CONCORSO "CHI SCRIVE, CHI LEGGE" - primi classificati

Nei tuoi occhi vedo…
Nei tuoi occhi Lia vedo...
I tuoi occhi marroni
Mi parlano di te.
Lucidi se sei triste
Accesi se sei felice.
Mi specchio
nel loro sguardo
e conosco
i tuoi pensieri
sempre.
Martina V. classe 4ªB G.B. “Niccolini” 
Lo sguardo di una madre
Le troppe volte che ho sbagliato
sono stato sempre consolato.
Da quegli occhi dolci e sereni
che mi hanno detto
che non importa se ho sbagliato
non è mica un reato.

La sua bocca in un istante
è diventata rassicurante.
Lorenzo C. classe 4° Scuola Parificata “Monticelli”
Gli occhi del mondo
Mi tuffo nel mare degli occhi tuoi.
Naufraga, approdo su coste

inesplorate
sono le terre
dove cammino.

Sorridi
raggi caldi di sole.
Piangi
lacrime amare
cadono a terra,
piovono
su di me.
E quando sospiri,
il vento
mi porta via,
nella tristezza
o nella gioia
della mente tua.

Questi sono gli occhi tuoi.

Diciamo:
“Parliamo con gli occhi”,
ma quante persone
con gli occhi
svelano le loro sofferenze,
e nessuno le ascolta.

Solo nero, buio, terrore,
negli occhi loro,
un triste pianto che,
nella verità,
nessuno nota più.
Non esiste niente,
nessuno,vuoto
non più un sorriso
nei loro occhi,
precipita
chi li scopre.

Se solo
dagli occhi
la verità viene fuori,
allora,
c’è una verità,
che tutti devono conoscere:
la “Gioia”.
E finalmente potrò tornare
a tuffarmi
negli occhi del Mondo.

Virginia C. 1°G Scuola Media Statale Ghiberti”
 
Lo sguardo e il viso
Lo sguardo di un amico
dolce e sincero
come l’amicizia che ci lega;
lo sguardo di una donna
impaurita e sconcertata
nel buio della notte;
il viso di un bambino
piccolo e indifeso
protetto ancora dalla sua mamma;
il viso di un neonato
morbido e soffice
ancora incapace di difendersi.
Se i miei occhi potessero parlare
tu capiresti quello che ti voglio dire;
se i miei occhi non possono parlare
cerca di capirmi e stammi vicino.
Quando ti guardo mi rendi felice,
quando ti penso cerco di dimenticarti.
Quando mi guardi mi sento insicura,
se tu potessi cambiare questa figura
la mia vita sarebbe sicura.
Il tuo viso è dolce
La tua pelle morbida…
Tu mi piaci
Come vorrei far parte della tua vita.

Simona U. classe 2° C Scuola Media I .C. S.
Ciresola Milano
 

Il compagno

Il suo sguardo amareggiato mi riempiva di tristezza nel profondo del cuore. I piccoli occhi marroni erano spenti e vedendoli mi davano un senso di solitudine. La bocca, sempre sorridente era ferma come se gliel’avessero imprigionata Il suo volto era afflitto. Cercava di essere forte e di resistere, ma non ce la faceva. Dai suoi occhi partì una lacrima con dentro tanta rabbia. Soffriva per le prese di giro dei compagni e il suo volto era sempre più malinconico. Un ultimo sguardo intenso e avvilito mi fece capire che voleva strare solo.

Simone B classe 5° B scuola G.B. Niccolini


Il volto umano, espressione di sentimenti
Da sempre gli occhi sono stati definiti lo specchio dell’anima. Infatti, da essi e dal viso si possono capire tante cose. Si può capire se una persona è triste, se è felice, se è emozionata oppure preoccupata. Molto spesso è proprio il volto che ti tradisce: non vorresti dire una cosa ad una persona, ma essa te la legge in faccia. Guardando un bambino che dorme nel suo lettino si vedono sul suo viso la pace e la tranquillità. Invece quando piange, si capisce subito che ha bisogno di qualcosa. Dal viso si può capire se una persona è emozionata. Infatti a tutti può essere capitato di arrossire per esempio ad una interrogazione o ad un appuntamento con un ragazzo o una ragazza per cui la persona ha un debole. Alla televisione molto spesso si vedono immagini di guerra e osservando tutti quei bambini e quelle persone che sono state
più sfortunate di me, vedo in loro tutta la tristezza e la disperazione e sto anch’io un po’ male. Lo sguardo esprime anche i sentimenti che una persona vorrebbe tenere nascosti. A me è capitato per esempio che a volte torno da scuola un po’ mogia e la mamma capisce subito che è andato storto
qualche compito o qualche interrogazione o che ho litigato con qualche compagno. Un’altra volta che lo sguardo ha permesso a mia madre di capire i miei sentimenti è stato quando venivo esclusa al centro sportivo San Michele. Ero molto triste e non volevo dire niente a mia mamma per non farla stare male, ma purtroppo anche lì il viso mi ha tradito e lei ha scoperto tutto. Tanti anni fa, mia nonna aveva un cane di nome Sally a cui ero molto affezionata e con cui giocavo sempre. Era molto vecchio e malato per via della vecchiaia. Un giorno mia madre venne a prendermi a scuola con una strana faccia; le domandai per diverse volte come stava Sally e lei fece finta di non sentirmi. Da quel momento capii, anche senza che lei dicesse qualcosa, che Sally era morto e che non avrei avuto più un
cane con cui giocare. Anche quella volta in cui io e mia mamma andammo a prendere le analisi per vedere se era rimasta incinta, capii subito, mentre stava aprendo la busta, che, da quel momento, la mia vita sarebbe cambiata, sarebbe arrivato un piccolo esserino nella mia famiglia che avrebbe limitato il mio ruolo di protagonista, ma mi avrebbe portato anche tanta felicità. In quell’istante, anche mia madre, vedendomi, capì che anch’io avevo capito.
Federica D.M. classe 2°F Scuola Media Ghiberti

La mia compagna Carolina
La mia amica Carolina sono cinque anni che la conosco e in tutto questo tempo ho visto i suoi cambiamenti di espressione. Quando è triste le sopracciglia le si incurvano, sul viso appaiono delle rughe giganti, la sua bocca è imbronciata e i suoi occhi marroni sono lucidi. Quando è felice, invece, la sua faccia è rosata, la sua espressione è allegra come un gabbiano felice che vola. I suoi occhi grandi e profondi hanno un’espressione intensa e vispa. Dalla sua bocca piccola e fine escono tre denti bianchi, come una nevicata d’inverno. Quando è arrabbiata, la sua espressione diventa infelice, la sua pelle si ritira come il sole che tramonta, le sue sopracciglia si piegano all’ingiù, come un pulcino appena nato. Quando è nervosa , invece, stringe i denti e la sua bocca diventa più piccola del solito, si zittisce e la sua espressione è pensierosa come se stesse risolvendo un difficile problema di matematica. Quando è a disagio, la sua espressione è malinconica, il suo viso diventa pallido, come una palla di neve che si scioglie lentamente e piano piano diventa acqua. Quando ha paura, la sua espressione diventa attenta ad ogni particolare sospetto, trema tutta dal viso ai piedi e i suoi denti si sfregano come un bastone dentro la ruota. I suoi occhi sono profondi e sporgenti come se fissasse qualcosa di molto attraente. Carolina è quasi sempre tranquilla e spensierata. Le sopracciglia restano lisce e sul viso compare l’ombra di una ruga. Quando ha bisogno di coccole la sua espressione è allegra e molto affettuosa. I suoi occhi sono dolci e le sue guance diventano rosse come un peperone. Carolina sa concretarsi facilmente anche quando c’è molta confusione. La sua espressione rimane tranquilla e i suoi occhi restano sereni.
Alessandra B. classe 5°B Scuola M.L.King

indietro