Billy Elliot

Giovedì 29 novembre abbiamo visto un film che parlava di un bambino: Billy Elliot, molto appassionato alla danza. Suo padre voleva, però, che Billy facesse uno sport tipico da maschi, il pugilato. All’inizio Biily cerca di accontentare suo padre, ma nella stessa palestra dove faceva pugilato, c’erano delle bambine che facevano danza. Billy prova a ballare e scopre di avere talento per la danza, da quel giorno, di nascosto a suo padre, comincia a danzare. Questa storia va avanti per un po’ di tempo fino a quando la verità viene a galla: sua padre lo scopre a danzare e da quanto è arrabbiato lo prende a botte e gli proibisce di continuare a prendere lezioni.
	Una sera, però, il padre scopre Billy ballare insieme a un amico: Billy, invece di scappare, continua a ballare davanti al padre guardandolo negli occhi. Il padre si rende conto che Billy ha un vero e proprio talento e quindi non solo non può obbligarlo a fare un’attività che non gli piace, ma soprattutto non può impedirgli di fare quello che per lui è importante. Il padre mette insieme i soldi per accompagnare Billy a Londra a fare un provino per poter frequentare una famosa scuola di ballo. Qualche giorno più tardi Billy riceve la lettera in cui gli dicono che è stato ammesso alla scuola.
Passano gli anni e il padre e il fratello vanno a teatro a vedere Billy che entra sul palcoscenico spiccando un grandissimo salto: la sua famiglia sta assistendo al suo spettacolo e alla forza della sua passione. Questo film ci è stato fatto vedere in occasione della festa della Toscana che quest’anno aveva come tema “Giovani ingegni, magnifiche eccellenze”. Questo film ci ha dato tante emozioni: la rabbia del babbo di Billy ci ha dato i brividi; eravamo preoccupati per Billy che balla sotto gli occhi del padre, ci siamo rispecchiati in lui pensando a quando vogliamo seguire una nostra idea. Ma l’emozione più forte è stata quando Billy da grande, durante lo spettacolo, fa un salto verso l’alto: noi abbiamo capito che bisogna realizzare i nostri sogni.
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