DI MARE IN MARE

Rignano
classi 5^

Dopo cinque lunghi anni di richieste e suppliche le maestre hanno acconsentito a partecipare alla rassegna teatrale Garibaldina 2006 con un nostro spettacolo teatrale.

il teatro Garibaldi

Noi abbiamo partecipato alla Garibaldina, cioè un'esibizione di teatro per ragazzi. Il nostro spettacolo s'intitolava "Di mare in mare". Questo spettacolo è nato quando noi eravamo in quarta, infatti a quei tempi noi avevamo inventato delle storie fantastiche, che poi abbiamo unito e fatto diventare spettacolo per la festa della Toscana.
Noi, le maestre e Miriam, una regista teatrale, abbiamo montato uno spettacolo. Le storie erano scritte e inventate da noi. In questo spettacolo si usava molto il linguaggio gestuale, ma anche parlato. Il tema era sulla differenza, situazioni di diversità e reazioni ad essa.
Lo spettacolo a noi è piaciuto perchè al posto delle scenografie abbiamo usato il nostro corpo per costruire l'ambiente e abbiamo scoperto che con il corpo puoi fare moltissime cose e puoi trasmettere tante emozioni.
Durante le prove credevamo che lo spettacolo durasse moltissimo, mentre sul palco lo spettacolo sembrava cortissimo, divertente e pieno di emozioni.

il mare in tempesta

Nina attira le belve con la sua bistecca

Le emozioni che abbiamo provato sono tante: paura, sofferenza, noia, felicità, tristezza e emozione. La paura e l'emozione ci sono state quando dovevamo salire sul palco per la prima volta perchè c'erano moltissime persone a vederci. Mentre la sofferenza e la noia c'erano state quando facevamo le prove, non tutti i bambini stavano attenti e di seguito le maestre si arrabbiavano, quindi si perdeva tempo e ci annoiavamo. La felicità l'abbiamo provata quando noi avevamo finito lo spettacolo e tutti erano molto entusiasti di noi. La tristezza c'è stata quando Miriam se ne è andata perchè avevamo finito lo spettacolo.
E' una bellissima esperienza composta da tantissime emozioni: paura, allegria, tristezza, rabbia, ma soprattutto la voglia di andare in bagno quando tocca a noi. E' molto dura mettere su lo spettacolo. La paura di sbagliare è tanta, ma anche la soddisfazione di sentire uno scroscio di applausi alla fine. Per fortuna ci ha aiutato, molto pazientemente, Miriam che ci ha dato ottimi consigli su come muoverci e comportarci sul palco; ci ha aiutato a sconfiggere le nostre paure, "le belve di Nina", il trucco è non guardare la platea.
La mattina dello spettacolo, quando il sipario era ancora chiuso Miriam è venuta da noi e, dandoci un bacio sulla fronte ciascuno, e dicendo una parola magica ci ha augurato buona fortuna. Alla fine dello spettacolo tutti, in platea, ci hanno applaudito
La sera dello spettacolo, quando lo facevamo vedere ai genitori, eravamo molto emozionati, tremavamo come delle foglie perchè avevamo una paura matta di sbagliare o di non ricordarsi qualcosa. Il giorno dopo eravamo impauriti più della sera prima perchè pensavamo che il pubblico dei bambini ci fischiasse, ma alla fine siamo tornati a scuola con tanti complimenti.

le belve feroci

tutta la città rifiuta Nina

Abbiamo fatto tante, tante, tante prove e a volte ci si annoiava per il ripetere sempre le scene. Alcuni momenti erano faticosi perchè bisognava stare in delle posizioni scomode per molto tempo.
Per me il teatro è una cosa bella però è anche un po' noioso. Le prove erano noiose perchè ci si fermava sempre, facevamo un esercizio di stare neutri, io all'inizio non riuscivo a stare ferma. Quando arrivava Miriam a me non stava bene che cambiasse sempre tutto.
Io la sera dello spettacolo sono andato quattro volte in bagno. Quando siamo entrati sul palcoscenico c'era il Garibaldi tutto pieno. Quando era finito lo spettacolo sono andato un'altra volta in bagno.

il sindaco di Lungapolis mette alla prova Nina

Quando ero sul palco mi veniva da ridere, ma dopo mi sono calmata. Alla fine mi sono molto divertita perchè è venuto un bello spettacolo. il paese spigoloso Ero emozionatissima, mentre Loredana ci presentava mi faceva male la pancia, mi veniva da ridere e non riuscivo a stare ferma.
Mentre aspettavamo il nostro momento eravamo in ansia perchè credevamo che lo spettacolo non sarebbe riuscito, eravamo sulle spine, dietro le quinte e ci auguravamo buona fortuna a vicenda. Alla fine dello spettacolo ci siamo sentite rilassate, soddisfatte, felici.
Quando andammo a provare sul palcoscenico del Garibaldi eravamo emozionati anche senza spettatori e dal palcoscenico il Garibaldi sembrava più piccolo che a vederlo dalla platea. Lo spettacolo è riuscito alla perfezione e noi siamo molto fieri e soddisfatti di tutto ciò. Per realizzare questo spettacolo ci è voluto molto tempo e pazienza, ma la cosa da non dimenticare è che abbiamo sudato più di sette camicie (magliette).

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