CONCORSO "CHI SCRIVE, CHI LEGGE" - VIII EDIZIONE 


Relazione degli allievi del Liceo Scientifico Russell Newton di Scandicci

Scrivere, dare ad altre persone la chiave per entrare in un mondo fatto di parole, nudi caratteri neri su di un semplice foglio, che si uniscono creando piano piano i contorni di un fantastico mondo, questo fanno i ragazzi in questo concorso, emozionano, colorano con i propri colori gli avvenimenti che ci succedono intorno, con parole semplici fanno capire ciò che è davvero importante ma che molto spesso sfugge. Ormai questo concorso è decollato, 8° anno, io che ho partecipato, che sono stata fabbro di chiavi del mio mondo, sempre stata da quella parte in cui si tiene la penna in mano, quest’anno ho fatto parte delle persone che correggono migliaia di elaborati di altrettanti scrittori. Avevo perso il contatto con questo concorso, erano tre anni che non ne parlavo più, poi per caso ho incontrato il papà di questo concorso che mi ha chiesto di far parte della commissione. Dopo 8 anni, ancora ragazzi di svariate età si sedevano, anche se per pochi minuti e delineavano i contorni dei loro pensieri, dopo 8 anni, questo concorso piace ancora, non importa l’argomento che si sceglie, tutti i bambini, i ragazzi hanno un’idea al riguardo, qualcosa che vorrebbero far sapere.
Passare dalla parte della penna a quello in cui si ha il foglio di qualcun altro in mano è stata una sensazione bellissima, farmi emozionare, prendere, da discorsi altrui, sentire che ci sono ragazzi che vogliono scrivere, parlare, discutere di tutto ciò che c’è, facendo un concorso, mi ha fatto vedere ancora di più la potenza di una penna, un foglio bianco e di una mano che fa prendere forma a quei mille filamenti che corrono nelle menti, un potere che tutti hanno e che le persone che hanno partecipato a questo concorso ci hanno dimostrato di avere.

Raffaella A.

Relazione degli allievi del Liceo Scientifico Linguistico Machiavelli - Capponi

L’atto di scrivere risponde prima di tutto ad una necessità di espressione individuale, di dialogo con se stessi. Una penna e un foglio bianco ci aiutano a riordinare i nostri pensieri, ma anche a capire veramente, a fondo, quali siano i nostri desideri, i nostri sogni, le nostre paure. Chi ha mai tenuto un diario sa bene che la carta è per sua natura un interlocutore d’eccezione, affidabile e silenzioso. Ma la funzione della scrittura - a qualsiasi livello essa praticata - non si limita ad una individualistica autoanalisi, perché, ricordiamolo, scrivere significa anche e soprattutto comunicare. Scriviamo qualcosa perché vogliamo farlo sapere agli altri, perché crediamo che sia importante. Ecco perché iniziative come quella promossa dall’ Istituto comprensivo Ghiberti non possono che riscontrare consensi unanimi. Quest’anno il concorso è arrivato all’ ottava edizione, il tema è “Facciamo un mondo più giusto, salviamolo dal degrado e dalla perdita dei valori umani.” Molto importante è il ruolo di incoraggiamento alla creatività ed all’espressione assunto da una tale iniziativa. Ci appare particolarmente importante anche la possibilità di dialogo che ci offrono questi elaborati.
Correggerli è stato per noi studenti del liceo linguistico Machiavelli-Capponi, una piacevole esperienza di confronto con i giovani partecipanti all’iniziativa e di collaborazione con gli insegnanti delle diverse scuole che con noi hanno corretto e valutato gli elaborati. Infatti, una delle caratteristiche che fanno di questo concorso un momento particolarmente positivo e stimolante, ma anche abbastanza raro nel suo genere, è appunto il rapporto di cooperazione che viene ad instaurarsi tra studenti e professori, dimensione che, a nostro avviso, è capace di portare un arricchimento su entrambi i fronti. Concludendo ci complimentiamo con i vincitori, ma anche con gli altri partecipanti al concorso, a nostro avviso egualmente meritevoli.

Letizia S., Giulia B., Alessandra F., Francesca S., Sara V.,
Marta L., Alice M., Charlotte P., Virginia L., Alessandra D. T.

 

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