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				| Il 7 giugno, 
				alcune mamme, “Topi di biblioteca”, ci hanno intrattenuto con 
				uno spettacolo, che parlava di un bambino di nome Marco, che 
				pensava soltanto a sé. Il giorno del suo compleanno, il nonno gli aveva regalato uno 
				specchio.
 Marco pensava che, se fosse stato una femmina, ci avrebbe 
				volentieri sfilato davanti…
 Ad un tratto, dallo specchio è spuntata fuori una fata e ha 
				detto a Marco che il suo comportamento non era giusto.
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				| Dallo 
				specchio uscivano fuori delle letterine che rappresentavano i 
				modi in cui ci si può comportare. 
				Per esempio la C voleva dire 
				COMPRENSIONE, COLLABORAZIONE, CORTESIA, CORAGGIO, ma anche 
				CATTIVERIA. C'erano anche la E come 
				EDUCAZIONE, ECOLOGIA; la D come DOLCEZZA, DILIGENZA, 
				DETERMINAZIONE... |  
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				 | Noi avevamo una 
				paletta rossa e una verde, per scegliere il comportamento giusto |  
				| Alla fine le 
				letterine hanno formato la parola COMPORTEDUCHIAMOCI | 
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				 | Alla fine dello 
				spettacolo le mamme ci hanno chiesto se avevamo capito “la 
				morale” e noi abbiamo risposto che questo spettacolo ci voleva 
				insegnare:
 • che bisogna aiutare le persone e non pensare solo a noi ;
 • che non si deve prendere in giro nessuno;
 • che si deve rispettare l’ambiente che ci circonda;
 • che non si può essere tutti uguali;
 • che tutti hanno un ruolo, sono importanti,
 • che bisogna essere educati con le persone e con l’ambiente;
 • che non bisogna buttare niente per la strada, essere gentili 
				con tutti, accettare quello che ci regalano;
 • che bisogna essere tutti amici;
 • amicizia, amore, aiutare gli altri sono il comportamento da 
				seguire;
 • bisogna vivere meglio insieme e rispettare la natura.
 
 Alla fine dello spettacolo ci hanno regalato un foglio 
				arrotolato, l’abbiamo aperto e abbiamo letto cosa c’era scritto.
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				| La 
				parte che è piaciuta di più alla maggioranza di noi è stata 
				quando Marco diceva che lui le lucertole le pestava, ma quando 
				la fata lo ha sentito, si è corretto dicendo: “Io le accarezzo!” 
 
 
 Questa giornata entusiasmante si è conclusa con un buonissimo 
				rinfresco offerto dalle mamme.
 
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