come un bel sogno…
• Nelle case costruite dal muratore viviamo con tanto calore
• Grazie all’inventore hai la luce a tutte le ore
• Il musicista con le note che vengono dal pianoforte ci allieta
giorno e notte
• Grazie al lavoro del contadino ci beviamo un bel bicchiere di
vino
• Il pompiere col suo coraggio è pronto per il salvataggio
• Se tu hai un dolore ecco pronto il dottore!
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SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA PRIMARIA DI TROGHI
"Ogni volta che mi chiedono cosa
farò da grande dico: -Voglio fare...voglio fare...! E in questo
modo non troverò mai un lavoro!!! Allora ho deciso di fare
l'addestramento per guidare l'aereo però se non voglio finire
immerso nel mare o schiantato su una montagna è meglio trovare
un altro lavoro" (TOMMASO CLASSE 4°)
"Mio padre fa il muratore e mia madre fa le pulizie... per mia
madre è difficile perché... non sa parlare in italiano e quando
qualcuno le chiede qualcosa lei resta muta come se non avesse
mai parlato... A mio padre non piace fare il muratore perché
quando torna a casa e si guarda allo specchio non riconosce la
sua faccia, perché è così sporco... Quando prende la paga dà 10
euro a me e a mio fratello: questo è un vero padre" (FUSHA,
CLASSE 4°, SCUOLA PRIMARIA DI TROGHI)
ISTITUTO DI PIEVE SANTO
STEFANO (AR)
UN BARISTA IN FAMIGLIA
La mia mamma fa la barista
e dalla mattina alla sera è sempre in pista.
Caffè, latte, cappuccini...
panini e tramezzini
distribuisce a grandi e piccini.
Ogni cosa da lei preparata
viene dai clienti mangiata.
Sta via giorno e sera
e qualche volta fa la cameriera.
Lei a me manca
però so che quando torna a casa è stanca.
(FRANCESCA, CLASSE 2°A, SCUOLA PRIMARIA SALVETTI)
I FIORAI
I miei genitori fanno i fiorai,
da mattina a sera non ci sono mai.
Corrono come operai
tra vasi e vasetti
tra mazzi di fiori colorati e perfetti.
(LEONARDO, CLASSE 2°A, SCUOLA PRIMARIA SALVETTI)
"Molti anni fa ai Romani venne un'idea: quella di costruire le
strade con pietre molto grandi... Spesso, la domenica, quando
vado nella chiesa del mio paese, cammino in queste strade
antiche e penso: -Che bel lavoro che hanno fatto i Romani! Senza
di loro le strade non potevano esistere!"
(GIORGIA, CLASSE 2°B, SCUOLA PRIMARIA SALVETTI)
LE MERAVIGLIE DELL'UOMO
Guardo intorno a me e vedo
tante meraviglie che l'uomo
ha costruito con le sue mani,
con la sua mente,
con il suo ingegno,
con il suo cuore.
Opere che rimarranno
anche dopo di lui,
che lo renderanno immortale!
(ARIANNA, CLASSE 5°B, SCUOLA PRIMARIA SALVETTI)
SCANDICCI
"Il lavoro è nato nei millenni
precedenti alla nostra epoca, serve per vivere, se il lavoro non
esistesse moriremmo di fame, quindi il lavoro è importante.
Questo serve anche per imparare il ruolo che l'uomo svolge nella
società. Se si perde il lavoro è un problema grande, perché si
diventa dei barboni"
(LEONARDO, CLASSE 4, SCUOLA PRIMARIA TOTI)
"Senza lavoro il mondo sarebbe vuoto, sarebbe una tristezza
immensa e si vivrebbe per le strade...Il lavoro è indispensabile
per tutti, però io sono rimasto molto male quando ho sentito
dire che ci sono bambini che lavorano, anziché andare a
scuola...e pensare che a volte io mi lamento!
(WALTER, CLASSE 5, SCUOLA PRIMARIA)
"Oggi l'uomo non è considerato per quello che è ma per quello
che fa. Così accade che, una persona anche se è la persona più
buona del mondo, ma fa il netturbino, non viene considerata
molto; però se è la persona più cattiva del mondo ma fa il
senatore o anche il medico, viene considerata degna di rispetto"
(ALISIA, CLASSE 5, ISTITUTO SACRO CUORE)
"La crisi oggi sta aumentando...per fortuna i miei genitori, che
svolgono le professioni di infermiere e commerciante, non sono
disoccupati, però li sento parlare della crisi del lavoro e in
giro c'è tanta preoccupazione per il futuro"
(ANDREA, CLASSE 5, ISTITUTO SACRO CUORE)
ISTITUTO COMPRENSIVO LUIGI
PIRANDELLO
"L'archeologo fa un lavoro che
richiede molta pazienza, lavora con uno scalpellino piccolo
piccolo nei luoghi in cui vissero antiche comunità di uomini in
cerca di armi, pezzi di chiese, vasi o altri manufatti" (ANDREA,
CLASSE 3°A, SCUOLA PRIMARIA CALVINO)
"Ecco l'ora di andare a letto e non ho ancora imparato cosa
studia il paleontologo. Mi sommergo sotto le coperte e inizio a
sognare un paleontologo che lavora..." (ANNA, CLASSE 3°A, SCUOLA
PRIMARIA ITALO CALVINO)
"Come si vivrebbe se non ci fossero autisti, maestre e la
collaborazione di tutti? Come si vivrebbe? Io penso che si
vivrebbe malissimo...In una società è importante la
collaborazione di tutti: dal primo all'ultimo individuo.
(FEDERICA, CLASSE 3°B, SCUOLA PRIMARIA ITALO CALVINO)
CIRCOLO 3 DI FIRENZE
"Abbiamo voluto ricordare gli
antichi lavori che i nostri nonni e bisnonni facevano e vedere
quanto sono cambiati da ieri ad oggi. Un tempo la vita era più
faticosa, mentre noi oggi abbiamo tutto quello che vogliamo.
Ieri questi lavori erano la vita e oggi non li riconosciamo
più...Erano l'arrotino, il lampionaio, il falegname e lo
spazzacamino." (TESTO COLLETTIVO, CLASSI SECONDE, SCUOLA
PRIMARIA DON MINZONI)
"Mamma e papà fanno i cantanti al teatro: spesso io vado ad
ascoltare il loro concerto. Il mio preferito è Mozart, quando
canta la mamma.
Da grande vorrei fare il pianista e suonare Mozart per la mia
mamma. Vorrei cantare nei teatri grandi grandi."
(RODRIGO, CLASSE 3°B, SCUOLA PRIMARIA DON MINZONI)
"A me da grande piacerebbe fare l'archeologo perché vorrei
scoprire cose nuove...vorrei scoprire il mistero del Triangolo
delle Bermude: secondo me non è vero, ma se è vero... dove sono
finiti tutte le navi e gli aerei? Saranno affogati oppure sono
stati scagliati contro degli scogli! A me piacerebbe scoprirlo
anche se rivelo di avere un po' paura" (DANIELE, CLASSE 3°B,
SCUOLA PRIMARIA DON MINZONI)
C'ERA UNA VOLTA UN REGNO
C'era una volta un gran sovrano
d'un regno bello ma molto strano:
era quel regno senza confini
senza ladri né malandrini,
senza palazzi, senza castelli,
senza frontiere, senza cancelli
con molte case, tanti bambini,
con molti alberi, tanti uccellini.
Era la terra dell'impossibile
dove ogni sogno si fa visibile.
Era il regno che non si sa dove sia:
qualcuno lo chiama...fantasia!
(LAVORO COLLETTIVO, CLASSE 4°B, SCUOLA PRIMARIA DON MINZONI)
ISTITUTO COMPRENSIVO GRAMSCI
"Il mio babbo è muratore. Gli
piace molto il suo lavoro ma non l'orario perchè è troppo
faticoso"
(SARA, CLASSE 1° B, SCUOLA PRIMARIA MONTAGNOLA)
"La mia mamma lavora in una ditta di pulizie, il suo lavoro non
le piace molto perchè è troppo stancante e di nessuna
soddisfazione. Inoltre è costretta a lavorare la notte per far
trovare pulito l'ufficio la mattina seguente"
(SOFIA, CLASSE 1° B, SCUOLA PRIMARIA MONTAGNOLA)
"Il lavoro dell'uomo serve per la vita e a mantenere la
famiglia, comprare da mangiare, segnare i bambini a scuola per
fargli imparare a scrivere, leggere, per fargli studiare le
tabelline, le operazioni e tante altre cose. Il lavoro è una
cosa importante perché serve per farci i soldi e con i soldi ci
si fa da mangiare, quindi è una cosa importante quanto bella,
però, se è fatta troppe volte in una giornata, l'uomo si stanca
troppo... Il lavoro è una cosa bella perché alcuni non lo hanno.
Uno può anche perdere il lavoro ma cerca di ricercarlo per
guadagnare soldi per vivere e far vivere alcuni bambini poveri
nei paesi lontani"
(TESTO COLLETTIVO, CLASSE 3°C, SCUOLA PRIMARIA MONTAGNOLA)
FILASTROCCA DEI LAVORI DEI NOSTRI GENITORI
...La mia mamma lavora in un negozio di abbigliamento
e le fa spesso male il mento.
Il mio babbo fa il pescivendolo
e guarda l'orologio a pendolo.
La mia mamma fa la maestra
e le piace tanto la minestra.
Il mio nonno fa l'artista
e viaggia come un camionista.
La mia mamma è una casalinga
e ha paura della siringa!
...Noi che a scuola ancora andiamo
a scrivere le rime ci divertiamo!
(LAVORO COLLETTIVO, CLASSE 2°B, SCUOLA PRIMARIA MONTAGNOLA)
FILASTROCCA DEI MESTIERI
Il mio babbo fa il venditore
e durante la via ha raccolto un fiore.
Il mio babbo fa gli esperimenti
insieme ai suoi studenti.
Il mio babbo fa il geometra in provincia
e, anche se non ha voglia, la mattina ricomincia.
La mia mamma fa la programmatrice
e odia le micie.
Il mio babbo è magazziniere
e il suo lavoro lo fa con molto piacere.
La mia mamma è una maestra
e le voglio un bene extra.
Il mio babbo fa il muratore
e lavora nove ore.
....Tutti i mestieri hanno un gran valore
e solo chi fa è il vero... vincitore!
(LAVORO COLLETTIVO, CLASSE 2°A, SCUOLA PRIMARIA MONTAGNOLA)
ISTITUTO COMPRENSIVO GHIBERTI
"Il lavoro quando lo farò da
grande penso che mi piacerà, ma non lo so. Io non posso lavorare
perché lo dice una legge italiana, però ho il diritto e il
dovere di studiare e di giocare." (LISA, CLASSE 2°A, SCUOLA
PRIMARIA NICCOLINI)
SCUOLA PRIMARIA MARTIN LUTHER
KING
"Se fosse possibile viaggiare nel
tempo, si potrebbe ripercorrere tutta la strada che ha fatto
l'uomo dall'antichità ad oggi e capire quanto il suo lavoro,
l'impegno, la fantasia siano stati importanti per i nostri
giorni...Per concludere ci siamo fatti una domanda: oggi senza
dubbio la nostra vita è più semplice di com'era in passato,
abbiamo tante comodità e passatempi grazie al lavoro dei nostri
predecessori, ma siamo veramente più felici dei nostri antenati?
In molti abbiamo risposto che il nostro bisogno di possedere
sempre cose nuove e migliori, non significa che siamo felici ma
forse eternamente insoddisfatti e tristi; inoltre il lavoro è
diventato pericoloso e spesso rovina l'ambiente che ci circonda"
(TESTO COLLETTIVO, CLASSI 4° A e B, SCUOLA PRIMARIA MARTIN
LUTHER KING)
"Il lavoro è una cosa molto importante per molte nazioni: l'ONU
difende i bambini dallo sfruttamento. Io non lavoro, è contro la
legge! Lo dice anche la Costituzione Italiana. Però il lavoro
della scolara lo faccio! Mi diverte tantissimo! Il mio lavoro è
facile da svolgere e poi non è niente male! E' facile come bere
un bicchier d'acqua. Mi serve per imparare tante meravigliose
cose del mondo." (GIULIA, CLASSE 2°A, SCUOLA PRIMARIA NICCOLINI)
"Salve a tutti, sono una contadina sumera e vivo sulle rive del
fiume Eufrate... Il mio lavoro consiste nel coltivare la terra e
per fare questo uso diversi attrezzi... Coltivo alberi da noci,
albicocchi, palme da datteri, fichi, cipolle, aglio, legumi e ho
pure campi di orzo e frumento da cui ricavo la farina... Conosco
molte piante e a volte vengo chiamata da alcuni malati che mi
chiedono di guarirli con le mie erbe medicinali" (ALESSIA ,
CLASSE 4°A, SCUOLA PRIMARIA NICCOLINI)
"Ciao a tutti, mi presento: io sono Eubashtam, mercante
babilonese, ho ventisette anni e sono orfano di padre. Come già
saprai, il mio lavoro consiste nello scambiare della merce per
poi guadagnare l'oggetto desiderato... Essendo abbastanza umile
non so né leggere né scrivere, ma conosco alcuni simboli della
scrittura fondamentali per il mio lavoro di mercante e so far di
conto... Ah come vorrei essere egiziano, là la vita è più
facile, i lavori sono meno faticosi ed è pieno di gente
simpatica!...Vorrei essere più ricco per cambiare dieta e non
faticare ma, ahimé, la vita è quel che è!"
(MARGHERITA, CLASSE 4°A, SCUOLA PRIMARIA NICCOLINI)
"Di solito i bambini vittime del lavoro minorile cuciono:
palloni da calcio, giubbotti...grazie alle loro piccole
mani...Penso che non siano per niente felici di ciò che son
costretti a fare e credo che qualcuno dovrebbe fare in modo che
ciò non accadesse più." (ANDREA, CLASSE 2°B, SCUOLA PRIMARIA
NICCOLINI)
"Il lavoro è fondamentale per l'uomo, tanto che il lavoro viene
festeggiato il primo maggio. Ogni uomo ha il diritto di lavorare
perché deve poter vivere in modo dignitoso e crescere i propri
figli... I bambini hanno anche loro un lavoro ed è quello di
andare a scuola; è impegnativo, ma se un bambino lo prende come
un gioco tutto diventa più semplice. Spesso le donne devono
impegnarsi più degli uomini perché hanno due lavori cioè badare
i figli e pulire la casa, oltre al lavoro che svolgono." (LAVORO
DI GRUPPO: GIULIA, SAMUELE , RUZHDI, LORENZO, CLASSE 4°B, SCUOLA
PRIMARIA NICCOLINI)
"Da grande farò il disegnatore di fumetti perché disegno
abbastanza bene e poi facendo l'università magari diventerò
anche un professionista, creerò un nuovo eroe e proverò a
vendere i fumetti...Questo è un lavoro che ha bisogno di tanta
attenzione, non devo mai far vedere le cancellature, devo usare
tutta la mia creatività per disegnare bene e seguire la storia
anche se a me non piace. Potrei far divertire le persone con le
storie che ho disegnato mentre io mi sono divertito a far
nascere tutti i miei personaggi." (FRANCESCO, CLASSE 5°A, SCUOLA
PRIMARIA NICCOLINI)
"Il mio sogno è quello di diventare un chimico farmaceutico
perché vorrei inventare medicine nuove per aiutare tante persone
malate. Questo lavoro mette in evidenza la mia voglia di aiutare
gli altri e la mia generosità. Mi piace pensare che il mio
lavoro può fare molto per gli altri: potrebbe portare gioia,
felicità a tante persone e a me una grande soddisfazione. E'
bella la gioia di aiutare gli altri!
(LORENZO, CLASSE 5°A, SCUOLA PRIMARIA NICCOLINI)
"Lavorare è molto importante. Tutti lavorano ogni giorno. I
piccoli lavorano per imparare, lavorando nelle scuole. Ciascuno
può sperimentare tanti lavori e trovare quello che più gli
piace; lavorare per il gusto, infatti, è importante... Lavorando
si fanno soldi, con cui si comprano cibo e acqua, una casa per
mantenere una famiglia. Uno dei lavori più importanti è quello
di chi aiuta l'ambiente e la natura... Voglio salvare quelle
poche foreste che restano!"
(BENCINI, CLASSE 5°A, SCUOLA PRIMARIA ANNA FRANK)
"Il lavoro iniziò con l'uomo sapiens che, senza sapere di averlo
inventato, iniziò a produrre utensili per semplificarsi la vita
e per proteggersi (selci lavorate e capanne)...L'uomo col
passare degli anni ha realizzato varie opere, che potrebbero
sembrare inutili, ma che invece sono importanti per la cultura e
il divertimento...Alcuni uomini hanno lavorato per scrivere
musica e suonarla o cantarla o per scrivere libri. A volte
pensiamo che i lavori siano più o meno importanti, ma possiamo
anche sbagliarci... Importante è il mestiere dell'attore, che sa
interpretare vari personaggi con varie emozioni e in varie
situazioni. Potrebbe sembrare un lavoro inutile perché non
produce niente invece permette alle persone di comprendere
situazioni diverse, di imparare nuove cose e di smuovere i
propri sentimenti e anche queste cose sono importanti per la
vita dell'uomo"
(TESTO COLLETTIVO, CLASSE 4°A, SCUOLA ANNA FRANK)
"Il lavoro serve a rendere migliore la vita dell'uomo e dei suoi
simili...Abbiamo letto l'articolo 4 della nostra Costituzione e
abbiamo capito che il lavoro è un diritto che ogni persona ha,
quando però una persona firma un contratto di lavoro, a quel
punto diventa anche un dovere... Il lavoro permette all'uomo di
distinguersi dagli altri esseri viventi e, grazie al lavoro,
l'uomo ha fatto molte scoperte per migliorare la vita di tutti i
giorni e così dall'età della pietra siamo arrivati ad andare
nello spazio; dalla selce scheggiata al martello pneumatico;
dalla scrittura cuneiforme al computer...Per risolvere i
problemi, l'uomo si è riunito in gruppi e, mettendo insieme le
idee, è riuscito a specializzarsi inventando nuovi mestieri e
nuovi strumenti di lavoro sempre più tecnologici. L'uomo
insomma, qualsiasi lavoro faccia, ha come unico scopo vivere
meglio."
(TESTO COLLETTIVO, CLASSE 4°B, SCUOLA ANNA FRANK)
"I piccoli e i grandi lavorano ogni giorno, perché? Per
necessità, per divertimento, per sfogo?... Il lavoro si è
evoluto, si è semplificato, e purtroppo questa evoluzione ha
tolto il lavoro a un sacco di gente. Queste persone sono state
sostituite dalle macchine e quelle poche che rimangono spesso
tirano una leva a ritmo alternato. Ci sono lavori molto
richiesti come il medico e alcuni che vengono svolti dalla gente
che non può fare altro. Oggi il meccanico non lo fa quasi
nessuno perché è un lavoro che ti spacca la schiena."
( MATTEO, CLASSE 5°A, SCUOLA ANNA FRANK)
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
IL LAVORO
Mani che stanno lavorando,
sudore che cola dalla fronte,
la schiena che fa male,
ginocchia gonfie.
Senza lavoro, l’uomo
Non riesce a mangiare,
senza lavoro, l’uomo
non riesce a stare
senza lavoro l’uomo non riesce a vivere.
Lavorare è come lottare,
chi lotta può perdere,
chi non lotta, ha già perso.
Loredana, 3A, ‘Fucini’
PASSO DOPO PASSO
L’uomo da sempre ha compiuto dei passi
Che lo hanno portato davanti a dei massi…
…dei massi pesanti da sollevare,
massi difficili da scavalcare…
ma con la voglie di un nuovo orizzonte
il masso diventa l’inizio di un ponte…
un ponte di passi e non di mattoni,
passi di uomini e delle loro invenzioni
………….
Anche Colombo nel mare impetuoso
Tra schiume e tempeste non si è dato riposo
Fin quando un giorno, nel cielo stellato
Vide un mondo mai disegnato
…….
Lucia, 2B, ‘Fucini’
Vedo mio papà come un eroe, come
Spiderman, Superman o addirittura Barman, ed è vero, può
sembrare un pensiero infantile, ma io la penso così. Il suo
lavoro può essere paragonato ad una missione, dove tutto viene
fatto per il prossimo, …in situazioni che posso essere più o
meno critiche…Diversi sono i casi in cui con la pacatezza e la
riservatezza mio padre interviene per cercare di risolvere i
problemi ai cittadini… (Martina, 3D, ‘Fucini’)
… A volte si considera il lavoro solo come il mezzo per
procurarsi i beni necessari alla vita materiale; invece il
lavoro può procurare all’uomo un’intima gioia. Con il lavoro
l’uomo capisce l’importanza della sua opera nel mondo e trova
uno scopo che non sempre si traduce in un guadagno
monetizzabile, ma sicuramente in realizzazione, formazione di
personalità, fiducia, soddisfazione e sicurezza nelle proprie
capacità… (Matteo, 3D ‘B. Angelico’)
…Il lavoro spesso rispecchia il carattere della persona che lo
svolge, talvolta la sua personalità e quando lavoriamo apriamo
la mente al mondo, alla nostra società, al nostro futuro.
Lavorando si imparano molte cose sconosciute, certe volte
riusciamo a capire come siamo… (Matilde, 3D ‘B. Angelico’)
…Dinanzi a questa dura realtà noi studenti ci scoraggiamo un
po’; inoltre sarà molto difficile per noi entrare nel mondo del
lavoro, ma dobbiamo fare la nostra parte. Dovremo aprirci a
nuove culture e modi di lavorare, essere flessibili, fare i
lavori che saranno più utili, anche se meno belli e comodi e per
una buona comunicazione con gli altri paesi dovremo essere
capaci di parlare in più lingue diverse… (Diana, 3D ‘Beato
Angelico’)
Magari ad un monaco il nostro stile di vita potrebbe sembrare
bizzarro: lavorare solo 5 o 6 giorni a settimana, oppure
consumare regolarmente carne e mangiare in compagnia della
televisione, viaggiare in automobile invece che a piedi…
(Elena, 1F, ‘B.Angelico’)
L’uomo fino dalla sua comparsa sulla Terra, si è saputo
adattare. Ha imparato a comunicare, a vivere con gli altri
uomini, a cacciare in gruppo. L’uomo quindi ha vissuto e vive
ancora oggi in gruppo, come una grande comunità. … Non acclamate
coloro che pensano di saper fare tutto da soli, perché non ci
riusciranno.
L’uomo ha unito il suo cuore e la sua mente a quelle degli altri
e insieme ha mutato la terra. Se oggi abbiamo ospedali, case
riscaldate, scuole per imparare, giardini, chiese dove pregare,
aerei veloci per visitare il mondo e molto, molto altro lo
dobbiamo ai nostri antenati che restando uniti con altro uomini
ci hanno regalato un futuro migliore Ora tocca a noi restare
uniti mantenendo il mondo e le leggi, con le votazioni.
(Matteo, 1D ‘Compagni-Carducci’)
Il lavoro è sempre esistito, ma si è, col tempo, sviluppato e
sono cambiate le esigenze. Per esempio oggi non c’è più la
necessità di un lattaio, perché basta andare a un supermercato
dove il latte lo trovi già confezionato. … è cambiata anche
l’età in cui si inizia a lavorare: prima si cominciava già a
dodici anni, mentre oggi ci sono persone che ancora a
venticinque/trenta anni non lavorano, non studiano e vengono
mantenuti dai genitori… (Diletta, Adele, Marta, Emma,
Alessia, 2H, ‘Papini’)
…Il lavoro però dà anche tante soddisfazioni: Vedere nascere
un’opera, grande o piccola che sia, grazie all’attività delle
proprie mani è una cosa molto bella, lo sanno tutti quelli che
l’hanno provata. Questo è possibile sia che lo si faccia da
soli, per esempio come fa un artigiano, sia che lo si faccia
insieme ad altri, come per esempio per una grande costruzione,
come un ponte, un palazzo, una diga, una nave… Anche chi non
produce opere materiali però può trovare soddisfazione, per
esempio anche uno scrittore vede che col suo lavoro può cambiare
le idee delle persone….Quando un uomo ha la fortuna di poter
scegliere il lavoro che preferisce, sente che sta facendo una
cosa che è simile a una scoperta. Penso al lavoro di uno
scienziato o di un archeologo, ma anche di un meccanico che
ripara una macchina, di uno speleologo, di un cuoco, di un
astronauta, di chi produce un film, di che guida una fabbrica...
(Samuele, Giacomo, 2A ‘S. Brunone’)
Il lavoro per me è quella cosa che mi garantirà il futuro, che
mi permetterà di soddisfare me e chi mi sta vicino, mi
permetterà di sentirmi realizzato e di imparare sempre cose
nuove: anche se dovrò fare sempre le stesse cose, ragionare
nello stesso modo, cercherò di perfezionarmi come ha fatto
l’uomo nel corso dei millenni. ….l’uomo ha iniziato a creare
oggetti, a perfezionarli , a utilizzarli per il bene della
propria famiglia, per poter mangiare e per impressionare
progettando e poi costruendo cose grandiose…. (Gabriele, 3D,
‘Gramsci’)
Per lavorare
ci si deve alzare:
perciò ci vuole fatica
ed è una cosa antica.
Oltre al fatto di guadagnare
Il lavoro serve anche per imparare
Ci aiuta a fare amicizia
Ed è un antidoto alla pigrizia.
(Anita, 3D, ‘Gramsci’)
…L’uomo ha cambiato il mondo per
la sua comodità e necessità… Dopo la nascita delle città, l’uomo
ha fondato regni e imperi, ha migliorato la propria vita
attraverso il lavoro. Un nuovo modo di svolgere il lavoro è
stata la collaborazione : l’uomo ha fondato associazioni dette
Arti, in cui tutti praticavano lo stesso mestiere e si aiutavano
per migliorare. …Nel corso del ‘900 ha ottenuto il
riconoscimento dei suoi diritti come lavoratore… Noi svolgiamo
una vita degna della nostra persona, comunque siamo arrivati a
questi livelli grazie anche all’impegno dei nostri antenati, i
quali hanno trasformato pian piano il nostro pianeta in un luogo
fantastico e pieno di attività di ogni genere; noi siamo
fortunati a vivere in questo momento di pace e di serenità; non
dobbiamo dimenticare che viviamo nella parte più ricca e
fortunata del mondo… (Federico, Jacopo, 2F, ‘Fermi’)
La mia mamma lavora in una casa di riposo con gli anziani e
invece mio babbo lavora in Perù in una fabbrica dove si vende la
carne, il pollo… Io non voglio fare di lavoro quello che fanno i
miei perché non mi piace. Non vorrei essere lì a guardare gli
anziani, mi annoierei e non vorrei tagliare la carne, mi farei
male alle mani.. Ancora sono indecisa però se scelgo un lavoro
deve essere un lavoro che mi piaccia e che mi diverta. (Melissa,
Centro Giufà, ‘Ghiberti’)
…Grandi costruzioni sono state realizzate con enorme fatica
dall’uomo per motivi religiosi e per appagare necessità
spirituali, come le piramidi e le ziqqurat nell’antichità o come
le grandi cattedrali cristiani e le moschee arabe … Moltissimi
uomini hanno lavorato, e molti hanno anche perso la vita, per
costruire le prime ferrovie che hanno permesso all’uomo di
viaggiare, di conoscere il mondo e di incontrarsi…. molti
uomini, soprattutto nelle grandi città, vivono esclusivamente in
funzione del lavoro, correndo tutto il giorno come formiche
impazzite alla ricerca del guadagno. Ma, come dicevano gli
Indiani d’America….’L’uomo non è stato creato per vivere come le
formiche, ma deve avere il tempo di fermarsi per parlare con i
suoi simili, deve avere il tempo di sollevare la testa per
guardare il cielo’. (Filippo, 2E, ‘Ghiberti’)
I lavori più frequenti a Firenze, all’inizio del secolo
scorso,erano quelli artigianali. Le donne facevano a mano i
cappelli, le sedie e le borse tutte in paglia nelle botteghe di
Borgo san Lorenzo. C’erano anche le cosiddette ragazze di san
Frediano che lavoravano la seta nei cortili delle case, facevano
dei bellissimi ricami sulle camicie e sulle vestaglie
soprattutto dei nobili. C’erano anche le industrie che poi sono
diventate famose come il calzaturificio Ferragamo... quella del
Borotalco, la Manetti & Roberts a Rifredi, c’era anche quella
della Superpila per le lampadine dove tanti giovani fiorentini
ci lavoravano. C’erano anche lavori più umili come alla
Manifattura Tabacchi, dove ci lavoravano soprattutto le donne
perché costavano di meno, dette sigaraie. (Giovanni e
Roberto, 1E, ‘Ghiberti’)
I miei nonni paterni ormai sono in pensione, però mio nonno
qualche volta va a lavorare alla sua vecchia cartoleria, che ha
venduto tanto tempo fa… (Benedetta, 1D ’Ghiberti’)
…Ci sono persone che ritengono il loro mestiere uno sforzo
enorme. Anche i miei genitori come tanti nelle loro attività si
impegnano e compiono sforzi però ne sono felici. Penso che ogni
lavoro se fatto con passione, onestà e cuore sia per chi lo fa
gratificante, e di aiuto per la società, come un tassello per
completare un puzzle. (Rebecca, 1D ‘Ghiberti’)
…Una frase di un minatore
sopravvissuto alla tragedia di Marcinelle, una miniera in cui
morirono più di 250 lavoratori, può aiutarci a capire. Egli
disse: ‘…vuole sapere perché 50 anni fa tanti miei compagni
rimasero sepolti in galleria? Non si trattò di un corto circuito
o di un semplice incidente tecnico, ma perché allora il carbone
valeva più della vita umana. Se non vuoi che le persone muoiano,
allora la vita deve valere più del carbone…’
(Niccolò, Matteo,Gabriele e Alessandro, 2C ‘Ghiberti’)
Un film che mi è piaciuto molto è ‘Nuovo Cinema Paradiso’. Il
film mostra dei lavori come il proiezionista che oggi tendono a
scomparire, perché ormai i metodi di proiezione sono sempre più
innovativi, infatti i nuovi proiettori rendono il lavoro del
proiezionista come un controllore che verifica che la macchina
non si inceppi. (Thomas, 3F ‘Ghiberti’)
Amico mio, sono qui nel buio e nell’afa dello stanzone della
fabbrica. …Mi mancano tanto i miei genitori: da quando sono qui
ho l’ordine di pensare solo a intrecciare i fili sul telaio ed a
fare un lavoro a opera d’arte, altrimenti la frusta schiocca per
tutti, ma soprattutto per me che sono una ragazza…dopo due ore
il cervello non comanda più le mani ed esse anno da sole, su e
giù, su e giù. Mentre sono in ginocchio penso a quanto sarebbe
bello essere a guardare la lavagna, sfogliare un libro,
ascoltare poesie e fare espressioni… (Francesca, 3F ‘Ghiberti’)
l bisnonno coltivava e arava la terra, invece la bisnonna
raccoglieva uva e olive senza nessun aiuto da parte di macchine.
… Mia nonna era una ragioniera in una ditta conserviera (
precisamente preparava le buste paga per gli operai) … Il nonno
di mio nonno faceva da ‘corriere’ dell’epoca, portando merci da
Montespertoli a Firenze con il calesse e i cavalli… (Camilla,
2B, ‘Ghiberti’)
La frase ‘di tutto quel caffè ora un chicco soltanto vale più
del campesino, del raccolto e del suo campo’ esprime il culmine
della disuguaglianza, infatti i campesinos vengono pagati
pochissimo e sono coloro che non hanno niente, non hanno niente
perché per anni sono stati sfruttati da noi europei, e lo sono
ancora. Sono molto poveri e questa povertà produce un vortice di
conseguenze che producono altra povertà, in maniera quasi
inarrestabile. …’Un’ora di lavoro ha lo stesso valore se sei un
contadino o un illustre scrittore’ (Miriam, 3B ‘Ghiberti’)
CTP Scuola ‘BEATO ANGELICO’
…ho lasciato il mio paese perché
ho capito che lì non avevo possibilità di lavoro per quanto io
mi impegnassi. Il mio sogno è di lavorare in mezzo ai malati ed
aiutarli e ho ricominciato a studiare in Italia perché voglio
iscrivermi all’Università di infermieristica e, un giorno, poter
lavorare come infermiera. (Joy, Monoennio CTP)
…Il lavoro nel mondo dell’edilizia è molto duro. Mi alzo presto
alle 5 di mattina. Nell’ambiente di lavoro possiamo essere
all’aperto oppure al chiuso. D’inverno è molto duro perché
abbiamo le mani ghiacciate. D’estate è molto meglio perché è
caldo. Dopo un mese di prova il capocantiere mi ha assunto per
sei mesi con un contratto rinnovabile. Ero troppo contento di
rinnovare il mio contratto!… (Omar, CTP)
…Dopo undici anni mio padre ha un lavoro fisso : lavora in una
ditta molto conosciuta… Invece mia madre fa la casalinga e io e
mio fratello studiamo. (Raul, CTP)
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