Alcuni giorni dopo la vista al museo della preistoria,
è venuta a scuola un'archeologa di nome Maddalena. Al museo avevamo
visto molti resti della preistoria e tutti ci avevano affascinato. Con
Maddalena abbiamo riprodotto le pitture rupestri.
Gli uomini del Paleolitico
le facevano in fondo alle caverne per augurare una buona
caccia, erano veri e propri riti propiziatori ed è per questo che le
facevano di nascosto; invece, nel neolitico, le facevano fuori ed
avevano lo scopo di far capire a tutto il villaggio come si era
svolta la caccia. |
|
Per fare i graffiti ci
siamo divisi in gruppi, ci siamo procurati dei grandi fogli color
beige, del carbone e delle terre colorate. |

|
Maddalena ci ha dato delle immagini; noi abbiamo scelto
quella che ci piaceva di più e abbiamo ricopiato il graffito sul foglio
ingrandendolo, stando
attenti a non pigiare troppo con il lapis.
|
|
|

|
Terminato il disegno, abbiamo preso dei pezzi di carbone
e abbiamo iniziato a contornarlo. |
|
|

|
Poi abbiamo preso la
polverina rossa e con le mani abbiamo cominciato
a spanderla
all'interno del disegno. |

|
|
|
Per colorare il nostro graffito abbiamo usato
della terra di colore giallo e dopo con dei pezzetti di carbone abbiamo
ripassato nuovamente i contorni. |

|
|
|
 |
Per fare la nostra pittura abbiamo usato
solo il carbone, infatti il disegno originale era tutto nero. Così
abbiamo preso il carbone, lo abbiamo sminuzzato e abbiamo cominciato a
spanderlo sul disegno. Si doveva partire dal bordo e sfumarlo via via
che si andava verso l'interno. |
|
|
 |
Le pitture che abbiamo riprodotto
noi sono state fatte
dagli uomini del Neolitico; le persone sono "uomini stecchino" e sono
così stilizzate da essere dei veri e propri simboli. |

|
|
|

|
Per ultima cosa
abbiamo preso dei cartellini e ci abbiamo scritto il nome della
località dove la pittura è stata trovata. La nostra è stata
ritrovata in una grotta ad Hauvet in Francia, rappresenta dei bovidi e risale al
Paleolitico. |
|
Ed ecco alcuni dei nostri capolavori
|
 |

|

|
indice
|